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PESCA IN SARDEGNA – LAGO DI SAN SEBASTIANO – ISILI (CA)
Il Lago di San Sebastiano si trova nel territorio comunale di Isili. Si tratta di una zona interna della Sardegna ma facilmente raggiungibile e non troppo distante da Cagliari. Per arrivarci dal capoluogo è opportuno percorrere la SS 128 attraversando paesi quali Senorbì e Mandas. In alternativa passando dalla Marmilla e quindi attraverso la zona di Barumini e Gergei. Una volta giunti nel centro abitato di Isili, si svolta a sinistra e ci si dirige al lago percorrendo una discesa di alcuni minuti tra alberi di leccio e macchia mediterranea.
Una volta giunti al lago è immediata l’impressione di trovarsi in una lago collinare. Molto profondo e con un degrado molto accentuato. Osservando le sponde la percezione è netta. Tutt’altra cosa rispetto agli sbarramenti del Cixerri (CA) o al Lago Omodeo (NU). La diga, edificata negli anni ’80 per uso irriguo e potabile è denominata “Is Barrocus” ed è lo sbarramento del Flumini Mannu. Un corso d‘acqua che scorre da qui verso il sud della Sardegna per poi sfociare nella laguna di Santa Gilla a Cagliari. Nello specchio d’acqua che si estende per circa 93 kmq è oggi presente un isolotto che alla sua sommità ospita l’omonima Chiesa di San Sebastiano del XVII secolo.
Il territorio ed in particolare l’area antistante il lago sono particolare meta di sportivi di ogni genere. Sono infatti numerosi i percorsi per il trekking, le vie per l’arrampicata libera e il bouldering. Da non dimenticare poi la presenza di un circolo nautico che sul lago trova spazio per la vela e la canoa. Infine è meta di appassionati della pesca sportiva. Il lago nelle sue sponde ospita spesso competizioni ed eventi amatoriali.
Ai fini della pesca sono state censite diverse specie ittiche. A predominare su tutte è però la popolazione di carpa regina ed a specchi. Sono inoltre presenti i black bass e i persici reali, mentre sono solo di recente avvistamento piccoli lucci e scardole. Non è da escludere la presenza di altre specie, ma la conformazione del lago e la difficoltà ad accedere alla maggior parte della sponda impedisce la pesca ovunque.
Questo report di pesca nasce con l’intento di portare l’attenzione e la curiosità su uno spot per la pesca sconosciuto ai più ma particolarmente interessante e con un buon potenziale. Oggi meta di appassionati del carp fishing. A tal proposito alcuni mesi fa si è svolto in questo lago il primo enduro di carp fishing in Sardegna. Tra le altre tecniche, lo spinning al bass e le tecniche del ledgering con o senza l’uso di pasturatori sono quelle maggiormente praticate.
Come detto in precedenza è la popolazione di carpe a farla da padrone nel lago. Sono infatti questi ciprinidi ad essere le prede principali di chi arriva al Lago di San Sebastiano a feeder. Carpe di taglia medio – piccola, ma particolarmente vitali e selvatiche anche per via della scarsa abitudine alla puntura dell’amo. Le due giornate di pesca trascorse nelle sponde del lago ad inizio settembre hanno rivelato una pescosità discreta, rimarcando anche le difficoltà nell’affrontare il lago. La tecnica applicata correttamente e la giusta pasturazione sono gli elementi fondamentali per riuscire ad ingannare le prede, che spesso stazionano a notevole distanza dalla riva.
Il classico chicco di mais è stata l’esca maggiormente catturante, seguita a ruota dal lombrico. Il verme infatti in determinate condizioni potrebbe essere ancora più adescante, data anche la vitalità dell’esca stessa. Tra altre alternative c’è da considerare anche boiles e mini boiles, pellet e dumbells, oltre a particles in genere. Non sono state effettuate prove con l’uso del bigattino, ma questa esca con buona probabilità è altrettanto efficace del mais, se utilizzata anche in pasturazione. Sempre a proposito di pasturazione, tutto quello che può essere “da carpa” è più che adatto, giallo o rosso che sia.
La pesca, come detto, è molto tecnica e la pescosità è suscettibile alle condizioni meteo. L’area è battuta quasi costantemente dai venti e talvolta questa è una delle principali determinanti nella riuscita della pescata. Nelle due giornate di prova in pesca erano presenti dei venti sostenuti da nordovest e sudovest che hanno smosso la superficie dell’acqua oltre alla corrente in profondità. Oltre al vento e alla conformazione del fondale si aggiunge un elemento purtroppo negativo ossia lo scarso livello di riempimento dell’invaso. Secondo i dati al 31/08 è intorno al cinquanta per cento della sua capacità. Fattore da considerare, causato dalla stagione siccitosa che attanaglia l’intera regione e dalla mancanza di piogge dalla primavera ad oggi.
Tutte le montature da feeder regalano ottime risposte. Dal classico running rig con cage ed open end, fino al method e pellet feeder. Montature abbastanza versatili e assetti di pesca in grado di fronteggiare il vento e le forti correnti. In bobina fili nell’ordine dello 0,20 e terminali tra lo 0,14 e lo 0,18 mm. Abbiamo detto che le carpe stazionano a lunga distanza. C’è poi da considerare altri fattori, tra cui lo stesso vento, la corrente e l’elevata profondità. Necessarie quindi grammature tra 30 e 50 grammi.
Come detto, la dimensione delle prede non è particolarmente grande. Misure tra 10 e 14 sono quelle più indicate che consentono buone percentuali di allamata e minori danni all’apparato boccale dei pesci. Nella costruzione delle montature e nell’azione di pesca è da tenere sempre in considerazione la conformazione del fondo Oltre ad essere profondo, è anche ricco di incagli e ostacoli di ogni genere. Importantissimo sondare accuratamente lo spazio di pesca preliminarmente onde evitare la perdita di pasturatori e finali.
A conclusione di questo primo report di pesca in Sardegna va detto che lo spot è interessante dal punto di vista naturalistico e divertente dal punto di vista della pesca sportiva, a feeder in particolar modo. Il lago si presta alla pesca anche per via di una buona accessibilità delle sue sponde che non sono mai ad una distanza impossibile dal luogo in cui si lascia l’auto. Inoltre per chi volesse trascorrere alcune giornate nel territorio non manca di certo la ricettività. Sono numerosi infatti agriturismi e B&B sempre pronti ad offrire ospitalità e gastronomia di qualità e a chilometro zero. Tutti elementi questi che per gli appassionati pescasportivi sono sempre da valutare insieme alla possibilità di prendere qualche pesce e divertirsi magari con un gruppo di amici.
Per Fishingmania – Andrea Nonnis LBF Sardegna
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