Carpfishing Milo – SOS Soluzioni Sintetiche

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email

[vc_row][vc_column width=”5/6″][vc_column_text]

SOLUZIONI SINTETICHE PER IL CARPFISHING TARGATO MILO

Le esche sintetiche sono sempre più in voga; costituiscono le soluzioni vincenti di fronte a determinate criticità e alcune tipologie di esche finte sono funzionali per “sviluppare” in modo ottimale la tecnica dello Zig Rig.

Con l’arrivo della bella stagione l’attività dei pesci di disturbo e anche di altri animaletti indesiderati è a pieno regime e, in certi casi, restare in pesca risulta veramente difficile se non si adottano determinati accorgimenti. Andiamo, pertanto, ad analizzare quali possibili soluzioni adottare per sviluppare un’azione di pesca efficace nonostante il o i guastafeste di turno. Quando ci si trova di fronte ad una moltitudine di pesci gatto possiamo ovviare la criticità utilizzando la calza collant che permette una protezione ottimale dell’esca vincolata al capello; questo rivestimento esterno in nylon è sufficiente per far desistere anche i baffuti più grossi. Tuttavia, questo espediente è del tutto inefficace contro i più agguerriti granchi e gamberi. Quest’ultima specie e in particolare quelli rossi della Louisiana sono davvero invadenti e infestanti; spazzano via tutto quello che si trovano di fronte e pur utilizzando le apposite retine in nylon anti-gambero, in certi casi, non si riesce ugualmente a rimanere in pesca. Questi “alieni” con le loro robuste e potenti chele lacerano facilmente la calza, e dopodiché hanno vita facile nel ridimensionare la boilie che verrà attaccata fino a quando non ne resta nemmeno un pezzetto intorno al capello. Capita che addirittura con le robuste tenaglie riescano a tagliare persino il capello, portando via così l’intero boccone magari ancora provvisto di rivestimento protettivo. Altro sistema per avere maggiori possibilità di restare in pesca, e respingere gli attacchi degli animali indesiderati, consiste nell’utilizzo della gabbietta in materiale plastificato, all’interno delle quali è possibile blindare le nostre boilies. Questo piccolo accessorio, nonostante sia valido per lo scopo e pur non penalizzando la funzionalità del rig, viene preso in considerazione da pochi e, con ogni probabilità, solamente, perché (ahimè, ahinoi) ritenuto anti-estico. Fra l’altro questa protezione rigida rappresenta la miglior soluzione nel caso in cui il nostro boccone fosse preso di mira dalle tartarughe. Considerando le situazioni di pesca più complesse e laddove i commensali possono arrivare anche dal cielo (uccelli) gioco forza, diventa indispensabile far ricorso alle esche artificiali. Attualmente sul mercato sono disponibili i cloni in materiale sintetico di tutte le nostre esche classiche e non solo; le prime fake baits versione carpfishing “nacquero” circa 20 anni, ma solo negli ultimi anni questa tipologia di esche si è andata ad affermare definitivamente; oggigiorno non c’è carpista che non ne faccia uso. Personalmente mi avvalgo del finto mais Esp/Drennan, in quanto, mi permette anche di alleggerire l’inganno; infatti, con questi super chicchi iper-galeggianti vado a sormontare una boilie affondante (opportunamente protetta) così da ottenere un snow-man “corazzato”. Fra le sintetiche di ultima generazione caldeggio le Pop Up Tris Corn Soft (MClass) che sono tre finti chicchi di mais uniti insieme nella versione cromatica fluo; i quali risultano perfetti per effettuare un inganno iper –leggero e al contempo vistoso (in tutti i sensi, non solo per la colorazione). Inoltre, quando l’azione di disturbo è massiccia perché il rig resti attivo più a lungo occorrerà che il finto boccone goda di una minima mobilità o addirittura, in certi casi limite, risulterà indispensabile tenerlo bloccato sul gambo dell’amo. Altro accorgimento basilare consiste nel pescare con terminali in fluorocarbon o con trecciati rivestiti, i quali devono essere, fra l’altro, rigorosamente corti: massimo 20 cm. Nelle circostanze prese in considerazione, non ha senso proporsi con un finale morbido, che in breve tempo si andrebbe ad attorcigliare e non consentirebbe di sviluppare un’azione di pesca efficace anche in relazione ad un’attività di disturbo relativa. Qualora volessimo proporre un qualcosa di inedito puntiamo sulle Pop Up Tiger Nut (linea MClass); utilizzando una di queste “chufa” galleggiante in combinazione con una tiger nut realizzeremo un inganno iper invitante, soprattutto, capace di rimanere in pesca per un periodo prolungato (anche quando l’azione di disturbo è ai massimi livelli). Non si scopre l’acqua calda, nel sottolineare che, nei punti più profondi l’attività degli indesiderati sarà meno accentuata; in quanto, essi trovano più congeniale vivere in poca acqua e, proprio nelle zone marginali, hanno la possibilità di trovare maggiori fonti di nutrimento. Infine, dinanzi a difficoltà oggettive non alziamo bandiera bianca perché…non esistono “missioni impossibili”!!!

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/6″][vc_gallery type=”image_grid” images=”20203,20212,20211,20210,20209,20207,20206,20205,20204″][/vc_column][/vc_row]

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Utilizzando questo modulo, accetti la conservazione e la gestione dei tuoi dati da parte di questo sito Web.

Translate »