Alla fine di Ottobre la Provincia autonoma di Trento, ha deliberato di formare un gruppo di cacciatori per l’abbattimento controllato di almeno 120 cormorani nel corso di un anno.
La giunta ha approvato il piano di contenimento, perché negli ultimi 10 anni questi animali sono notevolmente aumentati ( dai 300 esemplari del 2018 si è passati a 600 del 2020 ).
Secondo la giunta, l’impatto sulla fauna ittica locale è ingente, soprattutto per specie pregiate in via di estinzione come la trota marmorata.
L’approvazione del piano ha scatenato l’azione del gruppo animalista Centopercentoanimalista che, prima della partita di calcio, ha tappezzato di manifesti le entrate dello stadio.
Per gli stessi l’approvazione del piano sarebbe avvenuta per: “Per far contenti i cacciatori – scrivono in un comunicato – sempre in cerca di qualcuno da ammazzare. Ma c’è un sottile ragionamento della Provincia: la fauna ittica è in forte calo nei corsi d’acqua trentini. Causa: le opere idrauliche, l’inquinamento, lo svuotamento periodico dei bacini artificiali. A questa catastrofe provocata dagli umani, si aggiunge il prelievo di circa 150 uccelli, che devono pur mangiare. E neppure tutto l’anno, dato che è una specie di passo. Ma, ovviamente, si sceglie di uccidere animali, per salvare i pesci, che devono venir uccisi per servono a divertire i pescatori”.
Fonte e approfondimenti: Ildolomiti – blitz animalista – Ildolomiti conteminmento