INTERVISTA A MAURIZIO TEODORO
Il mese di agosto sarà ricco di impegni iridati per Maurizio Teodoro. L’agonista della Longobardi Milo è infatti il commissario tecnico di under 20 e donne, i cui mondiali si svolgeranno proprio in agosto. Due eventi che si svolgeranno nell’arco di tre settimane. Primo in ordine di tempo sarà quello riservato ai campionati mondiali giovanili. Per le tre categorie giovanili la trasferta sarà in Irlanda, a Cork e più precisamente alla diga di Inniscarra. Per le compagini azzurre partenza attorno al 5 agosto, con la settimana di preparazione prima delle gare del 12 e 13 agosto.
Per Maurizio Teodoro e Umberto Ballabeni l’arduo compito di difendere il titolo vinto un anno fa in Portogallo. Ripetersi sarà difficile, ma lo stesso “Teo” ce l’ha fatta nel 2010 e 2011 con gli under 14. A pochi giorni dalla partenza per Cork, abbiamo incontrato Maurizio Teodoro per una piccola intervista. Argomenti di giornata, oltre ai ragazzi, anche l’avventura ungherese con le donne di fine agosto.
Quest’anno ti abbiamo un po’ trascurato tra un impegno e l’altro, ma vogliamo rimediare. E non potevamo che farlo adesso, a pochi giorni dalla partenza per la terra irlandese. Ti aspetta un agosto che sarà molto impegnativo tra il mondiale under 20 e quello delle donne. Iniziamo a parlare dell’evento più vicino, il mondiale giovanile. Cosa vi aspetta? La squadra è pronta alla trasferta ed a difendere il titolo?
Naturalmente. Squadra e staff tecnico è carica per la partenza. Ci teniamo molto a fare bene, sopratutto perchè essendo i campioni del mondo in carica siamo la squadra da battere. Certo sarà molto difficile in quanto le avversarie sono sempre molto agguerrite. L’Irlanda quest’anno gioca in casa e cercherà di vincere. Poi non bisogna mai dimenticare l’Inghilterra, che sfrutta anche la vicinanza all’isola irlandese.
Personalmente ritengo di avere una squadra molto forte, costituita da ragazzi che si sono meritati la convocazione. Come sempre è molto difficile fare delle scelte, ma quest’anno io ed Umberto abbiamo ritenuto di portare quei ragazzi che si sono distinti nel Club Azzurro. La nostra fortuna è quella di avere in Italia un livello molto alto ed un’ampia scelta. Sapevamo che c’erano anche altri ragazzi che avrebbero potuto indossare la maglia azzurra essendo tecnicamente molto preparati, ma in queste categorie è giusto premiare chi si è contraddistinto.
Parlando del campo gara, abbiamo raccolto un po’ di informazioni da chi ha già frequentato il posto. Il campo è suddiviso in più tratti ed i settori non sono tutti in fila. E la stessa pesca cambia a seconda della zona in cui ci si trova. Bisogna essere preparati a tutte le opzioni. Dalla canna all’inglese alla canna fissa, fino alla classica roubaisienne corta.
La Diga di Inniscarra è popolata principalmente da gardon di tutte le taglie. Il punto cruciale sarà indovinare le lenze da utilizzare, le esche e le pasture. Come sempre daremo il massimo ed è inutile dire che lo staff tecnico è di prim’ordine. Tra l’altro, squadra che vince, non si cambia. Con me ed Umberto ci saranno ancora Paolo e Alberto Bettella. Questi ultimi che ci seguono ormai da quando ho iniziato la mia avventura come ct otto anni fa.
Domenica partite per l’Irlanda, ma si pensa anche già al prossimo anno. Nel 2018 la rassegna iridata giovanile tornerà infatti in Italia, più precisamente al Cavo Lama. Ed immaginiamo che tu abbia già delle indicazioni per la squadra del prossimo anno.
E’ vero, il prossimo anno sarà la nostra federazione ad organizzare il campionato del mondo giovanile. La scelta del campo gara è ricaduta sul Cavo Lama, come molti già sanno. Un canale molto bello, ricco di pesce, che quest’anno ha regalato tante belle gare. I ragazzi partecipanti al Club Azzurro hanno già svolto due gare ad inizio luglio. Due gare allo stesso tempo molto belle e molto combattute. Qualcuno si è già messo in mostra e le differenze tra i ragazzi sono già nette.
Tornando proprio al discorso fatto prima sui meriti, abbiamo per l’appunto deciso di fare un Club Azzurro a sei prove. Dopo le due gare iniziali, a settembre si torna nel canale modenese, per poi concludere all’Idrovia padovana. C’è però da sottolineare una cosa. Il mio mandato per il prossimo anno non è stato ancora rinnovato, quindi non è detto che sia io a guidare la squadra del 2018. Lo scopriremo a fine stagione.
Mettiamo che ti confermino come commissario tecnico, non sarebbe un bello stimolo per te vincere il terzo titolo in Italia?
Non posso negarlo, specialmente quando ci sono di mezzo i ragazzi. Sono eccezionali e gli stimoli non mancano mai. In più è bello capire i loro caratteri e cercare di valorizzarli al meglio.
Passiamo ora al secondo impegno, quello con le donne. Destinazione Ungheria. Cosa sai di questo posto a Szolnok?
Pesci gatto sul fondo e breme staccate sul fondo. Queste sono le prime indicazioni che io e Stefano Defendi abbiamo avuto. Pensiamo che possa essere una gara a senso unico a roubaisienne. Abbiamo un bel gruppo di ragazze, con la novità che portiamo al seguito delle ragazze molto giovani come staff. Una scelta per poterle inserire non tanto tecnicamente in pesca, quanto dal punto di vista dell’esperienza. Un modo per farle crescere ed iniziare una rotazione per i prossimi anni. Un’ottima scelta da parte della federazione per programmare il futuro e ci porterà nel futuro ad avere dei risultati.
Le ragazze in questo modo si rendono conto di come funziona un campionato del mondo. Inoltre, partecipando anche solo come accompagnatrici hanno la possibilità di crescere tecnicamente ed imparare nuove cose. Non dimentichiamoci che è una cosa già stata fatta in passato nei miei tre anni di capitanato. Abbiamo fatto crescere Valentina Borsari che oggi è una delle più brave essendo sempre tra le prime. Poi Anna Sgobbo, anch’essa una delle migliori primeggiando spesso. Federica Brilli che anche lei è diventata una ragazza in grado di partecipare ad un mondiale.
Procediamo quindi in questo processo di rinnovamento in prospettiva futura. Una cosa davvero molto importante se consideriamo che non sono tante le donne che riescono a coniugare gli impegni privati con la pesca. Di conseguenza anche qua c’è sempre lo stimolo di fare il nostro meglio. Parliamo poi della nazionale più titolata al mondo. Abbiamo vinto in tre anni un titolo mondiale a squadra, una medaglia di bronzo ed un titolo mondiale individuale.
Personalmente in otto anni di capitanato tra giovani e donne ho contribuito con la mia passione e competenza alla vittoria di sei titoli mondiali. Lo stimolo per continuare a vincere ti viene per forza. Affronteremo i nostri impegni sempre al massimo della concentrazione.
Chi sono le due giovani che portate con voi nella trasferta ungherese a seguito della squadra?
Anita Cabrini e Giorgia Tartabini. Due ragazze molto giovani che portiamo per trasmetterle lo spirito e farle capire cosa devono fare in Italia per raggiungere il livello delle loro compagne.
La novità di quest’anno della vostra squadra però è l’assenza di Simona Pollastri dopo oltre vent’anni di partecipazioni.
Si, è vero. Simona ha comunicato alla federazione ufficialmente che aveva dei problemi di famiglia. Simona è sempre stata valorizzata da tutti noi, ha pescato ed ha sempre contribuito al 100% al raggiungimento di ogni ottimo traguardo della nazionale. Inutile dire che ci mancherà, perchè Simona Pollastri è la nazionale italiana femminile di pesca al colpo. Inevitabilmente la aspettiamo a braccia aperte per l’anno prossimo.