Diversamente dalla stragrande maggioranza dei laghetti privati che si basano sulla pesca alla carpa, il Lago dei Cigni non è un carpodromo. La scelta del gestore è stata quella di incentrare il tutto sul pesce bianco, cercando di esaltare più la tecnica del pescatore piuttosto che la potenza. Un modo per cercare di distinguersi dalla “massa”, richiamando anche il pescatore che ama trovare il dettaglio per riuscire ad insidiare il pesce.
SPECIE ITTICHE
All’interno del lago sono tante le specie presenti. Naturalmente si possono ritrovare anche le carpe, ma sono di dimensioni notevoli e difficilmente si riescono a catturare pescando con le consuete tecniche di colpo e feeder. Sono presenti una gran quantità di ciprinidi, dalle alborelle alle quasi estinte lasche, dai cavedani ai pesci gatto ai carassi fino ad arrivare ai gardon. Questi ultimi rappresentano la percentuale più alta di catture e vi sono in dimensioni interessanti fino a quasi il mezzo chilo di peso, anche se la media si attesta intorno ai 150 – 200 grammi. Pesci difficili da pescare e che pochi sanno interpretare in quanto in Italia sono pressochè assenti, grandi laghi prealpini esclusi. Il gardon viaggia in branco e, nel momento che arriva nella zona di pesca, non sempre ci rimane per tutto il tempo che si sta pescando. Pesci che all’inglese si possono facilmente catturare sia sul fondo che a galla e lo stesso discorso vale per il feeder, con la tecnica del method più defilata rispetto al classico pasturatore a gabbietta.
SPONDE DI PESCA
Le sponde sud ed ovest sono sicuramente quelle più comode per il posizionamento sia del panchetto che della macchina, mentre su quella est la pesca si effettua alti sull’acqua di un metro e mezzo circa, motivo per cui sono necessarie nasse e guadini lunghi. Un lago che ben si adatta alla pesca a feeder, a roubaisienne e all’inglese e che merita di essere affrontato, specialmente per chi ama una pesca più sul pesce bianco in velocità che alla carpa.
SPINNING
Le sponde sud ed ovest sono sicuramente quelle più comode per il posizionamento sia del panchetto che della macchina, mentre su quella est la pesca si effettua alti sull’acqua di un metro e mezzo circa, motivo per cui sono necessarie nasse e guadini lunghi. Un lago che ben si adatta alla pesca a feeder, a roubaisienne e all’inglese e che merita di essere affrontato, specialmente per chi ama una pesca più sul pesce bianco in velocità che alla carpa.
RISPETTO DEL PESCE
Come tutti i posti esistono delle regole e la principale del Lago dei Cigni è quella di rispettare il pesce. Il pesce deve essere maneggiato e rilasciato con tutte le cure del caso, onde evitare l’espulsione dall’impianto. Giustissima da questo punto di vista. La pesca è prima di tutto rispetto per la natura. Seconda cosa, non esagerare con la pasturazione.
COME ARRIVARE
Raggiungere il Lago dei Cigni è semplice. Basta prendere l’uscita per Cusago della Tangenziale Ovest di Milano e poi dalla seconda rotonda seguire le indicazioni per il lago. Per maggiori informazioni consultate il sito del lago https://www.oasilagodeicigni.com
IL PARADISO DEL PESCATORE
Il punto vendita di riferimento per il Lago dei Cigni è sicuramente Il Paradiso del Pescatore di Trezzano sul Naviglio. La distanza tra le due location è di soli 5 chilometri e dieci minuti di strada. Per le tecniche di pesca e sopratutto per le esche, potete tranquillamente rivolgervi a loro dal lunedì al sabato.