A Pesca con Daniel Hackett

A pesca con Daniel Hackett

Due giorni e mezzo, cinque itinerari differenti. Un tour de force che per un vero appassionato di pesca, non è assolutamente un tour de force. Anzi, per quelli come noi (pescatori naturalmente) altro non è che un momento di libertà e relax mentale. Certo, la fatica di alzarsi alle 5.30 del mattino e restare magari 12 ore sotto il sole c’è, ma è un prezzo che si paga ben volentieri.

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OSPITE D’ECCEZIONE

Questo è quello che ha pensato un amico che finalmente siamo riusciti a portare a pescare in alcuni nostri itinerari lombardi. Parliamo di un ragazzo come tanti, un coetaneo classe 1987 che a differenza nostra non si è fermato a giocare a pallacanestro in campionati minori. In 12 anni di carriera ha solamente conquistato dei campionati italiani, greci e russi, coppe nazionali, supercoppe nazionali, risultandone anche miglior giocatore delle finali. Il tutto vestendo maglie prestigiose, come quelle di Benetton Treviso, Scavolini Pesaro, Olimpia Milano, Olympiacos di Atene ed infine CSKA Mosca. Quest’ultima sua attuale squadre e con la quale ha conquistato nel 2019 l’Eurolega, il massimo titolo continentale in ambito di pallacanestro. Con una presentazione del genere, anche se non seguite il basket ma masticate un pochino di sport, avrete capito che stiamo parlando di Daniel Hackett.

Il Pescatore Hackett

Un amico di Fishingmania fin dal 2015, quando Matteo ebbe la possibilità di conoscerlo e portarlo a pescare. Un vero appassionato di pesca, in particolare quella ai ciprinidi con bolognese e feeder. Con Daniel c’è sempre stato un continuo contatto, nonostante i vari trasferimenti in Grecia, Germania e Russia. Dall’estate 2018, anno della firma con il CSKA Mosca e di un paio di giorni di pescate nell’area pesarese, ci siamo sempre rincorsi. Purtroppo un atleta del suo calibro al termine della stagione con il club, deve pensare agli impegni con la nazionale italiana. Ma qualcosa è cambiato. Dal 2020 Daniel ha deciso di dire basta con la nazionale, non solo per potersi riprendere dalle fatiche della stagione, ma anche per fare il papà. E perché no, anche per dedicarsi un po’ alle passioni di una vita, come per esempio la pesca.

OBIETTIVO BARBO

Il suo obiettivo dichiarato per la tre giorni in terra milanese è sempre stato lui: il barbo. Anzi, il Big Barbo. D’altronde lo sappiamo che ci ha odiato, in particolare nell’ultimo biennio. Barbi sempre più grossi, fino agli over 5 chili catturati a Trezzo sull’Adda con l’amico Raffaele. Daniel non solo lo sentivamo con una certa frequenza privatamente, ma ci ha seguito nelle tante dirette Facebook / Youtube che abbiamo realizzato.
 
In più, ha visto alcuni degli itinerari che a nostro avviso sono tra i più belli d’Italia per la pesca in passata e feeder. Ecco perché ha deciso di prendersi una piccola pausa e raggiungerci a Milano. E per lui abbiamo pianificato un programma mirato. L’unico rammarico di due giorni veramente piacevoli, è stata la sua breve permanenza. 
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1° Tappa

La prima tappa la potremmo definire “defaticante”, come si dice in gergo sportivo. Dopo un viaggio pomeridiano di oltre 4 ore abbiamo optato per uno spot semplice e comodo. Qualche ora in Naviglio pavese con la speranza di portare a guadino almeno una delle combattive carpe che popolano il canale. Non è andata come speravamo, ma si sapeva che sarebbe stata dura. Il Naviglio, nel tratto No Kill della Certosa di Pavia, negli ultimi anni ha avuto un costante declino. I continui abbassamenti di livello autunnali e di inizio primavera non aiutano la popolazione ittica. I pesci sono sempre meno ed anche le carpe, prima presenti in quantità, stanno diventando un bel ricordo. Per Daniel comunque un paio di partenze ci sono state, ma l’aggressività delle “regine pavesi” ha avuto la meglio. Per il resto, solo tanti pesci gatto.

2° Tappa

Con la giornata di lunedì si inizia a fare sul serio. Il primo spot di giornata è uno dei più belli d’Italia. Giusto per iniziare con calma, siamo andati in quello che abbiamo già definito il Master Universitario della pesca: l’Adda a Lecco. Acqua limpida, trasparente, in costante movimento, tecnico, affascinante. Gli aggettivi sono molteplici per questo spot. E chi lo conosce, confermerà. Uno spot che Daniel ha voluto affrontare con gli stivaloni (prima volta per lui) ed in bolognese. Praticamente ha voluto “farsi del male” subito. Prima volta a Lecco, prima volta in un grande fiume e tecnica scelta la bolognese. Aggiungiamoci inoltre la classica presenza del Tivano lariano che ha reso le cose ulteriormente complicate e la bassa attività del pesce. Giust’appunto un paio di affondate sbagliate e nulla più. Ma in giro, non si sono viste molte catture. Poco male, Lecco è bello anche se arriva un cappotto. Sarà per la prossima volta. Si, perché sicuramente ci sarà una prossima volta e non finirà alla stessa maniera. 

3° Tappa

Dopo uno spot molto tecnico, spostamento pomeridiano in un altro fiume, qualche vallata più ad ovest. Questa volta le catture sono assicurate. Memori dell’esperienze del 2020 insieme a Marco Frigerio, Luca Armiraglio e Simone Donetti, siamo tornati sul Sesia, a Romagnano Sesia. Vi ricordate com’era la sponda? Se ve lo siete dimenticati, datevi un’occhiata al video qua sotto.
Bene, ci sono stati dei cambiamenti. Purtroppo l’autunno 2020 non è stato pessimo solo per la pandemia da Covid-19. A Romagnano Sesia se lo ricordano per la rovinosa piena del fiume che ha letteralmente sbriciolato il ponte della statale posto a monte del paese. Inoltre, la sponda di destra è cambiata radicalmente e quella di sinistra, dove è presente la prismata, è cambiata. I blocchi si sono spostati, rendendo decisamente difficoltoso il movimento. Per fortuna di Daniel (e di tutti noi pescatori lombardi e piemontesi) il pesce è rimasto. 

Impostazione abbastanza “ignorante” per questa sessione di pesca. Una bolognese, un superfluo galleggiante da 2 grammi e pallina di incollato sull’amo. Altro non è servito per catturare i coloratissimi barbi del Sesia fino a tre chilogrammi di peso. Un’attesa durata da sempre per il primo barbo che Daniel finalmente è riuscito a prendere in mano ed immortalare in foto. 

4° Tappa

Ma se c’è da cercare il Barbo XXL, non c’è altro posto che Trezzo sull’Adda in compagnia degli amici Raffaele e Natale. Uno spot conosciuto da tutti, tecnico ma non impossibile da affrontare seguendo le istruzioni per l’uso. E poi, con due maestri come loro, tutto diventa più semplice. Per l’occasione abbiamo anche realizzato una diretta di spiegazione di una pescata a specialist un po’ particolare. In attesa dell’articolo dettagliato, riguardatevela qua sotto.

Portafortuna Fishingmania

Ed ovviamente essendo assieme anche all’amico Daniel Hackett, non potevamo non inserirlo nella nostra diretta. Non abbiamo naturalmente solo parlato di pesca, ma era doveroso fargli i complimenti in diretta per il suo strepitoso triennio (biennio considerate le problematiche 2020) al CSKA Mosca. Nota a margine, possiamo dire di avergli portato fortuna. Nell’agosto del 2018 Matteo era suo ospite a Pesaro ed in occasione di una diretta sul Metauro, gli abbiamo fatto gli auguri per la stagione in arrivo. Il risultato? L’Eurolega ed il Campionato Russo a fine anno. Chissà che anche quest’anno non finisca con un risultato similare.

(Personalmente chi scrive è tifoso dell’Olimpia Milano, quindi con tutto il bene che voglio a Daniel, mi auguro una finale CSKA – Olimpia, con un “It’s Coming Milan” del trofeo) 

CONCLUSIONE

La sessanta ore di pesca si è conclusa con una semplice pescata a waggler, al Laghetto di Giussano. Un paio di carpe catturate con una tecnica a Daniel nuova. Semplice, ma non troppo visto che bisogna avere una certa dinamicità di movimento. Ma questo non è stato un problema. L’allievo impara velocemente e non è bravo solamente a basket. Certo, c’è qualcosa da sistemare nella tecnica, ma c’è una bella base. Si vede quando c’è la passione ed il senso dell’acqua.

Noi non possiamo fare altro che ringraziare Daniel per i piacevoli giorni passati assieme. Siamo certi che anche per lui è stato un piacevole programma alternativo dalla classica routine. Per lui il 18 c’è il ritorno in Russia con l’inizio ufficiale della stagione al CSKA Mosca. Ci riorganizzeremo la prossima estate, con l’augurio magari di vederlo un giorno di nuovo in Italia a giocare e per andare a pesca più spesso (magari di nuovo nella squadra più titolata d’Italia!).

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