Oggi ci siamo recati a Serre, nel salernitano, per scoprire un interessante itinerario della provincia campana ovvero il Fiume Sele. Questo corso d’acqua risulta lungo 65 chilometri ed è il secondo fiume della Campania per lunghezza dopo il Volturno ed il secondo del Mezzogiorno italiano per volume medio di portata.
IL FIUME
Per tutto il suo cammino dall’Appennino al mare, il Sele è tutelato dalla Riserva Naturale Foce Sele e Tanagro. Nasce dalle pendici sud orientali del Monte Paflagone, presso il comune di Caposele in provincia di Avellino ed attraversa l’Oasi di Persano, una zona di notevole attrattiva naturalistica dove è presente una diga realizzata nel 1932 che ha creato l’invaso artificiale di Persano. Un’area di grande interesse naturalistico in quanto ospita una buona popolazione di lontre.
Passando a parlare di pesca, il fiume offre un habitat molto selvatico e la pesca si effettua praticamente in mezzo ai boschi, in molti casi pescando direttamente in acqua. Si tratta di un tipico fiume appenninico la cui portata è influenzata molto dagli eventi meteorologici. Nel tratto da noi battuto, presenta una larghezza di circa una trentina di metri, con la profondità che varia molto da zona a zona passando da un metro fino ai quattro – cinque metri delle buche più profonde. Proprio questa situazione permette la presenza di pesci anche di grossa taglia che stazionano nelle aree con maggiore profondità come stupende carpe regine.
La popolazione ittica è elevata con presenza di trote fario, carassi, barbi nostrani, cavedani ed anche alborelle di taglia molto interessante.
TECNICHE DI PESCA
Nonostante abbia delle zone con profondità superiore ai tre metri, la corrente è sempre molto lenta, il che permette l’utilizzo di galleggianti con grammatura non superiore al grammo. Vista la conformazione della sponda e le specie ittiche si potrebbero catturare, la pesca al colpo con la bolognese è la tecnica più consigliata. Anche il feeder ha una sua dimensione, proprio dove la profondità è maggiore con pasturatori da cagnotti o gabbietta per la pastura.