Le interviste di Walter – Davide Bisio

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INTERVISTA AL CAMPIONE D’ITALIA CARPA 2018 DAVIDE BISIO

Il 26 Agosto si è svolta la finale del Campionato Italiano Carpa 2018 di pesca al colpo nel rinomato impianto Campano di pesca sportiva ‘’Le due Isole’’. Finale della domenica preceduta dalle qualificazioni il giorno precedente in due turni.

Oltre sessanta gli agonisti provenienti da tutt’Italia che hanno provato a cucirsi addosso il tricolore. Solo uno ci è però riuscito: il Novarese Davide Bisio, tesserato nelle file del Team Nordica (Trabucco) che con due primi non ha lasciato scampo agli avversari. Con lui sul podio Giulio Brivio della ASD Calventianum (Tubertini) e Paolo De Maio delle APSD Capua (Colmic).

Ci faremo raccontare la due giorni di gara proprio dal neo Campione D’Italia analizzando tutti gli aspetti di questo suo indimenticabile weekend in terra Campana.

Ciao Davide! Benvenuto su Fishingmania in veste di Campione D’Italia! Tutta la redazione ti fa i migliori complimenti per questo importantissimo risultato! Immagino sia per te il coronamento di un sogno, vero?

Direi proprio di si. Questo era il mio quarto tentativo e finalmente è arrivato il tanto sospirato titolo italiano. Dopo la sfortuna dello scorso anno specialmente nella gara del sabato quest’anno è andata decisamente meglio

Prima di scendere nell’aspetto tecnico delle due gare che ti hanno portato alla vittoria finale vorrei conoscere le tue impressioni sulla rinomata ospitalità dello staff dell’impianto e in generale con gli agonisti del Sud ovviamente accorsi in massa per la manifestazione.

L’ospitalità che ho trovato è stata incredibile! Nonostante fosse la prima volta che mi recavo in questo lago Clemente (Carlino n.d.r.) e tutto il suo staff mi hanno fatto sentire subito a mio agio. Era come essere a casa propria. Anche gli agonisti del Sud sono molto simpatici ed è stato bello ed interessante scambiarci le nostre opinioni e le nostre idee

Partiamo dal campo di gara. L’impianto ‘’Le due Isole’’ ha una grandissima reputazione tant’è stato scelto per questo importantissimo campionato. Cosa ne pensi di questo impianto?

Il campo gara ha confermato in pieno la sua reputazione. Il pesce era presente in maniera copiosa in tutto il lago. Ovviamente c’erano dei picchetti meno produttivi di altri come d’altronde avviene in tutti i laghi ma in linea di massima con le dovute contromisure il pesce ha risposto in modo soddisfacente. Complessivamente è stato un buon campionato. Per quello che mi riguarda mi è piaciuto molto e non lo dico solo per il mio risultato finale.

I nostri appassionatissimi lettori vorranno sapere come hai impostato le due gare. Andiamo per gradi e partiamo dalla gara del sabato. Come hai impostato questa manche?

Il sabato ho pescato nella selettiva del pomeriggio. Ho impostato la gara partendo a metà strada a quattro pezzi di canna equivalente ad una misura di 5 metri o poco più. Questo perché partire più corti o più lunghi secondo me sarebbe stato un rischio. Sulla lunga distanza il rischio di trovarsi con molto disturbo dei carassi presenti nel lago era più che concreto. Allo stesso tempo partendo troppo corto avrei rischiato di passare molti minuti completamente fermo aspettando un pesce di taglia.

Il movimento di pesce che c’era sulla mia linea di partenza invece era decisamente copioso e vista l’abbondanza di pesce e la propensione che aveva nell’entrare in pastura ho pescato con un robusto nylon dello 0,20, un galleggiante da 0,30 grammi ed un amo del 10 ovviamente senza ardiglione. Sia l’innesco che la pasturazione sono state fatte soprattutto a mais alternandolo ogni tanto con qualche manciata di bigattini sfusi. Niente incollato vista la massiccia presenza di pesci gatto. Se questo pesce entra in pastura e inizia a mangiare fa perdere molto tempo vista la sua combattività e cosa peggiore non è valido ai fini della pesatura.

Tornando alla gara, ho continuato a catturare fino a circa un’ora dalla fine a 4 pezzi di canna per poi cambiare punta e aggiungere un pezzo arrivando sui 6 metri. Pesca che è durata circa 30 minuti. In ultimo ho catturato gli ultimi 5 pesci sugli 8 metri da riva. Il risultato finale è stato di 31 carpe per un peso complessivo di 38 chili e 710 grammi.

Andando nello specifico, ci puoi dire quale attrezzatura hai utilizzato?

Per l’attrezzatura ho ovviamente utilizzato una canna della linea Trabucco, nello specifico ho utilizzato la “Carp plus”. È una canna specifica per la pesca alla carpa in lago la cui più grande dote è la robustezza ed equipaggiata con i kit super strong diventa letteralmente una macchina da tiro. Allo stesso tempo usando i kit leggeri diventa una canna ottima anche per la pesca invernale. Si dice che il giusto completamento di un garista sia una buona attrezzatura e io mi trovo pienamente d’accordo con questo pensiero.

Acquisito il primo di settore il Sabato immagino che le aspettative per la finalissima in cuor tuo erano tante. Eri emozionato o in te regnava la calma?

Inevitabilmente ero un po’ emozionato perché ero consapevole che c’era la possibilità di raggiungere un obbiettivo che aspettavo da tanto tempo. Ciò nonostante passando la serata a cena con gli amici della Toscana e ridendo e scherzando insieme a loro la tensione è scesa parecchio.

La tua Finale è stata la fotocopia del sabato o hai dovuto apportare delle modifiche per uscirne vincitore?

Nella gara di finale la pesca è stata leggermente diversa. Sono partito facendo la stessa pesca e alla medesima metratura del giorno prima ma il movimento di pesce era decisamente inferiore rispetto al giorno prima. Dopo tre o quattro catture il pesce si fermava di colpo ed ero costretto ad aspettare un po’ prima di vedere altre partenze. A quel punto ho deciso di adottare una tattica un po’ laboriosa a vedersi ma che alla fine ha pagato.

Mentre pescavo a 5 o 6 metri gettavo di tanto in tanto delle manciate di mais e bigattini nell’immediato sotto riva e quando le mangiate si interrompevano cambiavo punta mettendomi a pescare cortissimo con tre pezzi di canna. Ovviamente a questa distanza la taglia era molto maggiore. Purtroppo però bastava che un pesce creasse disturbo durante la cattura e la pesca sotto sponda terminava subito. A quel punto tornavo a 5 o 6 metri a fare altri quattro o cinque pesci e così via. Tutto questo fino a quando ad un’ora dalla fine si è alzato un vento laterale molto teso che di fatto impediva qualunque forma di pesca salvo una. A questo punto ho puntato tutto sulla pesca sotto sponda anche perché vedevo un certo movimento d’acqua. L’impressione è stata giusta perché nel giro di poco più di 30 minuti ho catturato 5 pesci decisamente importanti che hanno fatto la differenza.

Quando hai capito che il tricolore era li a un passo?

Diciamo che la quasi certezza l’ho avuta con gli ultimi 5 pesci grossi che ho catturato. Facendo un rapido conto del pesce che avevo nelle due nasse ero praticamente certo di passare i trenta chili. Alla fine il peso totale era di 40 chili e 90 grammi!

Davide, in conclusione c’è qualcosa che vuoi aggiungere che non abbiamo già detto?

Sì assolutamente una cosa molto importante. Vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto e in particolare la mia società, Team Nordica Trabucco, con la quale ormai sono 8 anni che condivido il mondo delle gare.

1° PROVA – 141245_1° prova

2° PROVA – 141246_2° prova

PROGRESSIVA FINALE – 24450_CG_progressiva finale

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