Avevamo pubblicato un’articolo qualche tempo fa, dove si parlava degli accordi che si erano raggiunti e della riapertura della pesca sulla diga foranea di Genova.
A distanza di più di un anno, ecco che arriva la retromarcia e viene bloccata ogni attività di pesca per motivi di sicurezza. Peccato però che, in questo periodo molti pescatori avevano già pagato il permesso (della durata di due anni e mezzo) con il costo di 50 euro, 65 per la prima iscrizione. Sono più di 4 mila i tesserati tra Genova, Liguria, Piemonte e Lombardia.
I pescatori così hanno deciso di riunirsi per protestare con un corteo pacifico raggiungendo il Porto Antico.
“Questa manifestazione è il risultato di anni di divieto e soprusi morali subiti dalla nostra categoria, e siamo stufi di essere ignorati! – spiegano i pescatori – La pesca sportiva a Genova è tradizione, lavoro e maestra di vita. Il mare insegna, educa e rilassa e a tanti piace viverlo con una canna da pesca in mano. Che sia un anziano, un agonista che si allena o un papà con il suo bambino, su un molo, siamo tutti uguali e tutti amici. La pesca è una disciplina sana e rispettosa dell’ambiente, punto di partenza per l’educazione a preservare il nostro bellissmo e unico litorale. Purtroppo negli anni questo sano e sacrosanto diritto ci è stato piano piano privato con divietii assurdi e la completa privazione di tutti i posti frequentati da migliaia di appassionati soprattutto anziani. La categoria è riconosciuta dal CONI come attività sportiva e nonostante questo, si hanno serie difficoltà- Pur essendoci soluzioni semplici ed efficaci, chi dovrebbe autorizzare ignora il problema senza giustificazioni adeguate. Noi siamo davvero stufi e avviliti, è ora di mostrare quanti siamo con questa pacifica manifestazione.”