ASCIUTTA DEI NAVIGLI – IL PESCE SOFFRE
Come molti di voi sapranno, se siete dell’area del milanese, due volte l’anno avviene l’asciutta dei Navigli. Un’operazione decisa dal Consorzio Villoresi che gestisce tutta la rete idrica dei Navigli milanesi. In particolare parliamo del Naviglio Grande, Naviglio Pavese e Naviglio di Bereguardo. Un centinaio di chilometri, se non addirittura di più, di canali che entrano fino nel cuore della città di Milano.
Due asciutte come detto, una autunnale ed una primaverile. L’ultima asciutta del 2017 incredibilmente ha visto il mantenimento del livello del Naviglio Grande fino alla Conca Fallata, Darsena di Milano compresa. Una fortuna per il tantissimo pesce che popola queste acque. Purtroppo però non è avvenuta la stessa cosa anche per l’asciutta primaverile del 2018. A partire da lunedì 19 febbraio l’asciutta dei Navigli è risultata totale.
E come ogni anno tonnellate e tonnellate di pesce rimangono intrappolati senza via d’uscita. Il Naviglio Pavese, che poi sfocerà nel Ticino, presenta diverse chiuse alte diversi metri. Ciò rende impossibile al pesce di viaggiare verso valle, verso Pavia. E comunque, anche se volesse, non avrebbe il tempo di spostarsi in quanto l’asciutta dei Navigli è estremamente rapida. Tutto ciò va a vantaggio di coloro che illegalmente raccolgono il pesce. Il cosiddetto bracconaggio, che però c’è da dire che viene concesso visto che non vengono effettuati controlli da chi di dovere.
Basterebbe poco. Basterebbe il mantenimento del minimo deflusso vitale, come dice la legge italiana ed europea. Dopo tanti anni di silenzio ed anche grazie a Facebook, i pescatori hanno deciso di iniziare a farsi sentire. Artefice di questa iniziativa l’amico Francesco Lo Curcio che ci ha chiesto di divulgare la sua iniziativa. Di seguito il suo appello, a cui aderiamo molto volentieri.
TROVIAMO UNA SOLUZIONE
“Ciao ragazzi volevo rubare due minuti del vostro tempo per catturare la vostra attenzione su un problema molto serio che riguarda le asciutte. Ogni anno in inverno sul naviglio grande viene effettuata l asciutta invernale e da qui iniziano tanti problemi. Dovrebbe essere l organo competente a effettuare i recuperi però non è sempre così. Dovrebbe interessarsi anche la fipsas visto che noi paghiamo la licenza, ma non è sempre così.
Pertanto vorrei formare un comitato, cioè adesione di più gente possibile e andare a discutere con il Consorzio Villoresi per cercare qualche soluzione. In particolare il Deflusso Minimo Vitale il quale dovrebbe essere previsto per legge per tutti i corsi d’acqua. Oppure dare in gestione a qualche società o alla fipsas la questione dei recuperi. Questo è il mio messaggio e spero che i veri pescatori mi appoggino perchè il mio interesse verso la pesca va oltre. Io ho già provato a chiamare, ma da solo non si ottiene nulla.
Prendo come esempio il signor Maurizio Biolcati, testimonial Trabucco, che con il suo comitato lo scorso anno è riuscito a ottenere il DMV sul Naviglio Martesana. Spero di essere stato chiaro e che il messaggio vi arrivi al cuore. Un saluto, Francesco.”