Da quella gara organizzata a fine maggio sta aumentando sempre di più l’interesse attorno al Lago d’Orta. Il campo gara di Omegna, in provincia di Verbania, è tanto bello quanto ovviamente tecnico e difficile. Non c’è molto da stupirsi. Stiamo parlando di un lago che, per quanto sia il più piccolo dei laghi prealpini, ha una superficie immensa. Niente di paragonabile con il Lago di Annone oppure il Lago di Pusiano o ancora il Lago di Varese.
Un posto dove ovviamente le variabili sono diverse, a partire dalla profondità a poche decine di metri da riva, fino alla naturale dispersione dei pesci. Il campo gara, come già abbiamo mostrato in diretta Facebook, ha pochi paragoni in Italia. Sponda comoda, pulita, con la macchina a soli sei metri dalla propria postazione. In pratica quasi come un laghetto privato. Ovviamente con maggiori incognite.
La Con.Pe.Di.Ver. Tubertini a partire da quest’anno ha deciso di lavorarci sempre più intensamente su questo impianto. Inevitabile quando una regione come il Piemonte ad eccezione di Tanaro e Bormida non ha grandi alternative in acque libere. Dopo la gara del 21 maggio, dopo il Provinciale di Novara a feeder ed il Regionale Piemonte di pesca al colpo, il feeder è tornato protagonista. Protagonista con il Trofeo Città di Omegna 2019 di pesca a feeder.
La gara del 4 agosto
In tanti hanno chiamato per un posto in questa manifestazione, stuzzicati dall’idea di scoprire questo campo gara. Purtroppo però, erano disponibili solo sedici posti di questo evento a coppie.
Le premesse dei giorni antecedenti la gara erano decisamente interessanti. Tutti quelli che sono andati a provare hanno trovato un campo gara ricco di pesce. Tutti rigorosamente gardon, catturati ad una distanza tra venti e trenta metri. La cosa importante è la continua pasturazione.
Premesse alte per la gara della domenica. Premesse purtroppo rovinate dall’imprevedibilità del meteo prealpino. Fino a giovedì tanto pesce, venerdì forte temporale e sabato tutto è cambiato. Questo è il lago naturale. Purtroppo basta poco per cambiare l’attività del pesce e chi ha partecipato alle manifestazioni al Lago di Lugano lo sa.
Bassa attività
Pochissima attività nelle cinque ore di gara ad eccezione dei primi due picchetti. I gardon sono risultati molto sporadici. Non è dato sapere se erano presenti nell’area di pesca per la presenza di un paio di cormorani che hanno continuato ad immergersi a 35 metri da riva. Non è da escludere la presenza di pesce, ma infastidito da questi uccelli.
Giusto nell’ultima ora si è visto qualche pesce e qualche mangiata in più, ma senza una regola precisa di pesca. C’è chi ha continuato a pasturare per tutte le cinque ore e chi ha continuato a cambiare linea senza risultati. L’unica alternativa per prendere qualche pesce in più è stata quella di provare a corta distanza in cerca di persici reali e persici sole.
La vittoria è andata alla coppia Davide Mosele – Stefano Mosele che hanno portato alla pesa 3420 grammi di pesce. I due ragazzi della Lenza Azzura Lainate Maver sono stati gli unici ad avere una certa costanza di mangiate nell’arco delle cinque ore di gara.
A seguire la coppia Niro – Sardo del Team LBFItalia Preston con 1170 grammi. Terzi, in un picchetto centrale del campo gara, Alessandro Pozzi e Francesco Catenazzi de I Cagnacci Trabucco con 1150 grammi.
Omegna – Un campo da valorizzare
E’ vero, la gara non è andata bene. Purtroppo capita spesso con campi gara che ancora non conoscono la pressione di pesca delle manifestazioni agonistiche. Il Lago d’Orta è una nuova realtà sicuramente da valorizzare per le province vicine e per una regione povera di campi come il Piemonte. E poco importa se qualcuno ha avuto il coraggio di lamentarsi, nemmeno fosse stato obbligato a partecipare.
Alla fine è il primo anno, anzi, i primi mesi che viene utilizzato con una certa frequenza. Non è un caso se la Fipsas di Como lo ha richiesto per una prova del proprio provinciale feeder. Nel corso dei prossimi mesi si cercherà di organizzare altri eventi per cercare di capire qual’è il periodo migliore per le manifestazioni. Eventi che verranno organizzati con tutti i problemi del caso visto che la società di Verbania deve richiedere il permesso al Comune di Omegna.
Per Milano, Novara, Como e Monza&Brianza un campo gara come il Lago d’Orta è da valorizzare per i propri eventi di pesca al colpo e feeder. Meno chilometri significa anche meno spese.