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QUANTI BARBI SUL SESIA A ROMAGNANO CON MARUKYU
Quest’anno l’estate ci ha fatto aspettare parecchio con una primavera troppo incerta, impedendoci di goderci al meglio una delle stagioni migliori per la pesca. Freddo, pioggia e fiumi troppo alti o con l’acqua troppo fredda per offrire delle pescate interessanti.
Ma dopo tanta attesa finalmente è arrivata l’estate e, purtroppo, siamo già quasi verso la fine vista la velocità con cui stanno passando i giorni. Ridendo e scherzando giugno e luglio sono volati via e siamo già ad Agosto, periodo in cui normalmente molti partono per le ferie. Per chi abita in città non è nemmeno un brutto mese in quanto le vie si svuotano ed è anche comodo trovare un parcheggio sotto casa. Peccato che con il caldo che ci sta assediando da ormai tante settimane diventa difficile anche uscire per andare a pescare una giornata intera, specialmente nelle ore centrali del giorno quando le temperature non faticano a raggiungere e superare in certi casi i 35 °C. Le alternative sono due: o partire al mattino presto e pescare fino a mezzogiorno, oppure partire intorno alle 16 per arrivare fino al tramonto. Un’idea quest’ultima che non è malvagia considerando che si tratta di un’orario ottimo per molti pesci ed evita anche levatacce mattutine. Ed ecco che, insieme a Maurizio Teodoro, abbiamo deciso di caricare la macchina e partire alla volta di un posto di cui ci avevano parlato molto bene e per pescare un po’ con il pasturatore: Romagnano Sesia. Sicuramente in molti ne avranno già sentito parlare e tanti altri già ci avranno pescato. Il Sesia è un fiume stupendo che prende vita dal massiccio del Monte Rosa per poi sfociare nel Po nei pressi di Casale Monferrato. Per un buon tratto attraversa la Provincia di Novara, motivo per cui è obbligatorio avere con sé, oltre alla licenza di pesca anche la tessera Fipsas e il tesserino segnapesci. Un tesserino dal costo di 5 euro per il giornaliero o di 30 euro per l’annuale, utile per raccongliere fondi ed utilizzarli sia per il mantenimento delle sponde, sia per le immissioni di pesci nelle acque dei canali novaresi, sia salmonidi sia ciprinidi.
Per questa giornata di pesca oltre a Maurizio, che tutti voi ormai conoscerete molto bene essendo il commissario tecnico della nazionale under 14 di pesca al colpo e fresco medagliato con il bronzo conquistato ai mondiali in Francia meno di un mese fa, era presente anche l’amico Guido Ghisalberti, che con la nazionale di forze di polizia ha partecipato a diversi campionati europei e che a settembre andrà in Germania per il campionato europeo 2013 per Forze di Polizia e Diego Arosio. Un’ottima occasione per testare alcuni dei prodotti Fly per la pesca a feeder tra cui la canna realizzata appositamente per questa tecnica ovvero la Fly Fusion e i prodotti Marukyu. La canna è un prodotto da 3,90 metri in grado di lanciare fino ed oltre 80 grammi ma che allo stesso tempo non risulta troppo rigida per la pesca di barbi e soprattutto cavedani in condizioni di corrente moderata. Romagnano Sesia è uno dei posti più conosciuti dai piemontesi e da gran parte dei pescatori delle zone ad ovest dell’Adda. Un tratto di fiume veramente ricco di pesce che accontenta tutte le tipologie di pescatori: dagli amanti del ledgering a quelli della passata con la bolognese, dagli “spinneristi” agli appassionati della mosca, quest’ultima da praticare specialmente al tramonto quando trote e cavedani iniziano a bollare a galla in cerca di insetti che viaggiano a pelo d’acqua. La pesca si può svolgere su entrambe le sponde, anche se la sponda di sinistra è quella maggiormente battuta dai pescatori. Il problema principale purtroppo la sponda, abbastanza scomoda in quanto si tratta di una massicciata realizzata con grossi blocchi di granito che rendono molto complicata la discesa verso l’acqua, specialmente se si ha con sé dell’attrezzatura. Motivo per cui è sconsigliabile l’utilizzo del panchetto a favore del semplice paletto con l’appoggiacanne da inserire tra i sassi, se si pesca a feeder, oppure una semplice bolognese da tenere in mano. Per la seduta problemi ce ne sono pochi visto che ci si può tranquillamente sedere sui sassi.
Per l’occasione Maurizio ha pensato di trovarsi nel posto giusto per provare ad utilizzare alcuni prodotti Marukyu per tentare di selezionare un po’ la taglia. Insieme alla pastura gli additivi in polvere SFA 400 e 440 alla crisalide e al Krill, due prodotti che in diverse situazioni sia sulla Muzza che in Adda hanno portato a risultati molto interessanti e come innesco il JPZ Ebi, quello di colore rosso che contiene al suo interno un mix di amino acidi e crostacei. Insomma un “usato garantito” perfetto per lo spot e i pesci da affrontare. Il JPZ è l’esca perfetta vista la presenza di diversi cavedani e soprattutto barbi di taglia superiore anche ai quattro chili che sono gli indiziati speciali per questa uscita di pesca. Motivo per cui la scelta è ricaduta più sull’utilizzo di cagnotti incollati piuttosto che alla pastura, sempre necessaria per portare nell’area di pesca desiderata i pesci presenti nel circondario. Pescare a feeder garantisce l’utilizzo di finali e ami molto più grossi rispetto alle tecniche del colpo e la possibilità di pasturare continuamente tramite l’utilizzo del pasturatore. Le differenze principali tra la sponda destra e sinistra del Sesia in quel di Romagnano risiedono nel fatto che la prima presenta un fondale che degrada molto lentamente, obbligando una pesca lontano da riva sul filo di corrente. Differente è il discorso per la sponda opposta dove il fondale è superiore ai due metri fin da subito e la corrente è più forte vicino a riva. La zona perfetta per cercare gli esemplari più grossi. La corrente del Sesia non è molto sostenuta nel periodo estivo, ma implica comunque l’utilizzo di pasturatori da almeno una quarantina di grammi per cercare di restare fermi sul fondo, anche se la pesca a scarroccio non è da sottovalutare se ci si trova da soli o per chi è posizionato più a valle con un buono spazio sulla sinistra. La scelta dei pasturatori da utilizzare in condizioni di corrente di questo tipo è molto varia: si possono utilizzare dei classici feeder per cagnotti sfusi chiamati maggot feeder o black cap, perfetti anche per gli incollati in quanto rallentano la fuoriuscita delle larve e per far si che il pasturatore raggiunga il fondo ancora pieno. Sempre per gli incollati si può optare per dei cage open end o dei gripmesh, i pasturatori con i dentini che evitano che la pallina di cagnotti in colla si stacchi durante il lancio. Per quanto riguarda la pastura la scelta ricade sempre per dei cage a gabbietta con il piombo laterale o addirittura il method feeder. Quest’ultimo non lo abbiamo provato, anche se siamo certi che possa garantire risultati sensazionali. Dal primo lancio intorno alle 17 fino al tramonto alle 21 le canne di Maurizio, Diego e Guido non hanno mai smesso di piegarsi o di vedere mangiate, tanti erano i pesci situati nell’area di pesca davanti a loro. I due prodotti della Marukyu si sono ben comportati su questo favoloso fiume in questo tratto che può essere utilizzato anche per delle gare. Unico nota di demerito la taglia dei pesci che ci aspettavamo essere un po’ più grossa, specialmente visto l’orario di pesca in cui ci trovavamo, ma non è un problema grave. La pesca è questa e non si può mai sapere cosa attaccherà all’amo. Il Sesia è e rimane un bellissimo fiume che merita di essere visitato per una giornata di pesca.
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