Sei Nazioni – Una favola diventata realtà per la PC Teramo Milo

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LA CAVALCATA VINCENTE DEL PC TERAMO MILO AL SEI NAZIONI

C’era una volta il Trofeo Sei Nazioni, nato nel 1973 per volere di sei federazioni europee di pesca sportiva, con unico intento quello di organizzare un’ulteriore manifestazione internazionale che facesse da contorno al Campionato del Mondo per Nazioni, al Campionato Europeo ed anche al Campionato del Mondo per clubs. Un evento che quarantatre anni dopo è ancora attivo, riscuotendo sempre interesse tra le nazioni partecipanti. Italia, Svizzera, Austria, Germania, Olanda e Lussemburgo ancora una volta si sono ritrovate su un canale europeo, rappresentate chi dalla seconda (o terza) nazionale ufficiale, chi invece da una squadra di club. Quest’ultima un’ottima opportunità per molti agonisti che faticano ad entrare nella selettiva nazionale del proprio paese. Italia e Svizzera, come sempre, permettono ad una società di partecipare a questo evento, previa qualificazione tramite una determinata manifestazione nazionale: Coppa Italia per l’Italia e terza classificata al campionato nazionale per la Confederazione Elvetica. A turno ogni nazione si prende l’impegno di organizzare il tutto. Un impegno naturalmente oneroso, ma meno di altri eventi se consideriamo che si tratta di soli trenta concorrenti. Anche la scelta del campo gara risulta più facilitata. Lo scorso anno fu la Germania, quest’anno è toccato all’Olanda che per l’occasione ha voluto fermamente portare le “Sei Sorelle” sul Lage Vaart, un canale il cui campo gara è situato ad Almere, quaranta chilometri ad est di Amsterdam. Un corso d’acqua stupendo, con la profondità media che si attesta tra i 230 ed i 280 centimetri, fondale compatto, leggera corrente e sponda completamente naturale con le cannette di altezza medio – bassa a contornare ogni picchetto. Un impianto incantevole, dove è vietato l’accesso alle autovetture ad eccezione delle operazioni di carico/scarico dell’attrezzatura. Lage Vaart che nel 2009 aveva ospitato il Campionato del Mondo per Nazioni e che tra due settimane sarà di nuovo protagonista di un evento internazionale come il Campionato Europeo per Nazioni. Ecco spiegato, allora, il motivo di questa scelta.

Grazie alla vittoria della Coppa Italia conseguita ad Adria sul Canal Bianco, il Pesca Club Teramo Milo ha avuto la possibilità di rappresentare il proprio Paese in questo Trofeo Sei Nazioni. Possibilità raccolta al volo naturalmente, alla quale si è subito prospettata un’affascinante ipotesi: inserire in squadra Milo Colombo. Con il titolare dell’azienda milanese c’è molta stima da quasi vent’anni grazie alla collaborazione con il negozio Overfish di Fabio Santori ed un’occasione come questa è più unica che rara per non sfruttarla, considerando il livello delle squadre italiane nei massimi campionati di categoria. Proposta a Milo, risposta positiva e….sorpresa. Milo accetta con l’unica condizione di poter scegliere il capitano della squadra. Quando Milo si sposta in Europa per delle manifestazioni agonistiche (e non sono delle rarità), lo fa per fare la massima figura possibile. Il campione milanese è estremamente competitivo e la vittoria del Red Tetragon e dei tanti International Milo Day ne sono la prova. E chi poteva chiamare Milo come proprio capitano se non l’amico da trent’anni, il compagno di tante avventure e pluri campione del mondo Steve Gardener? Steve capitano del PC Teramo ha spiazzato sicuramente tutti, comprese le altre compagini presenti. Solo essendo presenti abbiamo avuto la possibilità di capire come i ragazzi abruzzesi abbiano accolto con entusiasmo la sua presenza tra loro. Steve, come ci ha confidato Milo, è un inglese che cura maledettamente bene i particolari, con grande meticolosità, non tralasciando nulla al caso. Ne è un esempio il fatto che ogni sera, in pieno stile inglese, Steve chiedeva un briefing con tutti per avere le impressioni sulle pescate di giornate. La maniera giusta per trovare il miglior assetto di gara.

Ma torniamo indietro. Torniamo al racconto di questa manifestazione che risponde al nome di Sei Nazioni. Martedì tutta la squadra è partita alla volta di Amsterdam in aereo, chi da Roma e chi da Milano (ovviamente Milo), mentre tutta l’attrezzatura ha fatto il viaggio su strada verso Almere con il furgone Milo. Prime prove martedì, giusto per prendere confidenza con il canale e due giornate intere di prova in cui i ragazzi hanno potuto capire molto di più della pescata e, soprattutto, del meteo. A parte il primo pomeriggio in cui il sole l’ha fatta da padrone, da mercoledì vento e pioggia hanno accompagnato di continuo i trenta concorrenti. Condizioni davvero pessime e dure da affrontare. Un tipico meteo olandese, come ci dirà l’amico Gijs Nederlof del sito www.wedstrijdvissen.nl che è venuto a trovarci sul campo gara. Che la pescata sarebbe stata difficile lo si è capito subito. Tipica pesca del nord Europa a fouilles, ver de vase, dimensioni di ami e fili molto sottili, più terra che pastura e pesca di precisione. Poche le breme di taglia disponibili sul campo gara e l’incognita della pesca sul pesce piccolo, composto da persici reali, gardon, placchette e Id, in alcuni settori fondamentali per il conseguimento di un buon risultato.

Venerdì 1 luglio, prima prova. Arrivo sul campo gara alle ore otto per recuperare le esche ed iniziare la preparazione in vista dell’inizio alle ore 11. Il sorteggio è favorevole agli azzurri, i quali possono schierare  Sergio Procacci al picchetto iniziale di gara. Milo nel settore B, Fabio Santori in un brutto picchetto del settore C, Andrea Italiani due posti più a valle nel settore D ed Andrea Paterna al settore E al picchetto quattro. Poteva sicuramente andare peggio. Come già detto, tipico meteo olandese, con copertura totale, vento fino a 50 km/h e pioggia che durante la gara si farà vedere con scrosci improvvisi. Pronti via e l’impostazione decisa con il tecnico Steve Gardener prevede per tutti l’inizio a sei pezzi di canna con obiettivo primario scappottare e successivamente cercare di portare a casa tutti i pesciolini presenti davanti al proprio picchetto. Solo in caso di mancanza di mangiate, l’autorizzazione ad allungarsi. L’inizio gara dell’Italia è un po’ in sordina per i primi trenta minuti, ma con il passare dei minuti tutto cambia. Personalmente iniziamo la gara dietro a Milo, che dopo una ricca pasturazione con terra e fouilles rigorosamente a scodella, sia a corta distanza che a lunga distanza, parte come da impostazione generale. Inizio a sei pezzi, ma i risultati non si vedono quindi per salvare il cappotto la scelta è quella di “disobbedire” a Capitan Gardener e mettersi nell’immediato sottoriva a scappottare. Salvato il cappotto, il campione milanese è obbligato ad uscire a tredici metri a causa di qualche cattura da parte dell’austriaco sulla sinistra. Dopo il primo pesce Milo recupera lo svantaggio di quattro pesci, piazza una placchetta da 150 grammi, un Id da 100 grammi e continua nella sua pescata fine su persici reali e gardoncini che lo porterà a vincere il settore con una ventina di pesci ed 800 grammi complessivi. Sergio Procacci al numero 1 di gara inizia corto e pesca subito il jolly con una breme da circa 1500 punti, seguita da una seconda breme ancora più grossa che chiude definitivamente i giochi e ferma la bilancia ad oltre cinquemila punti che poi varranno anche l’assoluto di giornata. Un po’ di appresione c’è stata quando il lussemburghese al picchetto 2 dopo aver preso una breme, ne attacca un’altra che avrebbe potuto mettere in discussione la leadership italiana. Pesce che poi verrà perso. Da citare anche la cattura di uno storione da 1800 grammi da parte dell’Austria. A soffrire di più è il settore C, che assieme a quello a monte, non vede la cattura di nessun pesce di taglia. E’ un settore difficile per i teramani, con Fabio Santori che soffre per quattro ore la totale assenza di pesce davanti alla sua zona. Per fortuna anche per gli altri la situazione non è differente ed i suoi 170 grammi sono sufficienti per strappare un quarto posto che in ottica classifica generale risulterà preziosissimo. Anche nel settore D di Alberto Italiani si soffre tanto. L’inizio non è differente rispetto agli altri concorrenti. Basta un persico reale in più per girare le sorti del settore. Ad un’ora e mezza dalla fine la Germania ha in mano il settore attaccando una breme di taglia importante, ma l’agonista tedesco non è freddo come i rigoristi della sua nazionale di calcio e perde in malo modo a guadino il pesce. Nel frattempo Alberto attacca anch’egli una breme che porta a guadino con maestria in pochi minuti. E’ la breme della svolta che porta alla vittoria sicura. Nell’ultimo settore per Andrea Paterna le cose non sono molto diverse dai precedenti settori, con un buon inizio alla ricerca del pesce piccolo e la cattura delle breme di taglia per strappare una seconda posizione. Primo giorno di prove con Italia in testa con nove penalità, Olanda e Germania ad inseguire con 15 e 16 penalità. A seguire Svizzera con 21, Austria e Lussemburgo con 22. Ottimo inizio per i ragazzi capitanati da Steve Gardener, aiutato egregiamente dal francese Alban Bonato in veste di vice capitano che ha caricato tutti con la propria energia, aiutando con le proprie conoscenze sulla pesca fine alla francese.

Sabato 2 Luglio, gara 2. La gara decisiva. C’è molto ottimismo in casa PC Teramo Milo, consci del fatto di aver capito la pescata nella prima prova e di aver catturato la metà delle breme uscite su tutto il campo gara. Dopo il vento condito da pioggia leggera ma battente del venerdì, il meteo regala ai trenta concorrenti e tutti gli spettatori, aumentati nel frattempo specialmente tra le file olandesi in vista dell’imminente Europeo, una giornata di sole con vento e nuvole in continuo passaggio. Una giornata sicuramente migliore della precedente, con il sole a scaldare l’ambiente, ma le previsioni non danno tregua: a mezzogiorno prevista pioggia, abbondante. Il sorteggio regala per il secondo anno consecutivo il picchetto iniziale allo svizzero Igor Suter, con la Germania al picchetto due, l’Italia con Sergio Procacci al cinque e Olanda al sei. Nel settore B Fabio Santori, nel settore C Andrea Paterna, nel settore D Alberto Italiani che scala di un solo picchetto rispetto al giorno precedente e nel settore E Milo finisce al primo picchetto con l’olandese ultimo di gara. Sorteggio non proprio favorevole considerando la classifica progressiva. Inizio buono per gli azzurri, che si difendono con il pesciolino, questa volta con impostazione di partenza a sette pezzi ad eccezione di Milo che ancora una volta non trova il pesce corto ed è obbligato ad uscire fuori alla massima distanza dopo soli 10 minuti. Dopo un’ora di gara l’Italia sembra in testa con quattro concorrenti su cinque a cavallo delle prime due/tre posizioni. Un bottino che sarebbe sufficiente per la vittoria finale in quanto le due dirette avversarie non ci rubano molte posizioni. A faticare questa volta è il primo settore, che vede tutte le squadre, ad eccezione dell’Austria, davanti all’Italia. La situazione peggiora quando prima la Germania e poi il Lussemburgo mettono la freccia con un pesce di taglia e Procacci slama una breme. Non ci sarà nulla da fare alla fine, con le posizioni che rimarranno. Stessa sorte anche per Santori che mentre combatte per la seconda piazza slama un’altra grossa breme e viene risucchiato indietro dal recupero dello svizzero Antonio Spinosa, fino alla quarta piazza finale. Gara fotocopia per Andrea Paterna, sempre a cavallo delle prime tre posizioni a parità di numero di pesci. A trovare il jolly di giornata è però lo svizzero della Lenza Paradiso Mathieu Brasa che vincerà poi con quasi duemila punti. Per due ore e mezza Alberto Italiani si gioca la vittoria del settore pescando il pesciolino a sette pezzi e tredici metri, finchè non pesca ancora il jolly dal mazzo che questa volta risponde al nome di una breme da 2900 grammi. Un pesce meraviglioso che chiude subito i giochi nel settore D prima dello scatenarsi di un violento nubifragio che ha avuto una durata di oltre venti minuti, di cui anche qualche secondo di piccola grandine che fortunatamente non ha portato danni alle attrezzature. Infine l’ultimo settore, quello più sofferto e controllato per la presenza di un padrone di casa in ultima posizione. Come già detto Milo parte subito lungo, trovando la stessa pescata del giorno precedente. Purtoppo gli altri non stanno a guardare ed Olanda e Germania rispondono pesce su pesce piazzandosi alla fine davanti al portacolori della PC Teramo Milo per poche decine di grammi. Un terzo posto che comunque vale oro e permette a tutto il Pesca Club Teramo presente in territorio olandese di esplodere tutta la propria gioia. Un vero trionfo per una società che arriva dal Centro Italia e che risulta essere la società più a sud d’Italia che si laurea campione in una manifestazione internazionale. Una vittoria vinta dal gruppo, non solo i pescatori, ma anche le tre sponde Gialuigi, Tonino e Patrizio senza dimenticare le mogli e le mamme presenti per sostenere moralmente ed anche dal punto di vista culinario i ragazzi. Un gruppo guidato da un immenso Steve Gardener che ha fatto più chilometri su questo campo gara, che in tutta l’annata in Inghilterra, come ci dirà lui stesso. A completare il quadro anche la vittoria della classifica individuale di Alberto Italiani con due primi.

Alla fine l’Italia soffre tanto nella seconda giornata temendo il ritorno di olandesi e tedeschi, oltre che delle altre nazioni che effettuano una pescata egregia sabato. La Germania tenta il colpaccio fino all’ultimo con una prestazione da 13 punti che però non sono sufficienti per ridurre lo svantaggio di sette penalità dai capoclassifica. La rimonta c’è solo sull’Olanda che passa in seconda piazza per una sola penalità. Quarto posto per la Svizzera targata Lenza Paradiso, che anch’essa sfodera un’ottima prestazione nella giornata di sabato risultando seconda di giornata con 14 penalità. Grande soddisfazione per il Lussemburgo che sabato vince due settori su cinque, tra cui l’assoluto da oltre sette chilogrammi, frutto della cattura di tre breme di taglia ed un persico da 300 grammi.

Alla cerimonia di premiazione, svoltasi nel centro di Almere con sottofondo un rave party in pieno olandese, il capitano olandese Ian Van Schendle si complimenta con tutti scusandosi per la bassa pescosità del canale. Una condizione che nemmeno lui si aspettava dopo le buone prove degli ultimi anni.

Doveroso per noi fare dei ringraziamenti più che dovuti. In primis al gruppo del Pesca Club Teramo che ci hanno accolti per tre sere con loro, facendoci sentire tutto il calore che sanno trasmettere. Un gruppo che è stato fondamentale per la vittoria finale. E poi un ringraziamento enorme ancora una volta a Milo, che ci ha permesso di essere presenti e di raccontare questa conquista in terra olandese.

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