Back-to-Back JWP Waterservice ai Mondiali Feeder per Clubs di Loreo!

Campionato del Mondo per Clubs di Feeder 2022

Back-to-Back in un campionato del mondo di pesca. Questa è l’impresa riuscita al team olandese del JWP Waterservice in occasione del Campionato del Mondo di pesca a feeder per clubs. Campioni del mondo 2021. Campioni del mondo 2022. Anzi, a dirla tutta sono stati campioni del mondo in meno di 12 mesi considerando che questa edizione si è svolta molto prima rispetto al normale. 

Tabella dei Contenuti

Un Mondiale da Record

Ben quarantatre nazioni hanno presenziato a questa manifestazione iridata, andando a segnare il numero più alto di sempre per una manifestazione di pesca a feeder ed anche pesca al colpo. Merito della possibilità di portare due squadre per nazioni, oltre alla partecipazione di ben tre squadre olandesi. Questo perchè, per l’appunto, i campioni del mondo in carica acquisiscono il diritto di prendere parte all’edizione successiva e pertanto poter difendere il titolo conquistato. Ecco spiegato il motivo per cui dai Paesi Bassi erano presenti ben tre clubs.

23 Nazioni Rappresentate

Ventitré le nazioni rappresentate, provenienti da tutta Europa.Per l’Italia padrona di casa la particolarità di aver presente un unico club, con ben due squadre. Merito dell’eccezionale lavoro della Lenza Emiliana Tubertini che negli ultimi anni ha creato un gruppo di feeder davvero affiatato e di esperienza che ha dominato l’annata italiana 2021 conquistando i primi due gradini del podio del Campionato Italiano 2021. Ecco spiegata la partecipazione del Team A e del Team B.

Dell’Olanda abbiamo già detto, ma degna di nota è la presenza della squadra georgiana del Feeder Team Georgia. I ragazzi del Caucaso si sono fatti qualcosa come 3700 km in macchina, affrontando tutte le varie problematiche legate al passaggio della dogana turca, per poter essere presenti a questo evento. Una partecipazione davvero gradita da tutti ed eccezionale.

Per il resto presenze dal Portogallo alla Romania e da San Marino fino alla Svezia, passando per Germania, Francia, Belgio, Irlanda, Inghilterra, Polonia, Ungheria, Croazia, Serbia ed altre ancora.

Canal Bianco Europeo e Mondiale

Il Canal Bianco a Loreo entra nel novero di quei campi gara che hanno ospitato almeno una edizione di un campionato del mondo ed una di un campionato europeo. In questa particolare tabella rientrano anche il Cavo Lama (Europeo Colpo Seniores e Mondiale Giovani) e l’Arno Fiorentino. Quest’ultimo ha addirittura ospitato tre manifestazioni differenti, Europeo per Nazionai, Mondiale per Nazioni e Mondiale per Clubs.

Fronte Chiatte e Piantamelon

Per poter ospitare una manifestazione con così tanti partecipanti, oltre duecento, era necessario interpellare due tratti decisamente capienti. Ecco perchè la Fipsas ha fatto cadere la propria scelta su Fronte Chiatte e Piantamelon. Due campi gara che gli agonisti italiani del feeder conoscono molto bene, essendo ogni anno teatro di campionati italiani, trofei eccellenza e campionati regionali. In parole povere, i due tratti più utilizzati e redditizi a livello di pescosità degli ultimi anni. Inoltre, l’unico canale in grado di garantire una certa pescosità anche posizionando il campionato del mondo in una data così anticipata, come quella inizio aprile. 

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Ma le condizioni sono cambiate..

Purtroppo però nessuno aveva fatto i conti con la questione meteo insolita. Nell’area della Pianura Padana la pioggia sembra essere diventata un vero e proprio miraggio. Da oltre quattro mesi non piove “decentemente”. A parte qualche sporadico acquazzone di pochi minuti, mancano da settimane e settimane le classiche perturbazioni primaverili. Inoltre, senza le piogge invernali non c’è stato un vero e proprio ricambio di acqua. Ecco spiegato il motivo per cui il canale non si è presentato proprio in ottima forma. Una situazione che già era stata notata in occasione delle ultime manifestazioni svoltosi in quel di Fronte Chiatte e Piantamelon. 

La Settimana di Prove

Come di consueto il campionato del mondo per clubs di pesca a feeder ha avuto inizio lunedì 4 aprile con l’inizio della settimana di prove. Un inizio caratterizzato da temperature abbastanza fredde, in linea con il mese di aprile e caratterizzato da instabilità meteo. Nel primo pomeriggio si è infatti scatenato un violento acquazzone che ha dato il benvenuto alle 43 squadre provenienti da tutta Europa.

Pescosità Buona

Il canale ha risposto bene, come da previsioni. Il pesce si è ben mosso fin da subito mostrando una buona forma. Un ottimo biglietto di visita in vista della manifestazione iridata del week end. Naturalmente le pescate ogni giorno sono state caratterizzate dalle continue variazioni di marea, mai stabile e regolare un giorno con l’altro. Ma nonostante ciò, modificando l’assetto in base alle condizioni, è stato possibile riuscire sempre a chiudere la giornata di prove con una dignitosa pescata. Naturalmente essendo noi di Fishingmania presenti con Matteo, in azione con uno dei due team croati, possiamo dirvi come sono andate le cose.

L’Ambito Settore A

Le prove hanno sancito subito una cosa: il settore A, situato a Piantamelon, era quello più pescoso. Altissima pescosità in tutte le giornate di gara, in particolare pescando abbastanza corti, tra 8 e 15 metri. Bisogna inoltre considerare che Piantamelon ha una larghezza ridotta rispetto a Fronte Chiatte e questo implica una maggiore profondità ed una maggiore velocità della corrente.

Settori B, C e D

I settori situati a Fronte Chiatte coincidono con le consuete zone utilizzate per le manifestazioni italiane. Una sponda molto battuta e con il pesce abituato alle competizioni. La pescata anche in questo caso è stata abbastanza corta durante le prove, con una resa anche con la condizione di marea crescente. Proprio pescando entro i quindici metri molti hanno potuto testare il ritmo in vista della gara che, comunque, si sarebbe svolta in condizioni differente essendo prevista marea calante per le prime ore. Qualcuno ha anche giustamente provato la pescata lunga, a ridosso della sponda opposta o molto corti in cerca di qualche jolly, come carpe, pesci gatto e carassi.

L’Inusuale Settore E

Con un numero così alto di partecipanti è stato necessario andare molto in fondo nel campo gara. E’ stata picchettata una zona poco utilizzata e caratterizzata da un fondale ricco di ostacoli nel sottosponda e con una profondità inferiore rispetto al resto del campo gara. Fin da subito si è capito che non sarebbe stato semplice riuscire ad avere una buona pescosità. L’unica speranza era di riuscire ad abituare il pesce a muoversi in questo settore dopo cinque giorni intensivi di prove. 

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Effetto Acqua Alta in Gara 1

Se secondo le tabelle era prevista una marea in calo nella prima parte di gara, con corrente da sinistra verso destra, tutto è cambiato a causa dell’instabilità meteo. Il vento proveniente da est sul Mar Adriatico ha creato una sorta di effetto acqua alta in stile Venezia, che ha bloccato l’uscita del canale in mare, portando ad una sorta di bolla che ha completamente bloccato la corrente. Per questo motivo l’alta salinità dell’acqua ha dettato una condizione completamente anomala, mai vista nei precedenti cinque giorni di pesca. Tutto il giorno la corrente è stata come assente ed il livello del canale è sempre rimasto uguale. Nella prima ora, specialmente sul campo di Fronte Chiatte, la pescosità è stata molto, molto bassa. A far la differenza sono stati alcuni cefali catturati pescando molto fine ed a corta distanza. Alla fine la pescata si è sviluppata a cortissima distanza, tra cinque e dieci metri. A capirci più di tutti sono stati naturalmente gli olandesi, che hanno piazzato tutte e tre le squadre nella top 5, con in testa il JWP Waterservice. Ottima la prova della Lenza Emiliana Tubertini, che è riuscita a interpretare al meglio l’anomala situazione, piazzando la squadra A in seconda piazza a pochi punti dai capoclassifica e la squadra B al sesto posto. 

La Bora di Fine Gara

Degna di nota la particolare situazione vissuta da tutti i presenti che, dopo una gara praticamente effettuata in maglietta grazie a temperature comunque miti, si sono trovati una situazione di fortissima bora a quasi 100 km/h durante le operazioni di pesatura e smontaggio attrezzatura. Condizioni estreme che, molto probabilmente, avrebbero obbligato la direzione gara a sospendere la gara se questa fosse stata ancora in corso.

Gara 2 – Il Giorno della Verità

Dopo la violenta tempesta del sabato, che ha portato vento, pioggia ed un repentino abbassamento delle temperature con minime vicine agli 0°C, si è arrivati alla decisiva domenica. Ultimo giorno di questo lungo, faticoso ed impegnativo Campionato del Mondo Feeder per Clubs giunto alla quinta edizione.

Pescata Corta

Memori della giornata precedente, nonostante una presenza di corrente da sinistra verso destra, frutto della marea calante, l’impostazione adottata dalla maggior parte dei pescatori è stata quella corta. Pasturazione pesante effettuata con classici cage da 30 grammi per molti, ad una distanza non superiore ai quindici metri. Quella era la linea di demarcazione oltre cui non andare. Per pescare più lunghi, era necessario andare in prossimità della sponda opposta. E tanti hanno preparato anche un paio di canne per questa soluzione, in caso di necessità poter cercare un pesce di taglia che girasse la propria gara.

Gara Difficile

Purtroppo non siamo in grado di darvi un vero e proprio resoconto della gara, in quanto chi vi scrive stava pescando nell’ultimo settore. Per questo motivo possiamo solamente darvi qualche informazione sulla gara del settore E. Una zona, lunga ben 43 numeri e pertanto due sottosettori, caratterizzata da una profondità inferiore in alcuni picchetti e con un fondale non molto pulito dai sassi. Questa è stata la chiave per molti. Chi ha trovato uno spazio più o meno pulito è riuscito a portare a casa un ottimo risultato. Chi invece ha dovuto “lottare” con i sassi, si è dovuto accontentare di una posizione nella parte destra della classifica, utilizzando un gergo calcistico. 

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Jolly Carpa

In questa Gara 2 è stata determinante nel bene e nel male. In tanti dopo metà gara hanno deciso di tentare la sorte “sparando” il pasturatore sulla sponda opposta. Nel settore D qualche carpa è uscita, mentre nel Settore E sono state davvero pochissime le carpe portate a guadino. Addirittura nei primi 22 numeri solamente l’ungherese del fortissimo team capitanato da Walter Tamas è riuscito a catturare una carpa, in maniera davvero magistrale. Ottima esecuzione di lancio, ottimo recupero lineare di un pesce da circa un paio di chili sotto la postazione e poi guadinarlo è stato un gioco da ragazzi. E lo posso dire perchè era proprio di fianco a chi sta scrivendo. Bisogna ammettere però che senza quella cattura ora non staremo parlando di una Ungheria al secondo posto, ma fuori dal podio. 

Sorpresa Lituania

Gara 2 è stata vinta ancora una volta dai futuri bicampioni del mondo del JWP Waterservice, ma è la Lituania a prendersi la scena. Il Team Feedermen ha chiuso gara 2 al secondo posto, ma con le stesse penalità dei primi. Un risultato davvero eccezionale che li ha portati alla quarta piazza finale. E come detto, se non ci fosse stata quella carpa al Maros Walterland Feeder Team, forse sul podio ci sarebbe stata la squadra del paese baltico.

Podio dai Volti Noti

Il JWP Waterservice olandese vince quindi il secondo titolo del mondo in due anni ed il prossimo anno sarà ancora in gara a difendere il titolo. E per chi non lo sapesse, all’interno di questo team ci sono anche dei nazionali olandesi, di pesca al colpo. Significativo su quanto il feeder venga considerato negli altri paesi d’Europa, diversamente dall’Italia. Ma è importante sottolineare anche la prestazione del team ungherese Maros Walterland Feeder Team. Uno squadrone di marziani, con molti nazionali ungheresi, capitanati da un bicampione del mondo individuale nel colpo ed a suo agio nel feeder come Walter Tamas. Per i ragazzi ungheresi questo è il terzo podio in tre partecipazioni al mondiale per clubs. Oro, Argento e Bronzo. Ed ora, che succede, ripartiranno con l’oro?

Outsider Austria

Inaspettatamente il terzo gradino del podio lo occupa il Team ASV Austria. Sette penalità di distacco dagli ungheresi, una di vantaggio sui lituani e tre sull’altro team olandese del Preston Innovations. Una bella sorpresa, probabilmente inattesa da tanti. D’altronde, ci si aspettava una squadra italiana sul podio.

Tonfo Lenza Emiliana 

Purtroppo non possiamo utilizzare altri termini. Dopo una settimana di prove davvero ad alto livello ed una prima prova superlativa, la Lenza Emiliana Tubertini sbaglia tutto nella gara della domenica e crolla. E quello che fa più male è che è stato un tracollo verticale per tutte e due le squadre impegnate. Inevitabile aspettarsi grandi cose da una squadra italiana, quando il mondiale è in casa, ma 150 punti in due squadre nella sola giornata di domenica sono un carico quasi inspiegabile. Ma forse la colpa non è solo dell’impostazione tecnica dei ragazzi di Bazzano…

Canal Bianco, la Scelta Giusta?

Il Canal Bianco è un canale con un’altissima popolazione di breme. I campi gara tra Adria e Loreo risentono fortemente della marea, che come sappiamo nell’Adriatico settentrionale è molto più forte che nel resto d’Italia. In più, nelle giornate di forte vento che tira dal mare (la bora), soffre dell’effetto acqua alta. In parole povere, condizioni che vi ricordano esserci anche in qualche altro paese europeo? Se state pensando all’Olanda, ebbene state pensando bene. 

Organizzare un campionato del mondo sulle breme, in un canale con condizioni fortemente simili ai canali olandesi, con ben tre squadre olandesi in gara, è un suicidio annunciato. Anche se ormai è quasi diventata una specie di casa e la maggior parte delle gare si effettuano su questo ciprinide, forse bisogna essere onesti con noi stessi ed ammettere che le breme non siamo in grado di pescarle come fanno i pescatori del centro ed est Europa.

Non a caso, parlando specificatamente di feeder, a memoria non ricordiamo grandi risultati nelle manifestazioni iridate con la pesca della breme a farla da padrona. 

Probabilmente sarebbe stato più utile organizzare il tutto in uno dei tanti canali ricchi di carpe e carassi, che sicuramente avrebbero favorito le nostre due squadre italiane. E ne siamo certi, in quel caso staremmo parlando di un ottimo risultato azzurro, se non addirittura doppio risultato azzurro. Naturalmente non nel mese di aprile, ma magari verso fine maggio o giugno.

Organizzazione Impeccabile

Nonostante la precedente disanima, non vogliamo togliere meriti all’eccezionale organizzazione della Fipsas di Rovigo e di Marco Fantauzzi. Dal lunedì (ed anche prima), la macchina organizzativa non si è mai fermata, andando a sopperire anche alle problematiche di location dettate dalla chiusura dell’Autodromo di Adria e del ponte che collega la strada principale con il campo gara. Un piccolo problema che ha obbligato un giro molto più largo di circa una decina di chilometri. La felicità per l’ottima riuscita della manifestazione è tanta, ma sappiamo che domenica sera hanno tirato un sospiro di sollievo per la conclusione di questo tour de force di oltre sette giorni.

AAA Cercasi Pubblico

Per chiudere questo lungo articolo sul Campionato del Mondo del Club Feeder, permettete una piccola constatazione. Come detto precedentemente, negli altri Paesi europei il feeder ha una particolare importanza. Sono diversi infatti i pescatori partecipanti che fanno parte delle proprie squadre nazionali di pesca al colpo. In Italia invece c’è ancora una mentalità ristretta nei confronti di questa disciplina. Ne è la riprova la totale assenza di pubblico sulle sponde del Canal Bianco.Ad eccezione di qualche volto noto, tra sabato e domenica la partecipazione del pubblico è stata quasi inesistente. Un vero peccato considerando che si parla di un campionato del mondo e non di un incontro amichevole. Sarebbe probabilmente ora di sdoganare l’idea che il feeder è una tecnica per “vecchi” o “poco capaci nel colpo” e dare più importanza ad una disciplina che nel resto d’Europa sta crescendo a dismisura.

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