Fiume Sacco – LBF Molise a Falvaterra

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FIUME SACCO A FALVATERRA – SULLA STRADA VERSO LA LUNA

Ci sono persone che nascono e muoiono nello stesso posto, sulla stessa pietra sulle rive del proprio fiume. Poi ci sono quelli che sognano di fare l’astronauta per andare sulla luna. Io faccio parte di questa seconda categoria. Non esiste un modo di vivere che possa ritenersi giusto o sbagliato. Anche perché, chi crede di essere fermo sarà comunque in continuo movimento con la terra che gli gira sotto i piedi, e chi sogna di conquistare la luna, nel profondo del cuore, si ferma e si stabilisce in quel secondo che in cui un tramonto rapisce l’anima.

E così, come nella vita ho sempre voluto essere un astronauta, nella pesca resto l’uomo che sogna la luna e se mi capita l’occasione prendo la mia navicella spaziale e parto per un nuovo viaggio.

Questa volta la sveglia è puntata alle quattro e mezza. I chilometri sono tanti. La destinazione è il Fiume Sacco, più precisamente il campo gara a Falvaterra per una sessione di pesca a feeder. Siamo in quattro e il furgone è un poco come me, non vecchio ma vintage. La velocità di crociera non è altissima, ma la compagnia è quella giusta. La giusta compagnia per non annoiarsi per le circa due ore e mezza di viaggio.

Il cielo limpido ci accompagna e siamo curiosi e carichi. Sappiamo anche che buona parte della zona del “campo gara” è occupata dai pescatori al colpo e che la zona restante non è proprio delle più pescose. Ma sono info che non ci preoccupano. Siamo qui per vedere un nuovo posto divertirci. Un’occasione per fare un giro con Valerio, Gianluca e Andrea, tutti ragazzi della neo nata Lbf Molise.

Giunti sul campo gara siamo subito colpiti dalla bellezza dell’ambiente e dalla comodità nell’arrivare sulle postazioni di pesca. Un posto davvero degno dei campi gara del nord Italia. Dopo qualche lancio e prese le misure, vengono a farci visita un paio di cavedani e un paio di immancabili pesci gatto minuscoli. Tutto fa brodo, ci stiamo divertendo.

Houston abbiamo un problema! Attorno a noi diversi pescatori che non sono contenti delle poche catture. Uno in particolare, che scopriamo poi essere frequentatore assiduo del Fiume Sacco a Falvaterra. Questo ci spiega che i pesci oggi non rispondono come al solito. Ci da anche qualche dritta, ma la situazione resta complicata. Come se non bastasse ci accorgiamo che è cambiato il senso della corrente, la peggiore delle variabili. Ma noi non demordiamo, ne ci abbattiamo e continuiamo a lanciare i nostri pasturatori in acqua.

Il sole alto che scotta le braccia ci consiglia di ripararci e approfittarne per pranzare. Da buoni molisani apparecchiamo un banchetto al fresco del nostro furgoncino Vintage. A pancia piena e fiduciosi che qualche carpa ci venga a trovare ci rimettiamo in pesca. Subito qualche pesce viene ingannato da terminali sempre più sottili e lanci che hanno spostato la linea di pesca a ridosso della sponda opposta.

Le ore passano e si torna a guardare le cime delle nostre canne ferme. Alla fine decidiamo di smontare e ripartire. Ovviamente, come spesso accade, ci vengono a trovare un paio di carpe dell’ultimo minuto. Un rapido saluto e ripartiamo perché la strada è tanta, il viaggio è lungo ed il giorno dopo si lavora.

Il pensiero di tornare su questo fiume mi accompagna durante il tempo del ritorno. Non è la luna che cerco, ma è sicuramente una tappa importante del viaggio per raggiungerla. Una fotografia da ricordare nel mio cuore di pescatore-astronauta con il sogno di arrivare sulla luna.

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