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1° PROVA CAMPIONATO EUROPEO FORZE POLIZIA – TESTA ALLE FORZE POLIZIA ITALIANE
Quattro giorni di prove, meteo meraviglioso, temperature davvero calde per essere settembre ed un Mincio che come al solito si potrebbe riassumere in una sola parola : MERAVIGLIOSO. Normalmente in un articolo online utilizzare il maiuscolo sarebbe vietato, ma trovare un altro fiume (e campo gara naturalmente) con queste caratteristiche è impossibile. In Europa forse solo Radece in Slovenia gli fa concorrenza. Detto ciò, dopo una settimana davvero impegnativa di prove per i pescatori e di lavoro per tutta la macchina organizzativa, ha avuto inizio ufficialmente l’edizione 2016 del Campionato Europeo Forze di Polizia con la prima prova. Le ventidue squadre partecipanti hanno presentato, come da regolamento, cinque concorrenti a testa per un totale di centodieci concorrenti, suddivisi nei cinque settori picchetati nella classiche zone utilizzate per le manifestazioni italiane. Come da regolamento internazionale il picchettaggio è stato inverso, con il primo settore situato in fondo nella “nostra” quarta zona e l’ultimo subito all’entrata. Nella giornata di oggi il Mincio ha presentato la stessa portata degli ultimi giorni, con il parametro fissato sui 45 metri cubi al secondo. Una condizione molto buona per la pesca a roubaisienne, la tecnica consentita per questa prima prova assieme alla canna fissa. Ed è proprio sulla canna francese che abbiamo avuto modo di vedere una vera e propria marea di impostazioni. Questo perchè la pesca più complicata per la maggior parte delle squadre presenti era proprio questa essendo una tecnica pochissimo usata al’estero per la pesca in corrente a ciprinidi come cavedani e scardole. Queste ultime tra l’altro sono pesci presenti quasi esclusivamente in Italia, tanto che più di una volta gli agonisti del Belgio ed Olanda ci hanno chiesto di che specie di pesce si trattasse. Lo stesso cavedano sembra essere addirittura sconosciuto nei paesi francofoni. Ecco quindi che per questi agonisti ed anche per le maggior parte delle squadre inglesi, ben quattro presenti, la scelta è stata quella di posizionarsi tra i nove e gli undici metri con pesanti galleggianti a vela in attesa dei barbi e delle carpe. Carpe che, parlando con alcuni tedeschi nella giornata di giovedì davanti ad una fresca birra tedesca da loro offerta a me e Marco Frigerio, presente come fornitore ufficiale delle esche della manifestazione, era il pesce più ricercato per tentare il colpaccio. Ed in effetti in parte così è stato. Purtroppo per loro però non è andata proprio come sperato visto che non sono arrivati i risultati sperati, sia per la taglia esagerata delle carpe, sia per delle gestioni di recupero del pesce decisamente discutibili, nonostante l’utilizzo di fili di dimensione superiore allo 016. Che non si trattasse di una manifestazione con nomi di primo piano si sapeva, ma per noi pescatori abituati ad affrontare il Mincio in una determinata situazione, è stato un po’ come prendere un colpo al cuore! Naturalmente si scherza. Si sa che questo fiume è molto difficile da interpretare per noi italiani, figuriamoci per chi, come già detto, non ha mai pescato in queste condizioni. Ad ogni modo non si può essere insoddisfatti della giornata di gara in quanto tra le difficoltà varie tutti hanno attaccati dei pesci e tutti di ottima taglia. Sono usciti dei cavedani mostruosi, di peso oltre il chilogrammo e mezzo con qualche esemplare che superava di certo i due chilogrammi. Le cosiddette cavedanesse del lago, titolo che utilizzammo anni fa per un servizio in Ticino effettuato proprio in questo periodo, quando i grossi cavedani femmine scendono nel fiume. Un po’ per la temperatura comunque oltre i venticinque gradi ed il solo che a partire dall’una si sposta di fronte, un po’ per le difficoltà ed un po’ per la durata di cinque ore della gara a roubaisienne iniziata alle 11, molti hanno accusato molta fatica verso le ultime due ore di gara. E’ stato però a partire dalle 14/14,30 che qualcosa è cambiato ed il pesce ha iniziato a rispondere molto di più. La maggior parte delle catture infatti si sono effettuate in questa seconda parte di gara. A partire dalle 15 inoltre il fiume ha subito un brusco rallentamento per la chiusura della diga che ha praticamente quasi bloccato la corrente, con la portata che attualmente risulta di essere di venti metri al secondo. Nella fase di rallentamento c’è stato chi ha saputo approfittare della confusione creata nel pesce e ha effettuato importanti catture per risalire ulteriormente la china.
La giornata ha visto un netto dominio della squadra italiana delle Forze Polizia che ha piazzato un colpo duro alla classifica chiudendo con sole dieci penalità, approfittando anche di un paio di picchetti molto buoni negli ultimi due settori. Al secondo posto troviamo la squadra nazionale ungherese, che fin dalle prove sembrava avere le idee molto chiare. Trentatre punti per i ragazzi ungheresi che hanno tre penalità di vantaggio sul Team ASPMI, il Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Milano organizzatore dell’evento intero. Un’ottima prova per i ragazzi meneghini che pagano purtroppo un brutto risultato da 19 penalità, altrimenti sarebbero sicuramente molto più vicini all’altra squadra italiana. Quarta la squadra olandese del Twente con 37,5 penalità ed a seguire la nazionale irlandese che ha un po’ stupito. Per quanto riguarda le altre squadre italiane, il Team Italia è sesto con 46,5 punti ed il Team Parma undicesimo con sessantuno penalità.
Potrebbe sembrare tutto scontato, ma non è così. Domani si pescherà esclusivamente con le canne a mulinello come bolognese, inglese e feeder. Se la condizione dell’acqua rimane tale, la pesca all’inglese potrebbe cambiare molto i giochi, ma l’ago della bilancia sarà sicuramente la tecnica con il pasturatore che potrebbe regalare catture davvero interessanti. Vedremo domani cosa succederà! Intanto il Mincio ci ha regalato un’ennesima giornata strepitosa, con pesi e pesci eccellenti.
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