MONDIALI GIOVANILI PESCA AL COLPO IN PORTOGALLO – TERZO GIORNO DI PROVE
Siamo arrivati a giovedì, giorno in cui le nazionali pescano solamente durante la mattinata in quanto il pomeriggio è dedicato alla cerimonia di apertura dei campionati, con la sfilata delle nazioni partecipanti a questi Mondiali Giovanili di pesca al colpo. Passano i giorni, ma la situazione rimane pressochè la stessa tra Coruche e Santa Justa. L’unico fattore che è cambiato nella giornata di giovedì, terzo giorno di prove, è stata solamente la temperatura che per la prima volta da quando le nostre selettive sono arrivate in Portogallo è rimasta al di sotto dei trenta gradi, grazie anche ad un continuo vento teso trasversale che ha reso comunque difficile la pescata. Se per i campi gara degli under 14 e 23 la pescosità ieri era aumentata, nulla da fare per il campo gara di Santa Justa per gli under 18. Il pesce continua a non rispondere come si sperava e si registrano pescate ben al di sotto al chilogrammo di pesce per tutte le squadre. Significativo il fatto che la squadra guidata da Maurizio Teodoro ed Umberto Ballabeni nel terzo giorno di prove è risultata al box terminale di gara e, a parte l’ultimo di campo, i ragazzi hanno registrato tutti più o meno pesate attorno al mezzo chilogrammo di pesce in tre ore. Non cambia nulla dai giorni precedenti, con la pescata all’inglese che da metà fiume si è spostata a tre quarti e nel sotto sponda opposto, zona in cui la riva è assolutamente naturale. Tutto ciò per cercare di catturare dai dieci ai quindici pesciolini. Incredibilmente si è iniziata a prendere un’altra specie ittica oltre ai classici barbi di taglia piccola e carassi mignon; si sono registrate delle catture di bogas, pochi esemplari, ma pesce che da sempre si cattura in terra lusitana. L’ultimo di campo gara pescando a roubaisienne è riuscito a superare il chilogrammo di peso tra bogas e piccoli barbi, ma questo sottolinea maggiormente le enormi difficoltà di questo campo gara. Tra le altre nazionali diversi sono stati i cappotti. Un’alternativa l’hanno provata i francesi, tirando fuori dal cilindro la loro capacità di pesca di ricerca. L’opzione da loro valutata è stata quella di posizionarsi nel sottoriva e catturare dei veri e propri avannotti visto che hanno catturato qualcosa come 180 pesci per un totale di 150 grammi. Forse solo una prova alternativa per vedere se usciva qualche piccola sorpresa. Di contro portoghesi ed inglesi sembrano capirci qualcosa di più e hanno effettuato diverse catture sempre con la tecnica dell’inglese, che ormai sembra essere quella più sicura per fare delle catture. Bisogna sottolineare però che, sempre negli under 18, i polacchi hanno catturato bogas e piccoli carassi con la roubaisienne. Da sottolineare comunque la cattura della prima carpa della settimana per i nostri; un pesce di peso superiore al chilo. Un continuo rimescolamento delle carte che rende difficile il compito di capire l’impostazione vincente o almeno valida da parte dei nostri capitani e tutto lo staff azzurro. Considerando l’alto livello tecnico di tutto il gruppo, ci si augura che abbiano qualche piccolo coniglio nel cilindro da tirare fuori per sabato e domenica. Venerdì ultimo giorno, completo, di prove con gli azzurri che saranno al Box 10.
Per quanto riguarda le altre categorie, bisogna smentire tutto ciò scritto nella giornata di ieri. La pescosità sembrava aumentare, ma in realtà giovedì è ritornata quasi assente. Per i più piccoli sarà molto difficile raggiungere il chilogrammo di peso, mentre per i più grandi sembra uscire qualche pesce in più ed i settori iniziali sembrano essere molto più pescosi dei terminali, sempre naturalmente alternando inglese a roubaisienne.
Ancora un giorno quindi e poi sarà competizione. Per noi seguirà tutto l’evento sempre Alberto Bettella della Pescatori Padovani. Come sempre…FORZA AZZURRI!