Settembre è il classico mese di transizione. Fa caldo, fa fresco, le giornate si accorciano, iniziano i primi forti acquazzoni. Considerati i tempi, potremmo definirlo un periodo più vicino all’estate che all’autunno. Ecco spiegato il motivo per cui possiamo ancora parlare di pesca a galla nelle acque commerciali.
Una impostazione di pesca che sarebbe stata da spiegare maggiormente tra luglio ed agosto, ma che anche a settembre ha il suo perchè. Dopo tre mesi con la temperatura dell’atmosfera mediamente attorno ai 30°C di giorno, l’acqua dei laghi si presenta decisamente calda. Una temperatura che favorisce l’attività in superficie di carpe ed amur, praticamente in tutti gli impianti commerciali italiani.
Settembre, ma anche ottobre ne continua ad usufruire. Solamente con le prime perturbazioni che portano più giorni di pioggia, nel mese di novembre, troviamo la svolta nella pesca invernale. Una pescata quest’ultima, che porta l’impostazione sul fondo, utilizzando terminali più sottili e montature di ricerca.
Mago Andrea
Eh beh, parliamo del mattatore della pesca a galla della Provincia di Varese. Andrea Ferrario, che tutti conoscono come Andrea di Todeschini per la Pesca. Amico da anni, in questo pazzo 2020 lo avevamo avuto come ospite solamente durante il lockdown, per parlare di storione. Una delle tante pesche da lui praticate, con ottimi risultati, ma la sua pesca è un’altra. La sua pesca è quella estiva a galla. Un’impostazione che gli ha permesso di vincere per ben tre volte consecutive il Campionato Provinciale Carpa di Varese. E diciamocela tutta, non ha fatto l’exploit all’Italiano a Carpa dei Laghi Tensi, solo perchè la pesca a galla non è stata costante.
Semplice? Mica Tanto!
Pescare a galla in estate può sembrare semplice, ma non è proprio così. Lo potete vedere nel video che abbiamo realizzato proprio ai Laghi Tensi. Uno dei problemi principali è dettato dalla possibile alta presenza di carpe. Attenzione, nel video la situazione è particolare in quanto Andrea era da solo in tutto il lago ed ha portato nella propria postazione gran parte del pesce, molto affamato. In gara, con almeno una decina di pescatori, tutto cambia.
In una situazione con alta densità di carpe nel proprio picchetto, la capacità del pescatore è di riuscire ad effettuare catture in bocca e non da fuori. Quest’ultima situazione può creare grosse problematiche nelle fasi di recupero, con perdita di tempo e possibili ingarbugli della lenza.
Montatura
Ecco, questa si che è molto semplice. Normalmente pescando a galla sono sufficienti grammature non oltre 4×14. Pesi maggiori non servono in quanto andrebbero ad influire sulla discesa della nostra esca. Ah, attenzione, pescando a galla si staziona su profondità non superiori al metro normalmente.
Un galleggiante da 4×10, 4×12 o 4×14 implica una montatura minimal. Sono sufficienti due pallini, tre al massimo, distanziati tra loro di una ventina di centimetri. Niente di più. In questo modo l’esca avrà la calata perfetta per andare a confondersi con i bigattini fiondati.
Pasturazione
Continua. Assolutamente continua. Per tre ore di gara, basta un chilo di bigattini e qualche fionda di scorta. La fiondata deve essere costante, meglio se prima di far entrare in pesca il galleggiante, per il motivo sopra citato.
In alcuni laghi è anche possibile utilizzare la pastura, che Andrea consiglia con una forte base di Fishmeal. La pastura deve rompersi immediatamente a galla, senza andare troppo sul fondo per evitare di spostare i pesci in strati più profondi d’acqua.
Canna ed Elastico
Una classica canna da carpodromo, con punte abbastanza rigide. Durante il video potrete ascoltare un’interessante discorso legato all’utilizzo degli elastici: cavo, pieno o ibrido? Potremmo scrivervelo qua, ma vi consigliamo di aprire il video ed andare al minuto 51’00. Andrea vi dirà la sua. Vi anticipiamo una piccola chicca: solido, mai!
E lo Strippa? Beh, ormai tutte le punte da carpodromo ne sono dotate, ma anche in questo caso molto dipende dall’elastico montato. Se l’elastico è tirato nella giusta percentuale, non sarà praticamente mai necessario usarlo. Se invece sarà troppo morbido, allora risulta indispensabile.
Velocità Fondamentale
Come nella pesca all’alborella o quella delle placchette, anche nella pesca a galla la velocità è fondamentale. Velocità in questo caso dettata dal tempo che si impiega a recuperare la nostra cattura. In estate si possono facilmente raggiungere i 100 chilogrammi, specialmente in un posto come i Tensi. Sono necessarie almeno una settantina di catture, ma per portarle in nassa, bisogna essere settati nella giusta maniera.
Come detto, elastico tirato il giusto, che ci eviti l’utilizzo dello strippa. Non attaccare le carpe da schiena o pinne. Essere dotati di un buon 016 – 018 mm che ci dia la sicurezza necessaria a non rompere. Rompere il terminale, a meno che non siano pesci da fuori, è praticamente impossibile.
Giusto, non abbiamo parlato di ami. Beh, in questo caso sta a voi perchè ognuno ha le proprie idee in termini di ami.
Consigli di Andrea
Che altro dire se non…Provate voi! E se vi mancasse ancora qualche informazione, andate a trovare Andrea in negozio. Todeschini per la Pesca si trova a Rescaldina: CLICCA QUI
Video
https://www.facebook.com/329678613818054/videos/335638070978549