Addentratici ormai nella stagione autunnale è abbastanza frequente che si possa assistere e ci si possa imbattere, durante una nostra uscita in mare col gommone, in uno dei fenomeni naturali più spettacolari che avviene nelle acque salate del pianeta. Evento che risponde al nome di Mangianza. Ma cos’è precisamente una Mangianza?
COS’E’ LA MANGIANZA
Per mangianza si intende appunto un grosso assembramento di pesci di ridotte dimensioni come ad esempio Sardine, Sugarelli ed Acciughe, i quali tendono ad agglomerarsi in grandi banchi proprio per dare vita ad un unico corpo in movimento con il preciso scopo di demotivare e spaventare i predatori, non sempre con esiti positivi. Le specie ittiche da mangianza vengono predate non soltanto dall’acqua da parte di propri simili come Tonni rossi, Alletterati, Tombarelli, Ricciole, Palamite, Agoni ed Occhiate, ma anche dal cielo per opera di famelici Gabbiani, Procellarie e Sterne, uccelli capaci di notare il brulicante movimento della superficie acquatica prodotto dalla moltitudine di pesci compattati in quel determinato spazio e propensi ad uscire fuori dall’acqua di qualche centimetro soprattutto in condizioni di mare calmo.
Occhio agli Uccelli
Di conseguenza è opportuno da parte del pescatore guardare in alto per notare la presenza dei suddetti volatili, presenza sotto la quale avviene certamente una mangianza. Una cosa è assodata, il banco di pesci che costituisce la mangianza non deve mai disgregarsi se vuole sperare di resistere agli attacchi dei predatori, nel momento in cui il gruppo si disunisce, è per lui stesso nella sua interezza l’inizio della fine.
SPINNING REDDITIZIO
Le mangianze rappresentano un’occasione di pesca unica non soltanto per predatori come pesci ed uccelli, ma anche per il più determinato di essi, ovvero l’uomo-pescatore. In mangianza la tecnica di pesca più redditizia è certamente lo spinning, molto considerate sono anche categorie di pesca più moderne come il light jigging ed il popping.
Quale Attrezzatura Scegliere
A seconda della tipologia di specie ittiche che si desidera insidiare si più legare ad un trecciato di diametro abbastanza alto (o, per chi preferisce, ad un terminale in fluorocarbon sempre molto resistente) un’esca artificiale metallica o siliconica che può essere un Raglou, un Jerk o un Metal jig o uno Slow jig da lanciare, possibilmente con una canna da spinning in mare non troppo rigida ma nemmeno troppo “delicata”, nella parte iniziale della mangianza. Ovviamente è opportuno portarsi col natante in utilizzo quanto più possibile a ridosso della mangianza, onde evitare di sbagliare il lancio e tenendo presente che i pesci in generale non sono infastiditi dalla presenza di barche. La pesca a spinning in mangianza è un vero e proprio momento magico per il pescatore che sa approfittarne, e non è raro che intorno ad essa si verifichi ben presto un raduno di barche con pescatori determinati, una specie di competizione pacifica che vede la pesca come unica grande protagonista.