E’ notizia di pochissimi giorni, la nascita di una nuova associazione per la gestione delle acque in una zona della Lombardia. Quest’ente risponde al nome di ATS delle Prealpi Lombarde ed interesserà tutti coloro che vorranno andare a pescare nelle province di Lecco, Como e Varese. Cosa implica questa nuova associazione per i pescatori? Semplicemente che sarà obbligatorio munirsi di un tesserino segnapesci e, in determinati casi, di ulteriori permessi a pagamento annuali. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio tutta la questione.
AREE INTERESSATE
Come detto, riguarda tutte le acque facenti parte della Provincia di Lecco, di Como e di Varese. Il tutto viene racchiuso nell’unica denominazione di bacino 5. Ma cosa fa parte di questo bacino?
- Tutti i laghi dell’area: Verbano, Ceresio, Lario, Mezzola, Garlate, Olginate, Varese, Comabbio, Monate, Montorfano, Alserio, Segrino, Piano, Pusiano, Annone e tributari.
- Adda immissario nel Lago di Como fino al confine con la Provincia di Sondrio
- Adda emissario fino al Ponte ferroviario del Lavello
- Ticino fino al ponte di Sesto Calende
- Olona fino al ponte di Vedano
- Lambro fino al ponte di Nibionno sulla SP342
- Torrenti Lanza, Lura e Seveso nei tratti a monte della strada provinciale Como-Varese
COSA SERVE PER PESCARE
Per pescare in tutte queste acque, a partire da quest’anno, sarà obbligatorio essere in possesso di tre cose:
Oltre alla scontata LICENZA DI PESCA, sarà obbligatoria la TESSERA FIPSAS per pescare in tutte le acque delle tre province ed un TESSERINO SEGNACATTURE.
In più, a seconda delle acque in cui si andrà a praticare l’attività di pesca, sarà obbligatorio un contributo per la gestione delle acque.
COMO E LECCO
Se siete frequentatori delle acque comasche, per un certo verso la situazione è migliore. Perchè? Fino al 2020 era obbligatorio il versamento di 50 euro della cosiddetta Riserva Celesia per la pesca in barca sui laghi e nei torrenti. Se invece frequentavate le acque lecchesi, era sufficiente solo il tesserino segnapesci.
Dal 2021, per pescare nei torrenti e dalla barca su tutti i bacini di Lecco e Como sarà obbligatorio effettuare un versamento di 30 euro, oltre al possesso di licenza B, Fipsas e segnapesci.
La pesca da riva non prevede costi, ma è obbligatorio il tesserino segnapesci in cui segnare la giornata di pesca ed eventuali catture trattenute.
VARESE
Va peggio agli amici varesini e coloro che frequentano le acque di questa provincia. Per la pesca nel lago di Ghirla da natante (belly boat in questo caso), obbligatorio il versamento di 30 euro.
Pescando da riva obbligatorio un versamento di 15 euro.
Per la pesca al Lago di Varese da natante, obbligatorio pagare il permesso alla Cooperativa dei pescatori
Per la pesca nel lago Verbano, obbligatorio il versamento di 50 euro come contributo della convenzione Fipas VA/NO/VCO.
BOLLETTINI
Potrete trovare tutti i bollettini per i pagamenti ed i vari tesserini nei punti vendita delle province interessate, oltre a quelle di Milano e Monza e Brianza.
CONSIDERAZIONI
Un cambiamento importante che va ad avvantaggiare alcuni pescatori (comaschi) e svantaggiare altri (lecchesi e varesini). Una mossa che può essere considerata discutibile, specialmente nella Provincia di Varese, i cui laghi da anni soffrono una carenza di pesce sia bianco, che predatori. La richiesta di un ulteriore versamento di 15 euro suona come una beffa.
In aggiunta, sembra che ormai per andare a pescare nelle acque del Nord Italia, sia obbligatorio prepararsi una cartelletta con i vari permessi. Ma per fare il riepilogo di tutti, vi rimandiamo al nostro prossimo articolo.
Diteci la vostra su questa nuova associazione.
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6 commenti
Be’ che il lago Maggiore sia povero di predatori e pesce mi sa di barzelletta…chi lo frequenta veramente lo conosce, in questo periodo poi anche gli affluenti con le varie semine che hanno fatto son divertenti.
tutto mi sembra assurdo, mi piacerebbe sapere cosa fanno le varie associazioni, oltre a mantenere se stesse , con i soldi che pretendono da chi va a “pescare” qualche fine settimana l’anno. Per come la penso io è un balzello per “gli amici degli amici” e, purtroppo, in questa Italia ci siamo abituati.
quindi per andare a pescare sui nostri laghi bisognerà minirsi di: faldone fantozziano contenete tutti i permessi ,licenze,GPS con precisione centimetrica per sapere se stai sconfinando (ho il dubbio che in europa si possa circolare liberamente ma in italia per pescare dovremo fare dogana ), e chi se la spassa sono gli stranieri che vanno di sfroso(chiedo scusa per il dialettale)quindi si sono inventati vari gestori delle acque per fare cassa e distribuirsi i vari soldi tra loro,considerando poi che i permessi costa più della “governativa”.bah! pora italia
l’inutile ladrocinio continua e si accresce, evviva gli amici degli amici.
schifosamente italico, i soliti amici degli amici ringraziano e mangiano a quattro palmenti. Nella loro voracità dovrebbero almeno renderlo annuale e non solare come è oggi.
Devo pagare 15 euro per la pesca da riva sul lago di Varese, per poi vedere che i pescatori professionisti ( 4 in tutto il lago) gettano le reti dalle 18 alle 4 del mattino successivo. Così i pesci li prendono loro e io niente . Zone pescose improvvisamente svuotate per
le reti . Mi spiegate cosa pago a fare se poi non pesco un tubo ? Grazie