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L’ARNO PISANO RIPARTE, FORSE, DI SICURO DA CASTELFRANCO DI SOTTO
Scrivo questo articolo in primis per comunicare a chi ancora non lo sapesse, che in queste ore stanno terminando i lavori di pulizia e rifacimento delle sponde nel tratto dell’Arno a Castelfranco di Sotto. Potete vedere dalle foto il gran lavoro che si sta facendo. Il tutto grazie al coordinamento dei responsabili di zona del fiume per il Comune di Castelfranco. Un’azione atta a riportare ai pescatori uno dei più interessanti campi gara del pisano e d’Italia.
Purtroppo il campo gara di Castelfranco di Sotto negli ultimi anni ha subito delle continue modifiche naturali. Le piene dell’Arno hanno distrutto pian piano la sponda, impedendo di fatto lo svolgimento di manifestazioni. Inoltre tutto il tratto aveva anche bisogno di una pulizia da sterpaglie ed erba. Insomma, la sponda si presentava davvero disastrata, con discontinuità di posizione da un pescatore all’altro.
Inoltre nelle ultime gare si avevano altre difficoltà. Arrivare sul picchetto con l’attrezzatura in primis. In più ci eravamo abituati a vedere un concorrente a filo dell’acqua, con il vicino posizionato un paio di metri più in alto, oppure ancora più indietro di due o tre metri.
Una situazione che alla fine doveva per forza essere risolta ed in tempi brevi. La stagione dell’agonismo regionale è alle porte con la prima prova del 21 maggio. Senza poi dimenticare tutte le manifestazioni a seguire. Da quest’anno purtroppo già era stato perso il tratto di gara denominato I Sassi. Una perdita per analoghe problematiche. Lo stesso si può dire di San Lorenzo, ormai non reperibile da diversi anni.
Non dimentichiamoci poi della situazione di Fornacette, con la sponda che si sta assottigliando sempre più da metà campo gara in giù. Ecco che quindi iniziano ad esserci dei grossi problemi per l’organizzazione dei vari trofei e campionati. Con la scomparsa dei campi gara, non si hanno postazioni per mettere gli agonisti.
Come sappiamo ci sono sempre più problemi a livello burocratico anche solo per avere i permessi per sistemare queste situazioni. E non parliamo poi dei soldi necessari. Ci sono sempre più difficoltà a recuperare sovvenzioni dagli enti o addirittura dalla Federazione stessa.
In questo caso Mauro Guidi, presidente della Fipsas di Pisa e Nicola Gildi, responsabile acque di superficie, sono riuscito in un’impresa che ormai tanti davano per persa. Un’impresa resa possibile grazie anche all’aiuto di Franco Salvadori dell’Arci Pesca di Pisa. Le due associazioni hanno contattato la Difesa del suolo di Castelfranco per le autorizzazioni, racimolando lo stretto necessario per intervenire sulla sponda.
Sono stati sistemati circa 600/700 metri, escludendo la parte terminale del campo gara che di solito permette di arrivare ad 80 piazzole. Un’esclusione dettata dalle caratteristiche della corrente, che in quel punto lavora in malo modo sulla sponda e sulle pietre, rischiando di vanificare tutto il lavoro alla prima piena.
Grazie a questo intervento, la nuova stagione, ormai partita, vedrà disponibili su tutto lo specchio d’acqua dell’Arno le seguenti postazioni: circa 60 posti a Castelfranco, 50 a Calcinaia Vecchia, 60 a Calcinaia Nuova e 50 a Fornacette. Totale, 220 posti gara.
Castelfranco ora e Calcinaia nuovo lo scorso anno sono stati completamente risistemati. Il resto dei campi gara è diventato la priorità della federazione per riuscire il prima possibile, ma non prima comunque della prossima stagione, a metter mano sul resto dei campi gara.
L’Arno Pisano purtroppo negli ultimi anni è stato bistrattato da molti per le sue difficoltà. Difficoltà a volte effettive, ma spesso ingrandite ed esagerate per la fatica per poter raggiungere il picchetto o il rischio per percorrere strade messe male per raggiungere la golena.
A volte esageriamo anche noi stessi con sempre più accessori ed attrezzature che gravano il carico di anche soli 100 mt. da percorrere. L’età media degli agonisti si è anche un po’ alzata e sempre più ben abituati a campi più comodi porta a questo risultato.
Ci tengo però a sottolineare che abbiamo un fiume fra i più pescosi di Europa. Solo per fare un esempio, a Calcinaia Vecchia lo scorso novembre furono vinti settori con 30 chilogrammi. Il tutto in tre ore di gara, con una media pescato attorno ai venti chilogrammi. All’inizio di questa stagione sempre a Calcinaia la media oscillava tra dieci e venti chilogrammi.
Il campo gara di Fornacette, a metà maggio, ha visto delle pesate da trenta chilogrammi per coppia, con 100/150 catture a pescatore. Personalmente non mi sembrano numeri affatto brutti per chi ama pescare. E dirò di più. Nell’Arno le gare si vincono pescando, non catturando un pesce giocato alla lotteria in tre o quattro ore.
L’augurio è che si possa avere sempre più spazio nell’Arno, riportando magari le competizioni nazionale e, perchè no, anche quelle internazionali. I gatti dell’Arno pisano ci aspettano ed invito tutti a farci una pescata.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/6″][vc_gallery type=”image_grid” images=”28669,28668,28667,28666,28665″][/vc_column][/vc_row]