La trota è uno delle specie ittiche più conosciute in Italia, insieme alla carpa dai non pescatori. La maggior parte delle persone la trova nei supermercati, ma noi pescatori preferiamo catturarle e rilasciarle nei torrenti. Con questa piccola guida, Piscor.com vi vuole spiegare bene cos’è la trota ed in particolare la trota fario.
LA TROTA FARIO
Fario (Salmo Trutta), è un salmonide appartenente all’ordine dei Clupeiformi diffuso nelle acque interne montane della nostra meravigliosa penisola.
Morfologia del Corpo
Il suo corpo è elegante e slanciato, la testa è robusta ma non troppo grande. Negli esemplari maschi più adulti, la mascella inferiore tende ad essere più pronunciata rispetto a quella superiore. Le due pinne dorsali, le cinque pinne inferiori (pettorali, pelviche ed anale) e la pinna caudale fanno di questo pesce un nuotatore dallo scatto possente e molto rapido.
La Livrea
Dopo secoli di evoluzione la Trota Fario ha sviluppato una capacità di mutare la propria livrea a seconda dell’habitat che vive molto più spiccata rispetto ad altre specie ittiche d’acqua dolce; in piccoli ruscelli o torrenti ricchi di vegetazione sul fondale la Fario presenterà una colorazione di fondo vertente sul verde olivastro, che lascia il posto al giallo tenue sui fianchi e nella zona ventrale; in torrenti o fiumi dove invece i fondali sono caratterizzati da pietre e massi la tinta di fondo della livrea di questo pesce tenderà ad essere chiara, sul panna.
In entrambi i casi è presente una miriade di macchie tondeggianti, puntinate o stellinate di colore rosso acceso negli esemplari più giovani, più vertente all’arancione in quelli più adulti.
Riproduzione
Il periodo di riproduzione della Trota Fario va da Ottobre a Gennaio/Febbraio. Molto dipende però dalle condizioni delle acque e dall’andamento della stagione invernale. Sono pesci che hanno bisogno di una certa temperatura dell’acqua ed alcuni torrenti raggiungono determinate temperature in periodi differenti dell’anno. Ecco spiegato il motivo per cui il periodo di chiusura è così lungo.
Come tutti i salmonidi ed i cupleidi, le Trote risalgono il corso d’acqua più a monte possibile. Ed ecco perchè la presenza di scale di monta in prossimità di sbarramenti sono indispensabili, specialmente nei tratti montani. Una volta raggiunto il luogo ideale, le femmine provvedono a scavare una fossa sul fondale per deporre migliaia di uova, a seconda del peso. A seguire il maschio si impegna ad inseminarle, strusciandosi sul terreno.
Gli Avannotti raggiungono la lunghezza di 15 cm già ad un anno di età e continuano il proprio sviluppo: una Trota Fario di torrente montano, a fine ciclo di sviluppo, può raggiungere il peso di 5 kg.
Alimentazione
Parliamo di un predatore e, nonostante si possa insidiare pescando con lombrichi e camole, ama attaccare piccoli avannotti. Naturalmente in base alla taglia del pesce, cambia anche la dimensione della preda. Oltre a ciò, si nutre di uova di pesce, rane, grilli e cavallette.
Habitat
La Trota Fario vive nei torrenti montani delle Alpi e dell’Appennino Italiano, in tutti i casi, la caratteristica fondamentale affinché questo pesce possa sopravvivere è strettamente legata alla qualità dell’acqua che lo ospita: a prescindere dal tasso di inquinamento che deve essere minimo se non inesistente, fattori fondamentali sono rappresentati da temperatura e ossigenazione delle acque. La temperatura ideale che permette la sopravvivenza della Fario non deve superare i 15, 16° e la quantità di ossigeno non deve essere inferiore ai 7/8 cm cubici per litro.
COME PESCARE LA TROTA
Le trote nei torrenti si possono insidiare principalmente con tre tecniche di pesca: spinning, mosca e pesca al tocco. Andiamo ad analizzarle una per una.
Pesca al Tocco
Che sia con il galleggiante o con un semplice segnalatore, sempre di pesca al tocco di parla. Si pratica con una semplice bolognese oppure con una canna teleregolabile. La differenza sostanziale tra queste due tipologie di canna sta prima di tutto nel prezzo e poi nella struttura. Una canna teleregolabile si chiama così perchè presenta dei blocchi regolatori sulla canna, per permettere la pesca a diverse lunghezze. Normalmente può raggiungere anche i 13 metri di lunghezza e può essere paragonata ad una canna roubaisienne. La bolognese è invece una canna molto meno impegnativa a livello economico. Sul mercato se ne possono trovare di diverse tipologie, azioni e costi. Semplice da usare, per la trota si consiglia comunque una canna abbastanza robusta.
La lenza è spesso molto semplice. Si utilizzano delle olivette o coroncine di piombini come zavorra, a cui legare una girella con terminale. Come esca, in questo caso, esclusivamente esche naturali.
Pesca a Mosca
La cosiddetta PAM. Una tecnica nobile, molto praticata non solo in Italia ma in tutto il mondo. E’ una tecnica tanto affascinante, quanto difficile da svolgere. Bisogna avere un ottimo movimento di polso e parecchia reattività al momento della mangiata. Diventare dei pescatori a mosca è “facile” in quanto esistono diverse scuole di pesca a mosca. Munitevi però di alcuni prodotti in particolare, come gli waders, il guadino gommato ed un giubbottino per le esche. E poi, se volete, provate ad iniziare a crearvi voi le esche.
Spinning
In ultimo, ma non certo per importanza, la pesca a spinning in torrente alla trota. Forse rappresenta, tra le altre, la tecnica unanimemente più gettonata dai pescatori appassionati della Trota Fario. Per praticare lo spinning alla trota in torrente occorre essere muniti di una discreta gamma di esche artificiali rotanti (bene i collaudati cucchiaini, ottimi anche gli ondulanti e gli spoon che vengono utilizzati nel trout area), di altre tipologie di esche artificiali come piccoli minnows e crank e di esche siliconiche od in gomma come twister e camole e vermi finti.
CONCLUSIONI
Insomma, per la pesca alla trota fario (così come per l’iridea) è importante essere pronti con tutto lo stretto necessario. Inoltre, se dovete andare in torrente, informatevi sempre sulle regole vigenti per la pesca in un determinato tratto. Ci potrebbero essere permessi particolari, giornaliero o annuali oppure limitazioni nell’utilizzo di esche o artificiali.