Pesca in Thailandia con la roubaisienne

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PESCA IN THAILANDIA – ROUBAISIENNE MILO IN AZIONE

La Thailandia non è solamente un posto tropicale dove passare le vacanze al mare. Certo, le spiagge sono stupende ed il clima ideale per chi ama il caldo, ma ci sono attrazioni anche per i pescatori. Si potrebbe pensare al mare, ricco sicuramente di specie esotiche ai nostri mari, ma la pesca in Thailandia che intendiamo rimane nelle acque interne. In questo Paese asiatico esistono infatti i laghetti per la pesca sportiva, ma sono un pochino diversi da quelli che conosciamo.

Niente carassi o breme. Magari qualche carpa la si può trovare, ma non le stesse che peschiamo in Europa. Si tratta di pesci di tutt’altra dimensione e specie completamente diverse. Insomma, la pesca nelle “fisheries” thailandesi è una vera prova di forza. Arapaima, carpe giganti siamesi, Asian Redtail Catfish e Pangasio. Quest’ultimo un pesce gatto asiatico molto famoso più per l’utilizzo commerciale delle carni, che per la pesca.

E proprio il Pangasio è il protagonista di questo piccolo articolo che realizziamo grazie all’aiuto di Abdesselam Toumi, pescatore di spicco del Team Milo France. Un francese algerino molto conosciuto tra i pescatori d’Oltralpe che in un recente viaggio in Thailandia ha deciso di andare a pescare questi pesci con i prodotti Milo. Parliamo di qualcosa di eccezionale, a cui pochi hanno pensato.

Normalmente la pesca in Thailandia nei laghetti commerciali si svolge con canne fisse molto elastiche o canne a mulinello. In questo caso la protagonista è stata la roubaisienne. Su Youtube si possono già ammirare dei video in cui le roubaisienne Milo permettono eccezionali catture. E’ il caso del pescatore francese che con la rouba della casa milanese cattura siluri attorno ai due metri sulla Senna, all’ombra della Tour Eiffel.

Toumi si è dilettato nella cattura del Pangasio, denominato in Thailandia come Pla Sawai e Panga nel piatto. Un pesce amazzonico importato in questo spicco d’Asia. La taglia del Pangasio nel lago in questione varia tra i tre ed i dieci chilogrammi. Può raggiungere dimensioni maggiori, ma a quel punto viene utilizzato non più per il divertimento dei pescatori, ma per il consumo alimentare. Si tratta di un pesce dalla grande forza, che offre dei combattimenti molto interessanti.

In questo caso l’esca è stata il classico pane, utilizzato con diverse tecniche. Sia con il classico pasturatore, oppure con i pasturatori galleggianti od ancora con le semplici lenze con galleggiante. Trattandosi di un pesce combattivo, sono state necessarie canne molto potenti ed elastici di grosse dimensioni, sia cavi che pieni. Per quanto riguarda la canna, la più indicata sarebbe stata la Siluro, ma questo prodotto è arrivato qualche mese dopo il viaggio di Toumi. Sicuramente in futuro sarà lei la protagonista, ma in questo caso a farsi valere è stata la Concept Carp.

Una mini roubaisienne realizzata appositamente per la pesca in carpodromo con pesci di grossa taglia. Per quanto riguarda i terminali utilizzati non si poteva che scegliere una garanzia come il Krepton, prodotto storico e sempre redditizio. Diametri? Non meno di 0.30 millimetri.

Pesca in Thailandia con la roubaisienne, una nuova frontiera!

 

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