Il mese di agosto coincide con la più combattuta manifestazione di pesca di tutta Italia. A cosa ci riferiamo? Che domande, naturalmente all’Adriatic Master. Un evento organizzato nei minimi dettagli da Fabio Santori e Sergio Procacci del negozio Overfish Teramo. Nato inizialmente per la pesca al colpo, negli ultimi cinque anni è stato esteso anche al mondo del feeder. Una scelta dettata dall’aumento di interesse nei confronti di questa tecnica, che ha preso sempre più piede nel corso degli ultimi 7-8 anni.
Ecco allora che l’Adriatic Master è un doppio appuntamento. E come da tradizione, il feeder viene organizzato un paio di settimane prima del settore colpo. Se per la tecnica della roubaisienne il successo è stato praticamente immediato, per il feeder sono stati necessari un paio di anni prima che esplodesse. Naturale, specialmente per una zona in cui questa disciplina ha fatto un po’ fatica a partire. Ma nel momento in cui i primi nomi noti si sono presentati in quel del teramano, è stato un successo dietro l’altro.
Una manifestazione talmente sentita ed importante, che per il 2020 ha presenziato anche Fishingmania, che ha curato tutta la copertura mediatica dell’evento.
La Formula
Volete sapere com’è finita? In realtà dovreste già saperlo se ci avete seguito nelle tante dirette di sabato 8 e domenica 9 agosto. Ma ad ogni modo, vi facciamo un piccolo riepilogo di come si sono svolte le giornate di gara. Prima però, è d’obbligo spiegare come è strutturato l’Adriatic Master.
Che si tratti di feeder o di colpo, poco cambia. La formula è la medesima. La gara si chiama esattamente 4×4 Adriatic Master. Sono quattro gare, da quattro ore ciascuna, che si svolgono in due sole giornate. Prima prova sabato mattina. Seconda prova sabato pomeriggio. Terza prova domenica mattina. Quarta prova domenica pomeriggio.
Pubblicato da Fishingmania su Venerdì 7 agosto 2020
Coefficiente di Difficoltà
Sedici ore totali di pesca, con stazionamento sul campo gara per almeno dodici ore al giorno. Il coefficiente di difficoltà è decisamente alto. Bisogna considerare prima di tutto le difficoltà tecniche. Il pesce viene infatti messo a duro stress a partire dal giovedì, quando iniziano le prime prove. Quattro giorni in fila in cui si vede accerchiato da pasturatori e pescatori.
Uno stress fisico delle carpe e dei carassi, che visti i risultati però, pare non condizionarli troppo. In alcuni picchetti sembra quasi che sia proprio la prova finale a rendere di più. Ma sono situazioni particolari.
Insieme a ciò, dobbiamo assolutamente considerare anche le difficoltà di tipo fisico da parte dei pescatori. Quattro gare in due giorni, più le prove, sotto il sole cocente abruzzese, magari coadiuvato dal vento sostenuto. Il fisico viene messo a dura prova. Così come, cosa ancora più importante, la concentrazione mentale.
Ma è proprio questo che rende bella ed imprevedibile l’intera manifestazione. Per la serie, chi l’ha dura, la vince.
Campo Gara
Quando si parla di Overfish Teramo, l’unico lago a cui si può pensare è lo Stadio Overfish. Un impianto situato a pochi chilometri dall’uscita di Giulianova e riservato alle sole manifestazioni di casa PC Teramo Milo. Un lago tenuto magnificamente da Fabio e Sergio, popolato da un’alta quantità di carpe, di tutte le taglie e carassi.
Evento Feeder 2020
Si ha avuto il timore che potesse saltare tutto a causa del Covid-19, ma fortunatamente il rischio è stato scongiurato. L’unico problema ha riguardato il numero dei concorrenti che non è stato di quaranta, come ci si aspettava. Gli organizzatori sono stati infatti obbligati ad aggiungere quattro postazioni in più per accontentare tutti i partecipanti.
I partecipanti
Angelo De Pascalis, Mirko Govi, Francesco Di Veronica, il campione uscente Antonio Iosue, Manuel Giovannangeli, Saverio DI Giovannantonio, Alina e Ionut Baciu. E tanti, tanti altri ancora. Un parterre di concorrenti davvero di primo piano. E tutti molto, molto agguerriti.
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Pubblicato da Fishingmania su Sabato 8 agosto 2020
Sorteggi
Ogni turno è preceduto dal sorteggio. Secondo le modalità dell’evento, tutti i concorrenti pescano su tutte e quattro le sponde, a turno. Ed è proprio questa modalità che rende imprevedibile tutta la pescata. In più, a partire da quest’anno, era possibile pescare più volte l’esterno di campo gara.
Il primo sorteggio si è svolto durante la cena che anticipa la manifestazione, al venerdì. A seguire, tutti i sorteggi si svolgono due ore prima dell’inizio della manche.
Le Gare
Quattro gare, unico comun denominatore: il caldo. Due giornate a dir poco roventi, con il vento che ha solo aiutato a non sudare, ma senza rinfrescare l’ambiente.
Come previsto sono state quattro gare molto combattute fin dall’inizio, con le quattro sponde che hanno subito mostrato limiti e pregi. Diversamente dal passato, i picchetti esterni non sono stati così determinanti. Come sempre, il lato Ex Gazebo è stato quello più tecnico e meno pescoso. E come sempre, la Sponda Fosso è stata determinante per la vittoria finale.
Come dicevamo poche righe sopra, il giro delle sponde è diventato determinante. Chi ha pescato subito sulla sponda Ex Gazebo, ha avuto un vantaggio non indifferente per le successive manche. Chi invece ha dovuto affrontarla per ultima, ha pagato lo scotto di essere nella zona meno pescosa e più difficile
Prima Manche
Inizio con il botto per i pescatori di casa, con Luigi Zacchini che ha sfruttato al massimo la Sponda Casa Vecchia, piazzando un assoluto da 70 chili circa. A seguire Saverio Di Giovannantonio, vincitore dell’evento in passato, oltre che di altre gare feeder allo Stadio Overfish.
Adriatic Master Feeder 2020Commenti a caldo
Pubblicato da Fishingmania su Sabato 8 agosto 2020
Seconda Manche
Ancora l’esterno della stessa sponda determinante per la gara del pomeriggio. Questa volta è toccato a Manuel Giovannangeli, che con 60 chilogrammi ha scalato la classifica, piazzandosi alle spalle delle prime postazioni. Il tutto mentre Zacchini continuava a rafforzare la sua leadership.
Terza Manche
Gara di difesa per il capo classifica sulla sponda Cancello. Nel frattempo si rafforza sempre di più la seconda piazza di Alina Baciu, unica esponente del gentil sesso in gara, molto avvezza a questa tipologia di pesca.
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Pubblicato da Fishingmania su Domenica 9 agosto 2020
Quarta Manche
Quando anche gli Exit Poll davano per conclusa la battaglia per la vittoria finale, con Luigi Zacchini designato vincitore dell’edizione 2020, qualcosa è cambiato. La pescata è praticamente esplosa sulla Sponda Fosso. Da una parte Zacchini faticava sulla difficile sponda Ex Gazebo. Dall’altra era battaglia a suon di carpe tra Alina Baciu ed Alessandro Torelli, quest’ultimo uscito prepotentemente nel corso della terza prova.
Sembrava cosa fatta per la vittoria di Torelli, del Team Romagna, ma nessuno aveva fatto i conti con i ragazzi della All Blacks. La coppia Brunetti – Gatti, che ha pescato alternata nelle quattro gare, senza che nessuno se l’aspettasse, ha piazzato una pescata da 84 chili che gli ha permesso di scalare la classifica fino al vertice. Una vittoria quasi inaspettata, in quanto partivano con uno svantaggio di oltre trenta chili dai primi.
RIBALTONE,LA GARA SI DECIDE ADESSO…
Pubblicato da Fishingmania su Domenica 9 agosto 2020
Classifica Finale
Vittoria quindi per la coppia Brunetti – Gatti con ben 198 chilogrammi. Al secondo posto, con 190 chili complessivi, Alessandro Torelli, mentre terza è finita Alina Baciu, autrice di un grande Adriatic Master. Solo quarto il favorito della domenica Luigi Zacchini. Chiude undicesimo il campione uscente Antonio Iosue, che ha pagato lo scotto di non aver trovato un buon sorteggio nel giro delle sponde e qualche errorino di troppo.
La Pescata
Se guardate i video, di certo vi accorgerete di come ha pescato la maggior parte dei concorrenti. E di sicuro, vi farete qualche domanda. La pescata si è svolta principalmente sotto i piedi, entro il metro dalla riva. Una impostazione che può sembrare brutta a vedere, ma vi possiamo assicurare che non è affatto facile da svolgere. Pescare così vicino a riva implica tanti fattori. Il rumore, la pasturazione, il recupero del pesce. In più, sono obbligatorie canne di corta lunghezza, non più lunghe di 9 piedi. Ecco perchè molti hanno utilizzato le 7 piedi di casa Preston.
Naturalmente c’è stato anche chi ha trovato una pescata a distanza leggermente maggiore, entro i quindici metri, ma alla fine è stato determinante trovare i pesci sulla cortissima distanza, spesso di taglia maggiore.
Considerazioni Finali
Un evento meraviglioso ed organizzato perfettamente, come sempre fa Fabio Santori. Dalla cena del venerdì, alla cura del sorteggio e della disposizione del campo gara, fino alla cena di gala con arrosticini e porchetta. In più,che premi. Duemila euro in buoni spesa per il primo, mille per il secondo e cinquecento per il terzo. Senza dimenticare poi anche i premi di settore. In pratica, nulla viene lasciato al caso.
Purtroppo è sorta qualche polemica a riguardo del regolamento della manifestazione. Diversamente dal passato, è stato vietato il terminale più lunga di una certa lunghezza. Una decisione presa in seguito al sollecito di alcuni concorrenti. Crediamo sia stata una scelta avventata e sbagliata. La manifestazione è una manifestazione libera e nulla centra con la Fipsas. Se così fosse, allora avrebbero dovuto mettere la distanza minima di lancio di dieci metri.
L’Adriatic Master deve essere al di fuori degli schemi. Dovrebbe essere consentita anche la pesca con i pasturatori galleggianti per dare maggiore imprevedibilità alla manifestazione. La Fipsas nulla centra e nulla dovrà mai centrare. Adriatic Master è sinonimo di festa, proprio come avviene al Merida Master. Agonismo e divertimento. Detto questo, ci congratuliamo ancora con Fabio per tutto quello che ha messo in piedi e la consueta, magnifica, ospitalità riservata a noi e tutti.