Milo Day Sud 2018 – Grande Diga Alento

MILO DAY SUD 2018 – UN SUCCESSO CHE NON FINISCE MAI

Sedici, diciassette, diciannove e novanta. Impossibile iniziare un articolo su un evento svoltosi in Campania dando quattro numeri. Si tratta dei segni identificativi della decima edizione del Milo Day Sud. I primi tre numeri indicano i pesi, dal minore al maggiore, dei primi tre assoluti. Il quarto è invece il numero dei partecipanti alla manifestazione. Novanta persone al Milo Day Sud erano anni che non si registravano. Addirittura l’edizione numero dieci potrebbe essere quella che ha visto la maggiore partecipazione assoluta dei vari Milo Day Sud.

Una manifestazione organizzata dal negozio Schiavone Pesca Sportiva di San Marzano, nel salernitano. Ed ovviamente padrone di casa non poteva che essere Gaetano Schiavone, rappresentante per l’azienda Milo in tutto il Sud Italia, dalla Campania in giù. Ancora una volta il teatro di questo bello e colorito evento in rosso è stato lo stupendo impianto della Oasi Diga Alento. Un bacino di acqua sorgiva e piovana, situato a pochi chilometri di distanza dalla città di Agropoli, nella parte sud della regione campana. Un lago artificiale che rifornisce tutta la zona di acqua potabile, nel vero cuore del Cilento. Un piccolo angolo di paradiso, come tanti presenti nel Sud Italia.

E’ stata l’edizione che ha visto il ritorno della presenza di Milo, assente lo scorso anno per motivi personali. Quest’anno non ha assolutamente voluto mancare al calore degli agonisti campani. Ma non solo, poichè quest’anno si è vista la partecipazione anche di pescatori lucani, romani ed addirittura abruzzesi. Il motivo è da ricercarsi nel posizionamento di tale evento, ovvero una settimana prima della gara del Trofeo di Serie A5 di pesca al colpo che si svolgerà proprio in Diga Alento. Una vera e propria prova generale prima della gara di A5.

ROSSO MILO DEL CENTRO SUD

PC Teramo, Lenza Praeneste, San Marzano, Lenza Club Avellino, Team Potenza, Team Tanagro, Cannisti Prima Porta e Amici Valle dell’Irno. Praticamente presenti le principali società sponsorizzate dall’azienda Milo nel Sud Italia e partecipanti, ovviamente, al campionato zonale Fipsas. Almeno la metà delle partecipazioni hanno pertanto colorato di rosso il campo gara.

CAMPO GARA DIGA ALENTO

Abbiamo detto che la Diga Alento è un bacino di raccolta di acqua. Ma entriamo nel dettaglio del campo gara. A primo impatto è innegabile dire che la situazione della sponda non sia delle migliori. Una sponda che è costituita da una prismata che si potrebbe definire mobile. Grossi sassi non fissati al terreno, come invece accade sui fiumi, che rendono l’equilibrio assolutamente instabile. La parte più difficile risiede sopratutto nella discesa con l’attrezzatura verso l’acqua e nei movimenti una volta arrivati sulla postazione. In particolare il trasporto del panchetto è il nodo più importante.

La Diga Alento è molto soggetta inoltre alle condizioni meteo. In questo caso si è trovata una condizione di acqua alta, mentre in passato è capitato di pescare molto più in basso a causa della scarsità di acqua. A parte questi piccoli problemi, questo posto ha una fortuna : l’abbondanza di pesce. In particolare carpe, presenti in taglia medio – piccola, tra 100 e 300 grammi. Pesci colorati, molto vivaci e sopratutto sanissimi. Tutti nati in queste acque, dove non incontrano praticamente alcun tipo di avversario. Non esiste l’inquinamento, essendo una diga per l’alimentazione umana. Non esiste bracconaggio. Non esistono nemmeno predatori acquatici. Un piccolo paradiso della carpa ed anche dell’alborella. Quest’ultima presente in buona quantità, ma non sufficiente per impostare una gara.

LA PESCA

Carpe talmente vivaci e selvatiche che l’utilizzo di elastici cavi da 1.4 – 1.6 millimetri porta ad un allungamento anche di quattro, cinque metri. In situazioni normali si penserebbe a carpe oltre il chilogrammo, ma così non è. Anzi, di pesce oltre il mezzo chilo praticamente non se ne sono visti. Uniche specie diverse i cavedani ed i pesci gatto nostrani. Per il resto solo carpe, carpe e carpe. Le “baffute” sono state catturate a diverse distanze. C’è stato chi ha impostato la gara ad undici metri e chi invece l’ha girata accorciandosi a sei – sette pezzi. Il tutto utilizzando principalmente pastura gialla e dolce. La classica pastura da carpa e carassio, come la Special Carp o la Grand Prix di Milo, due pasture che su queste specie hanno sempre fatto la differenza.

Considerata l’alta presenza di sponsorizzati Milo, gli ami maggiormente utilizzati non potevano che essere dei “sempreverdi” della casa milanese : T143 e P132. Entrambi sia nelle misure piccole, che più grosse, fino al 12-14 di dimensione. Una peschetta davvero interessante, ma non semplice da effettuare anche a causa del fondale irregolare per colpa dei sassi. Come spesso accade in questi posti però i picchetti fanno la differenza. Ed anche a questo Milo Day Sud 2018, gli esterni hanno dettato legge. Nonostante ciò sono stati fatti registrare pesi importanti anche in mezzo. Otto, dieci, undici, quindici chilogrammi. Sono davvero delle belle pescate. Il tutto con gli agonisti dislocati a circa sei, sette metri gli uni dagli altri, quindi molto vicini. Si sono pure viste alcune canne fisse da cinque, sei e sette metri.

RISULTATO FINALE

Come detto, gli esterni hanno fatto la differenza. L’ultimo di campo in particolare si è divertito più di tutti, facendo registrare oltre diciannove chilogrammi di pescato. Il secondo assoluto però è arrivato in mezzo al campo gara e risponde al nome di Andrea Paterna del PC Teramo Milo. Andrea è uno di quei giovani agonisti tra i migliori del Centro – Sud Italia che in passato ha anche vestito la maglia azzurra nelle giovanili. Ultimamente negli eventi Milo è sempre tra i primi classificati. Per lui diciassette chili. Un peso superiore anche al primo di gara, Palmiro Fierro, terzo assoluto con sedici chilogrammi.

Giornata difficile per Milo che chiude al quinto posto di settore con circa 5700 grammi. Una pescata non costante, come nei picchetti a lui vicini. Un dato che evidenzia come alcune zone siano più pescose di altre. Migliore invece la sua gara del sabato, nel quale ha chiuso al secondo posto con circa 6300 grammi. Ottima invece la prestazione di Noris Calzi, l’altro esponente della Longobardi Milo, che ha chiuso al secondo posto di settore con oltre quattordici chili.

PREMIAZIONI

In occasione del Milo Day Sud i premi sono stati esclusivamente prodotti Milo. Dai primi quattro di settore, con foderi, canne e guadini, fino ai primi tre assoluti. Per questi ultimi addirittura tre roubaisienne. Infine un premio speciale andato a sorteggio tra i partecipanti e presenti alla manifestazione.

UN EVENTO CHE MERITA

Il Milo Day Sud ancora una volta è stato un evento che davvero merita visibilità. Un posto meraviglioso, sia dal punto di vista della pescata, sia dal punto di vista della gestione del posto. L’area dedicata alla premiazione si trova all’interno di un parco, situato alle pendici della diga. Posti in cui natura e pescatori vanno d’accordo ce ne sono davvero pochi e la Oasi Diga Alento può essere considerata uno di quei posti fortunati. O meglio, i veri fortunati sono i pescatori, tra cui gli sponsorizzati Milo che possono ogni anno partecipare a questo evento. Peccato per la distanza, altrimenti meriterebbe una visita anche dalle altre squadre sponsorizzate Milo del Nord Italia. D’altronde da Milano sono quasi novecento chilometri. Un viaggio lungo il doppio di quello che porta al Lago di Corbara.

Inoltre non solo il posto merita, ma anche l’ospitalità degli amici campani, romani ed abruzzesi vivacizza tutto l’evento. Una gara in cui l’agonismo è inferiore all’aria di festa che sempre si respira. Senza parlare poi delle mozzarelle di bufala della zona. Ma questo poco c’entra con la pesca.

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