Il Gazzettino del Nord Est riporta la notizia di un maxi sequestro eseguito in seguito ad un’indagine congiunta tra le Forze dell’Ordine della Squadra Acque Internet di Porto Tolle e la Guardia Costiera di Chioggia. Un’operazione effettuata nell’ambito di un’attività finalizzata a contrastare il bracconaggio che nell’area del Polesine risulta sempre attivo e problematico.
Tre persone a bordo di una monovolume sono stati fermati con ben otto quintali e mezzo di pesce tra carpe e siluri. Pesci ammassati ovunque e non solo nel bagagliaiao con esemplari di carpa di taglia notevole come si può vedere dalla foto copertina. Considerate le condizioni di trasporto del pesce, non si può dire che fosse in linea con le norme igienico sanitarie dei prodotti alimentari. In più, inevitabilmente, i tre non erano in possesso di alcun documento riguardate la tracciabilità del catturato, rendendo tutto illegale.
Il tutto è stato sequestrato dal personale dell’Ulss 5 Polesana che ha disposto la distruzione non essendo idonee per il consumo umano. Ai tre una sanzione di duemila euro per le violazioni della normativa europea su igiene e tracciabilità. Una sanzione a nostro avviso ridicola e che sicuramente non fermerà le operazioni di bracconaggio dei personaggi in questione.