Va bene, abbiamo capito. Le dirette FishingDay Live vi piacciono. Lunedì 8 giugno abbiamo lanciato questo nuovo format e ci avete davvero stupito con la risposta. In tantissimi ci avete guardato ed avete apprezzato la nostra idea. Merito non solo nostro, ma anche dell’amico Marco Frigerio che si è reso disponibile per questa nuova avventura, chiamiamola così.
Noi avevamo lanciato l’idea durante la prima stagione del Fishingmania Talk Show, lui ha pensato ai primi spot. Come già detto nel precedente articolo, l’obiettivo è quello di scoprire gli itinerari per il pescatore, abbandonando per un po’ il mondo dell’agonismo ed i campi gara. Naturalmente, ad ogni appuntamento non sveleremo mai lo spot nei giorni precedenti, ma lo potrete scoprire solamente seguendoci in diretta (o differita se non potrete in diretta).
Lago di Annone
Il Monday FishingDay del 15 giugno ci ha portato nell’area brianzola. Uno specchio d’acqua a dir poco spettacolare, contornato dalle Prealpi e colline lombarde, in stile molto British. Il Lago di Annone o di Oggiono, chiamatelo come volete. Un lago che già è stato protagonista in passato di diversi nostri articoli, ma che in tutte le occasioni aveva regalato delle catture di piccola taglia.
Come ormai molti nostri specchi d’acqua, anche questo posto è stato completamente colonizzato dalle breme, che si dividono il lago con carassi, tinche e carpe, oltre ai classici predatori da lago come persici, black bass, lucci e siluri.
Il Lago di Annone non è uno spot segreto per i pescatori brianzoli e dell’area occidentale della Lombardia. Non ospita manifestazioni in quanto sono pochi i posti in cui si può pescare comodamente e tutti intervallati da diversi canneti. E’ un posto decisamente molto selvatico, il che aiuta non poco la riproduzione della fauna ittica locale.
Match o Feeder?
Gran bella domanda. Roubaisienne, canna all’inglese e pesca a feeder sono le tre tecniche più redditizie. Di certo la roubaisienne è quella che può presentare più problematiche, specialmente in termini di posizionamento. Ma è anche la tecnica che potrebbe regalare le catture più interessanti. Parliamo in particolare delle tinche, che stazionano nelle zone prossime ai canneti. Ed anche in questo caso, proprio due anni fa, avevamo realizzato un servizio in compagnia sempre di Marco Frigerio, con ottimi risultati.
Per molti, però, la scelta ricade sulla pesca all’inglese e sul feeder. Due tecniche dinamiche, che spesso regalano le catture di taglia maggiore. In questo caso gli ospiti erano ben quattro, anzi tre, perchè ormai Marco lo consideriamo uno dei padroni di casa su Fishingmania.
Luigi Sacco ha fatto “coppia” con Marco per la tecnica inglese, mentre per il feeder avevamo Manuel Dian e Giorgio Biassoni.
Inglese – Quali segreti?
Abbiamo deciso di improntare questa giornata alla scoperta di qualche segreto della pesca all’inglese. Dalla bagnatura della pastura, alla tecnica di sondaggio del fondale, fino alla montatura. Poi per il resto, è sufficiente ferrare quando vedete affondare il galleggiante.
La Pastura
Prima domanda. Quanta pastura bagnare? Partiamo dal presupposto che tutto dipende da quanto tempo volete restare in pesca. In questo caso consideriamo circa tre ore di pesca. La cosa fondamentale da sapere è che la breme, quando presente in buona quantità, vuole mangiare. E’ quindi necessario effettuare prima di tutto una buona pasturazione “pesante” iniziale e poi continuare a pasturare con regolarità ad ogni lancio.
In questo caso la scelta è stata di utilizzare tre chili di pastura. Due chili di classica pastura abbastanza scarica ed un chilo di una pastura aromatizzata al caramello, con grana leggermente più grossa. La scelta di una grana grossa serve per cercare di attirare qualche pesce di taglia in più. Una soluzione da considerare sempre quando sappiamo che ci sono pesci grossi.
La bagnatura è molto semplice. Su tre chili, è necessario circa un litro d’acqua spalmato in quattro aggiunte durante la miscelatura. Dopo una decina di minuti di riposo, si effettua una nuova aggiunta di circa 200 ml che porta la pastura alla giusta consistenza.
Potenziatori
Qualcuno potrebbe pensare all’aggiunta di liquidi o polveri additive, ma si sta sbagliando di grosso. I migliori potenziatori ed attrattori, sono le nostre esche. Ah, dimenticavamo. Una piccola aggiunta è quella legata alla terra di fiume, che permette alla pastura di legarsi ulteriormente.
Vermi tagliati, caster e bigattini morti. Sono queste le aggiunte che non devono mai mancare. La breme è infatti un pesce molto ghiotto di questi inneschi. Maggiore è la quantità di esche nella nostra palla di pastura, maggiore è la possibilità di riempire la minutaglia e portare in zona pesce di taglia.
Fondamentale è una aggiunta graduale. Naturalmente il grosso deve avvenire per la pasturazione iniziale, ma per il resto della pescata le esche devono essere inserite man mano. Come accade anche con il fouilles, anche i vermi tendono a seccarsi e perdere attrattività se lasciati per troppo tempo all’interno della pastura. Questa è una regola che molti conoscono per la pesca a feeder, ma è da considerare anche nel colpo.
Lenze – Due Opzioni
Come detto, il Lago di Annone è un lago non eccessivamente profondo. Nelle classiche zone di pesca difficilmente supera i cinque metri ad una distanza tra 25 e 35 metri. Nel periodo estivo è questa la distanza di pesca, mentre ad inizio stagione è opportuno allungarsi anche fino a 70 – 80 metri. Utilizzando una 4.50 mt, si potrebbe anche azzardare la scelta del galleggiante fisso, ma il consiglio è sempre quello di utilizzare uno scorrevole.
Sono due, o meglio anche tre le montature che si possono realizzare. Una prima montatura presenta il terminale da 30 cm ed il bulk posizionato a circa una quarantina di centimetri dalla girella di connessione. Un piccolo bulk realizzato con due-tre pallini ed un pallettone. Quest’ultimo aiuta a capire se il fondale dovesse diminuire, nel caso di un accorciamento della linea di pesca. Infine a due metri dalla girella un ulteriore bulk con pallettoni per un totale di circa 8 grammi. Importante che il terminale è realizzato con un filo di spessore maggiore.
La seconda lenza invece presenta due pallini distanziati su 150 centimetri circa ed il bulk alto. In questo modo la lenza risulta essere più morbida e ci permette una pescata maggiormente di ricerca.
Infine una terza lenza prevede solamente due pallini sulla lenza e la taratura del galleggiante utilizzando i classici dischi di piombo dello stesso.
La Trappola
Se non siete pratici della pesca all’inglese, chissà a cosa state pensando. Non è un metodo di pesca nuovo per catturare i pesci, da bracconieri. La trappola è la terminologia utilizzata quando si parla di sondare il fondale all’inglese.
La trappola non è altro che un piombo utilizzato come terminale al posto dell’amo. Il piombo è naturalmente di peso maggiore al normale, pertanto bisogna utilizzare delle canne molto robuste per questa operazione. Per capire se stiamo pescando sul fondo o meno, è sufficiente spostare il nodo di blocco sulla lenza. Se il galleggiante resterà fuori, saremo appoggiati. Se il galleggiante rimarrà sott’acqua, vuol dire che non siamo ancora arrivati sul fondo.
Misurare la Distanza?
Molto semplice. Avete presente i pali che si utilizzano nel feeder, posizionati a 3-4-5 metri di distanza tra di loro? Ecco. Utilizzate quelli e potrete avere la stessa distanza di pesca su tutte le canne.
Caccia alla Breme
Pastura pronta, fondo provato, lenza montata. Non resta che iniziare a pescare. Per prima cosa una buona pasturazione pesante è d’obbligo. Venti, venticinque palle di pastura per circa un chilo possono essere sufficienti. Una volta iniziata la nostra pescata, il pesce potrà entrare subito o metterci qualche minuto ad entrare in zona.
Nel nostro caso l’attività è stata immediata per tutti. Feeder o inglese, poco cambiava. La taglia dei pesci è risultata molto alta in entrambi i casi, ma la differenza è stata sicuramente data dall’aggiunta delle esche. Manuel e Luigi hanno preso dei pesci di grossa taglia in quanto hanno costantemente alimentato con vermi tagliati e caster. Nel momento in cui si sono bloccati, non solo la taglia, ma anche l’attività delle breme è calata inesorabilmente.
Ami e Fili
Effettivamente ci stavamo dimenticando di un particolare importante. Ami e Fili. La scelta dipende sempre dal pescatore, ma se vogliamo darvi uno standard, vi consiglieremmo di partire con terminali entro gli 0.14 mm ed ami tra 14 e 16. Si tratta di pesci combattivi e poco sospettosi, pertanto un bell’amo con gambo medio – corto e punta rientrante è una delle scelte migliori. Certamente con il passare del tempo potrebbe essere necessario assottigliarsi e magari allungare il terminale. Sono piccoli dettagli, ma che devono essere valutati ora per ora, sulla base dell’attività del pesce.
Pescare ad Annone
Volete andare a pescare al Lago di Annone? State molto attenti ai regolamenti. In un tratto del lago è necessaria la Tessera Fipsas, in altri tratti del lago è necessario un ulteriore permesso giornaliero da 10 euro o un annuale da 40 euro.
Unico comun denominatore, è l’obbligo di essere in possesso (oltre della licenza governativa) del tesserino segna catture di Como e Lecco. Un tesserino gratuito da riva, che deve essere compilato ogni volta che si pesca nelle acque dell’area comasca/lecchese. Senza quello, in caso di controllo, la multa è assicurata.
Dove reperirlo? In tutti i negozi della zona tra cui Frigerio Pesca, Esca & Pesca Sport e Ranzato Pesca Sport.