E’ con orgoglio che scriviamo che il vincitore dell’Adriatic Master Feeder 2019 è Antonio Iosue.
Vogliamo iniziare così questo articolo perchè Antonio, oltre che essere un amico, è anche uno dei nostri collaboratori più attivi. Sotto alcuni punti di vista potrebbe quasi ricordare un elogio funebre, ma fortunatamente non è così.
Il più importante evento feeder in laghetto
Facciamo un passo indietro. Adriatic Master Feeder. Parliamo di quella che ormai è la manifestazione più importante in acque commerciali. Questo evento l’importanza se l’è guadagnata prima con il montepremi e poi con i partecipanti. Possiamo dire senza problemi che è più sentito questo evento della Coppa Italia Fisheries.
Siamo arrivati al quarto anno dell’Adriatic Master Feeder ed anche quest’anno il parterre è stato d’eccellenza. Oltre ai forti agonisti locali, hanno preso parte alcuni dei migliori feederisti italiani, di acque libere e commerciali. Presenti anche due nazionali come Angelo De Pascalis e Mirko Govi, quest’ultimo argento agli ultimi mondiali in Sudafrica.
In più aggiungiamoci che quest’anno la partecipazione è stata davvero a livello nazionale. Dal Piemonte alla Calabria, in tanti hanno voluto partecipare a questa creazione di Fabio Santori e Sergio Procacci del negozio Overfish di Teramo. Parliamo di uno dei negozi più importanti del Centro Italia.
Cos’è l’Adriatic Master
L’Adriatic Master Feeder nasce da una costola dell’Adriatic Master di pesca al colpo. Quattro gare di quattro ore ciascuna, che si svolgono in due giorni con quaranta concorrenti. Un torneo dove assume un ruolo importante la resistenza fisica. E quest’anno con le temperature roventi è stato fondamentale riuscire a mantenere la concentrazione fino all’ultimo.
L’Adriatic Master Feeder quest’anno si è svolto una settimana prima dell’Adriatic Master Colpo che vede tra i partecipanti e sponsor dell’evento anche Milo.
Non è un caso se i primi tre classificati assoluti sono racchiusi in qualcosa come 2500 grammi. Considerate le pescate da oltre 200 chili, stiamo davvero parlando di un niente. Non più di tre pesci di differenza tra primo e terzo.
Il problema delle acque commerciali è sempre legato alla pescosità, specialmente se la pressione di pesca è alta. Al contrario, l’Overfish Arena è un impianto i cui pesci sono abituati alle tante manifestazioni. Ogni settimana si svolge una gara, che sia di pesca al colpo o feeder. In più, per questa occasione, i pescatori hanno iniziato a pescare nel lago a partire dal giovedì.
Le quattro sponde del lago non sono risultate tutte uguali in termini di pescato, quindi è stato determinante anche il picchetto in ogni prova. Il lago si è presentato in condizioni a dir poco perfette, ma la pescata è stata diversa dal solito. A dispetto della pesca tira e molla, quest’anno è stato necessario sfoderare tutte le proprie conoscenze per mantenere i pesci nella propria zona di pesca.
Parola al vincitore Antonio Iosue
E’ stata la mia seconda partecipazione all’Adriatic Master Feeder, un evento davvero ottimamente organizzato da Fabio Santori. Lo scorso anno era andata bene essendo arrivato secondo, ma quest’anno l’obiettivo era uno solo: vincere!. Ed alla fine è andata bene, nonostante il livello della gara fosse molto alto.
In quanto la pescata è stata a corta e cortissima distanza, è stata l’occasione per sfoderare la nuovissima Monster X 7ft. Un vero gioiello di casa Preston che ho usato per la prima volta proprio in questa occasione, in tutte le quattro gare.
La scelta di pescare proprio sotto i piedi è stato un azzardo. Nessuno ha voluto dare fiducia a questa impostazione in quanto in prova sembrava essere una scelta non vincente.
1° Giorno
Nella prima gara sono capitato nella sponda Casa Vecchia. Faccio il secondo difendendomi con la pesca a cortissima distanza. Una gara che mi è stata necessaria per capire cosa fare nelle successive tre competizioni. Nella seconda prova sono capitato in un settore molto difficile, con Mirko Govi esterno ed Angelo De Pascalis a spalla. Stessa impostazione di poche ore prima che ancora mi permette di fare il secondo, perdendo di pochi chili da Angelo.
Essendo stato sorteggiato nelle sponde meno pescose, ho deciso di fare delle pescate difensive in vista della giornata di domenica, sicuramente più pescosa.
2° Giorno
L’attacco è stato inevitabile nella seconda giornata di gare. In terza prova ho avuto la fortuna di trovare a spalla Francesco Di Veronica. Una fortuna perchè essendo il primo della classifica provvisoria, è stato il punto di riferimento. Ancora una volta sono riuscito a continuare la mia pescata nel sotto sponda. Una pescata che gli altri non riuscivano ad effettuare con continuità.
E’ stato un gioco di coincidenze e tattica alla fine. Questo perchè in quarta prova sarei andato nel settore più pescoso, con Di Veronica atteso nella zona con meno attività delle carpe.
Il picchetto della quarta prova è stato buono, ma non uno dei migliori. La pescata è risultata essere molto omogenea. A far la differenza è stata la taglia. Con soli 38 pesci porto alla pesa quasi 80 chili. Un peso che mi permette di recuperare tutto lo svantaggio ed andare a vincere con un chilo sul secondo assoluto e 2500 grammi sul terzo.
Eccellenza Preston Innovatons
Mai come in questo caso devo ringraziare i prodotti Preston Innovations per la pesca nelle acque commerciali. Prodotti di assoluta eccellenza che in questo ambito hanno davvero pochi rivali. La già citata Monster X da 7 piedi mi ha permesso di essere più veloce e silenzioso nella pescata.
Come sfarinato ho utilizzato la Maggot e Margin Carp, tenendo sempre da parte la Margin Robin Red per avere una macchia rossa sul fondo. Come pellet invece la scelta è ricaduta sugli Sticky Pellet F1 e Fine Perfect. In aggiunta, ho utilizzato anche i Pro Feed da 4 ed 8 mm per lasciare sempre del cibo sul fondo e mantenere i pesci nell’area di pesca. Come esca ho scelto i nuovi bandum Wafter Wash Out ed i classici bigattini morti.
La difficoltà di questa pescata tra 0 e 2 metri è stata la freddezza e la pazienza. Tutti coloro che hanno pescato tra 15 e 20 metri hanno avuto maggiore costanza di catture, ma di piccola taglia. Diversamente i pesci nel sotto sponda erano meno, ma molto più grossi.
Ho rischiato, è vero, ma se non rischi, non vinci.