Nonostante i numerosi interventi è ancora allarme per la pesca di frodo. Trovate nella notte reti da posta nel canale Silos, situato nelle vicinanze di San Donà di Piave.
Fortunatamente questa volta, il tempestivo intervento delle guardie ittiche ha evitato il peggio.
«Abbiamo estratto decine di metri di rete prima di Pasqua», spiega Marigonda ( Consigliere regionale ), «le nostre sentinelle sono sempre i pescatori regolari che annotano strani movimenti e ce li segnalano. Quando si vedono auto e personaggi sospetti che mai si sono visti sui canali di queste zone è chiaro che si tratta di sopralluoghi per poi posare nella notte le reti. Allora noi interveniamo, come abbiamo fatto con la polizia metropolitana del settore ittico sul canale Brian poche settimane fa. Nel canale Silos siamo riusciti a prevenire la pesca di frodo, in due occasioni a distanza di pochi giorni. Ma ormai è chiaro che ci sono squadre di pescatori di frodo ben organizzate che hanno messo in piedi una proficua attività. E noi abbiamo il sospetto che il pesce, tinche, carpe, raine, siano destinate a ristoranti soprattutto etnici che utilizzano questi pesci nei loro piatti. Non si tratta di persone che pescano di nascosto per sfamare le loro famiglie, ma di squadre specializzate che riforniscono determinate cucine. Intensificheremo i controlli come stiamo facendo ormai da tempo».
Fonte: LaNuova di Venezia e Mestre