TECNICHE – PESCA ALL’INGLESE
Tre sono le principali tecniche di pesca agonistica che fanno riferimento ad altrettante grandi nazioni. Quella italiana basata sulla canna fissa e bolognese. La francese sulla roubaisienne. Infine quella inglese, la pesca all’inglese.
Il creatore Billy Lane
Quest’ultima nasce negli anni sessanta da un grande campione, Billy Lane. Sfruttando le sue intuizioni di pesca a media e lunga distanza, con un innovativo galleggiante, rivoluzionerà dapprima la pesca in tutta la Gran Bretagna e successivamente in Europa.
Tecnica di pesca praticata da tutti
Oggi questa pesca è largamente praticata anche dai non agonisti. Una tecnica che permette di catturare pesci molto sospettosi soprattutto in acqua ferma. La pesca all’inglese basa il suo concetto di cattura sul trasporto dell’esca da parte di un particolare galleggiante piombato, che funge sia da zavorra che da segnalatore. Un galleggiante formato da un bulbo portante in balsa, nella cui parte inferiore è inserita la zavorra. A quest’ultima è inserita una piccola girella che funge da collegamento con la lenza madre. La parte superiore invece si compone di una lunga asta in penna di pavone o di altro materiale sintetico che ha il compito di segnalare l’abboccata.
Billy Lane stravolse anche il concetto di canna da pesca modificando le canne allora esistenti, apportando qualche modifica. In Inghilterra era già diffusa la pesca a passata con canne corte fra i tre e i quattro metri. Una struttura formata da tre segmenti che si innestano uno sull’altro e che in alcuni modelli presentano un’azione completamente parabolica. In Italia abbiamo però preferito un’azione molto più di punta, che interessi principalmente la vetta.
Altra particolarità della canna all’inglese è il gran numero di passanti collocati a circa venti centimetri uno dall’altro. Questa tecnica nasce anche per favorire la pesca in giornate molto ventose, praticamente una consuetudine in Gran Bretagna e Irlanda. La pesca all’inglese si pratica in acqua ferma o appena corrente in bassi e alti fondali. In quest’ultima il galleggiante sarà di tipo scorrevole e non bloccato da grossi piombi o stopper quando la profondità di pesca è inferiore alla lunghezza della canna. Il concetto base della pesca all’inglese è quello di presentare al pesce una lenza molto leggera a grandi distanze.
La lenza si compone della lenza madre, di norma di usa un nylon di tipo affondante, che esce dal mulinello e sulla quale si blocca il galleggiante lasciando fra questo e l’amo tanto spazio quanto è la profondità di pesca. Profondità che può essere a galla oppure con finale disteso sul fondale. Il finale viene collegato alla lenza madre tramite una girella che funge anche da elemento di scarico della torsione che il finale subisce in fase di veloce recupero. Tra la girella e il galleggiante si possono posizionare dei piombi di varie dimensioni. La loro funzione è di portare più velocemente verso il basso la lenza e di tarare alla perfezione l’antenna del galleggiante.
L’azione di pesca consiste nel lanciare con una certa forza verso il largo, trattenendo leggermente il filo in uscita dal mulinello. In questo modo si permette di distendere la lenza non facendola aggrovigliare al galleggiante. Fondamentale è l’affondamento del filo che non deve appoggiarsi sulla superficie, ma affondare con decisione. Due trucchi: o sgrassare molto bene il nylon, oppure immergere la punta della canna sott’acqua. Nel primo caso immergere la bobina per una notte in acqua e detersivo per piatti. Nel secondo caso recuperando velocemente un paio di metri di filo dopo il lancio.
Una volta che il galleggiante e la lenza sono in pesca si può eseguire la pasturazione principalmente a fionda facendo cadere le esche o la palla di pastura il più vicino al galleggiante. La ferrata avverrà sempre lateralmente a canna bassa verso sinistra o destra. Il ferrare con la canna alta implica un maggiore carico dinamico alla lenza madre che deve tagliare l’acqua verso l’alto. Questa tecnica può essere utilizzata ovunque, nei carpodromi, nei laghetti da trote, in mare, nella pesca nei grandi laghi, nei canali al centro o in prossimità dei canneti.