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ITINERARIO MOLISE – LAGO DI OCCHITO
Nulla a che vedere con “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit “ in cui Tolkien narrava le avventure dei suoi personaggi. Siamo nel mezzo della nostra penisola. Siamo oltre le imponenti montagne del Matese. Siamo in quella sconosciuta parte tra la Daunia e il Sannio. La zona dove i tratturi incontrano e seguono i fiumi e i torrenti alla ricerca dei verdi pascoli. Proprio qui, ai confini del Molise e della Puglia.
Il Lago di Occhito è tra gli invasi artificiali più grandi d’Europa. Ricopre 12,5 km² con circa 330 milioni di m³ di acqua. Presenta una profondità massima di circa 60 metri. Costruito a cavallo degli anni 50 e 60 per scopi irrigui nella zona del foggiano, il lago nasce dallo sbarramento del fiume Fortore. Questo, dopo aver accolto le acque del fiume Tappino, segue per oltre 10 km il confine tra il Molise e la Puglia.
La forma allungata dell’invaso tocca i territori di diversi comuni Molisani. Da Macchia Valfortore a Pietracatella, passando per Gambatesa, Sant’Elia a Pianisi e Tufara. Dall’altra parte tocca i comuni pugliesi di San Marco la Catola, Celenza Valfortore e Carlantina. In quest’ultimo comune si trova lo sbarramento. Il lago ospita un’altissima biodiversità ittica. Diversi ciprinidi tra cui carpe, carassi, cavedani, scardole e tinche. Si possono catturare ancora delle anguille e non mancano i black bass tra i predatori. Questi ultimi raggiungono ragguardevoli dimensioni.
La pesca è praticata e consentita durante tutto l’arco dell’anno lasciando spazio a diverse tecniche. Dallo spinning alla pesca al colpo, dal feeder al carpfishing. Obbligatorio il “No Kill” di recente introduzione. Per esercitare la pesca è necessaria la licenza di tipo B ed il rispetto del regolamento della Provincia di Foggia per la zona Puglia e della Provincia di Campobasso per la sponda Molisana. Tra le due province ci sono delle differenze sostanziali riguardo il numero delle canne utilizzabili in pesca.
Parliamo di pesca a spinning. Le gomme innescate Texas rappresentano le esche e la tecnica più utilizzata da chi frequenta abitualmente queste acque. Non sono da disdegnare esche di reazione come spinnerbait e crank. Il lago non è attualmente navigabile ma sembra che una regolamentazione potrà presto renderlo accessibile alle imbarcazioni con l’ausilio di motore elettrico o a remi.
Per quanto riguarda il Carpfishing il lago regala ottime soddisfazioni se si parla di numero di partenze. In particolare nel periodo caldo tra maggio e ottobre. Le carpe sono di grande forza, ma purtroppo la taglia è decisamente scarsa per questa tecnica. E’ un carpfishing da affrontare all’insegna della semplicità. Trattandosi di acque poco pressate consiglio l’utilizzo di esche e pasturazione con granaglie (sempre cotte), in particolare i ceci, usati in queste acque da tantissimi anni. Mai dimenticare le boilies a base di farina di pesce, con diametri generosi (22mm 24mm) ma anche doppie (20mm) per selezionare la taglia per quanto possibile.
Per la pesca al colpo si può utilizziare sia la roubaisienne, sia la canna all’inglese che la bolognese. Come visto nel precedente articolo il feeder regala diverse catture tra carpe, carassi e cavedani. La pesca si svolge generalmente nei primi trenta metri di distanza ad una profondità che varia da 1 a 8 metri. Mi è però capitato di pescare a profondità e distanze maggiori mantenendo comunque buoni risultati. Bigattini e mais sono le esche più usate insieme ai ceci, lombrichi, pellet e boilies. Come pasture suggerirei una base di pesce per l’inverno e gusti dolci con farine più semplici per la stagione calda.
Riguardo fili e terminali, per quanto possibile, non andrei tanto per il sottile. I pesci sono molto selvatici ed il fondale presenta numerosi ostacoli tra scalini e pietraie. Questi ultimi sono i ricordi di masserie sommerse. Le postazioni di pesca sono raggiungibili per gran parte in macchina, nonostante sia consigliabile il fuoristrada per le zone più impervie. Da non sottovalutare è lo spot di pesca influenzato dal livello dell’acqua che stagionalmente varia di molti metri modificandone le sponde. Il lago è circoscritto da una strada in terra battuta e breccia. Presente una grande macchia verde costituita in gran parte da pini, ma anche da querce e ulivi.
La zona è servita da varie strutture turistiche. Vi sono agriturismi e ristoranti pronti ad ospitare famiglie e amanti della natura organizzando escursioni e gite a cavallo tra bellezze e profumi dei prodotti locali. Insomma, qualsiasi tecnica decidiate di usare, qualsiasi risultato otterrete nella pesca, ricordate che siete nella terra di mezzo. Un luogo magico in cui i suoni, il vento, i profumi, rimandano ad un tempo passato, diverso da ogni aspettativa.
VIABILITA’
Il Lago di Occhito è raggiungibile da Campobasso in circa 40/45 minuti percorrendo la SS645 in direzione Foggia poi seguendo le indicazioni allo svincolo per Macchia Valfortore e successivamente “lago di Occhito”. Da Foggia con circa un’ ora percorrendo la SS17 seguendo le indicazioni “Lago di Occhito” all’altezza degli svincoli di Celenza Valfortore e Carlantina.
Per Fishingmania dal Lago di Occhito – Antonio Iosue
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