Uno dei più famosi bacini idrici della Sicilia è senza dubbio la Diga di Santa Rosalia. Uno specchio lacustre creato artificialmente, situato a pochi chilometri dall’abitato di Ragusa, nella parte meridionale dell’isola più grande di tutto il Mediterraneo
LA DIGA DI SANTA ROSALIA
Come tutti i laghi presenti in Sicilia, anche questo è stato realizzato per scopi irrigui e si presenta con un paesaggio molto naturalistico. Una delle particolarità del Lago Santa Rosalia è infatti la conformazione delle sponde, ricche di vegetazione e con un profilo decisamente frastagliato. Proprio per questo motivo, praticare qualunque tecnica di pesca può risultare complicato, ad eccezione della possibilità di utilizzare delle imbarcazioni. Gli accessi all’acqua, come nella maggior parte dei bacini di questo tipo presenti anche lungo tutta la dorsale appenninica, sono molto pochi. Nonostante ciò è presente un piccolo campo gara, utilizzabile specialmente nei periodi in cui il livello del lago è costante, che viene sfruttato per alcune manifestazioni di pesca a feeder e pesca al colpo.
Popolazione Ittica
Risultando staccata dalla terra ferma, la Sicilia non presenta una biodiversità ittica alloctona per quel che riguarda i ciprinidi. Le carpe la fanno da padrone, con esemplari di morfologia più allungata rispetto a quelle che si possono trovare nei fiumi del resto d’Italia, probabilmente per una maggiore carenza di nutrienti. Inevitabilmente, inoltre, risultano essere dei pesci estremamente selvatici e combattivi una volta attaccati all’amo. Oltre alla carpa, sono presenti i classici predatori come persico reale, black bass e luccio italico, recentemente immesso con buoni risultati negli ultimi anni.
TECNICHE DI PESCA
Sulla base delle specie ittiche citate, viene facile immaginare quali siano le tecniche di pesca che si possono praticare. Come già citato, feeder e pesca al colpo sono le tecniche che vengono maggiormente praticate da riva, nei pochi punti di accesso all’acqua.
Pesca all’Inglese
A causa della conformazione del lago e della sponda, il fondale non è omogeneo in tutti gli spot, con la profondità che varia tra due e sei metri in prossimità della sponda, raggiungendo il massimo nelle zone centrali a circa 20 metri di profondità. Motivo questo che favorisce l’utilizzo della pesca all’inglese, sia con l’impostazione fissa, sia scorrevole.
Feeder
Il feeder ha avuto un’importante diffusione, grazie anche all’impegno di alcuni brand attraverso i propri promoter ed il sempre maggior interesse nei confronti del mondo delle fisheries. Considerata l’alta presenza di carpe, è facile immaginare quale sia la tipologia di pasturatore più utilizzata: naturalmente il method feeder. Come detto, i pesci sono decisamente selvatici e ciò comporta un assetto con canne robuste, preferibilmente ad azione progressivo parabolico. Da non sottovalutare anche la distanza di pesca, che in alcune situazioni potrebbe richiedere pescata ad oltre 60-70 metri.
Inneschi?
Tra esche e pasture i segreti sono pochi. Bigattino, verme e mais sono gli inneschi che regnano in territorio siciliano, mentre per band’um, dumbells e pellet non c’è ancora un grande utilizzo.
Carpfishing
Pesca al colpo e feeder, è vero, ma non dimentichiamoci che prima ancora di queste tecniche viene il carpfishing. La presenza di carpe di grossa dimensione favorisce questa pesca che in ogni ambiente naturale viene praticata con successo.
Spinning
REGOLAMENTI
La pesca si può svolgere regolarmente solo se in possesso della consueta licenza governativa di pesca di tipo B. In passato era obbligatorio anche un gratuito tesserino segna catture per la presenza di trote, immesse nel piccolo torrente che sfocia nel lago. E’ consigliabile contattare qualche negozio della zona per avere la certezza di cosa è necessario avere con sé.