Nuovo caso di pesca illegale riscontrato nelle acque italiane. Questa volta la situazione è stata riscontrata in Calabria, nell’area protetta del Parco della Sila. L’operazione, effettuata dai Carabinieri di Parco di Crotonei, dipendenti dal Raggruppamento Parchi – Reparto CC P.N. Sila, hanno deferito tre persone. Il capo di imputazione è uccisione e danneggiamento della fauna protetta del Parco. A farne le spese sono state delle Trote Fario pescate, se così possiamo definire l’atto, mediante elettrostorditori.
Un’operazione effettuata in seguito ad un controllo durante un posto di blocco. I militari hanno perquisito le due auto in questione, trovando ben 295 esemplari di trota tra 10 e 40 cm di lunghezza. Il tutto, per un totale di 17 chilogrammi complessivi. Non solo un quantitativo maggiore al consentito, ma sopratutto di taglia inferiore alla taglia minima consentita di detenzione.
A seguire, ben nascosta, è stata trovata anche l’illegale attrezzatura per questa operazione di pesca, non consentita .E’ stato possibile accertare l’utilizzo della corrente elettrica mediante esami sugli esemplari uccisi. La presenza di emorragie diffuse hanno attestato che la cattura è stata effettuata mediante scossa elettrica.
Fonte – OTTOETRENTA.IT