Campionato italiano feeder 2017 – Giuseppe Cipolla Campione

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CAMPIONATO ITALIANO FEEDER – GIUSEPPE CIPOLLA VINCE IL TITOLO

La stagione agonistica di pesca a feeder è finalmente finita. Una stagione lunga e stancante come mai negli ultimi anni, con tante gare ravvicinate. Ed a chiudere la stagione quest’anno è stato il Campionato Italiano Individuale di pesca a feeder. Un campionato tanto incerto, quanto dominato dal vincitore. La classifica è infatti bugiarda perchè non mostra ciò che è stata l’annata degli individuali.

Partiamo però con il fare i complimenti al nuovo campione italiano Giuseppe Cipolla. Il varesino del Lanza Fishingitalia.com ha infatti chiuso il campionato con un perfetto quattro su quattro. Quattro vittorie in altrettante gare di finale, considerando che arrivava dalle selezioni. Selezioni nord superate quasi per il rotto della cuffia. A partire da settembre però la marcia è cambiata. Tra CIS Feeder ed Individuale l’uomo di punta di Matrix Italia non ha più sbagliato. Vittorie e piazzamenti per se stesso e per la sua squadra. Non a caso settimana scorsa Giuseppe Cipolla e la sua squadra erano saliti sul secondo gradino del podio al CIS Feeder.

In quel caso a vincere fu il Team LBF Italia. Questa volta la società di Stefano Linati si accontenta dell’argento di Christian Gadda. Un titolo tanto cercato, quanto meritato. Si può quasi dire che la profezia di Luca Pera di qualche anno fa, quando iniziò questa avventura, fu davvero azzeccata. Il suo obiettivo era di portare Giuseppe Cipolla al top della pesca italiana a feeder e con la Lanza ci è riuscito. Adesso il prossimo obiettivo è quello del 4 e 5 novembre, con gli stage per la nazionale.

Onore al già citato Christian Gadda, che conquista di forza una medaglia d’argento meritatissima. Anche per il giovane torinese un’annata strepitosa che lo ha visto vincere il titolo mondiale in Portogallo e quello italiano. Una medaglia conquistata con due prove perfette al Lago di Corbara, superando il proprio capitano Angelo De Pascalis. Un Angelo De Pascalis che partiva con i favori del pronostico. Due primi in due gare ed una serie di risultati eccezionali. Ma nel corso delle ultime due settimane qualcosa è cambiato.

Per colui che viene considerato comunque il più forte italiano di pesca a feeder in circolazione, due settimane molto difficili. Angelo ci aveva abituato a vittorie e piazzamenti in serie. Ad Ostellato un ottavo ed un quinto posto (settori da venti ndr). Al Lago di Corbara due quarti posti, di cui uno da ultimo di campo. A volte va così e probabilmente il quattro volte campione italiano (tra individuali e squadre) è arrivato scarico all’appuntamento dopo una stagione molto intensa.

Tanto di cappello poi per Pierpaolo Marini dell’Oltrarno Colmic. Due vittorie in due giorni e medaglia di bronzo. Una soddisfazione personale che forse va oltre il risultato conseguito.

Il Lago di Corbara non ha deluso le aspettative nemmeno questa volta. Ad un mese di distanza dal CIS Feeder la pescosità non è affatto calata. Sono sempre serviti almeno una trentina di chilogrammi per vincere il settore. E con più di dieci chili si arrivava ultimi. Naturalmente giunti a questo punto divertirsi non serve a nulla. Dieci chili sono tanti, ma ci si gioca un titolo italiano, un podio italiano ed uno stage della nazionale.

C’è però da sottolineare una cattiva comunicazione da parte dell’organizzazione e della Fipsas. Fino al mercoledì non era sicuro il campo gara in cui si sarebbe svolta la gara. Ne è uscito che alcune persone hanno provato fino al giovedì nel tratto di Dritta di Schiavo, per poi scoprire che la pesca sarebbe stata a Le Vigne. Considerata la strada che molti agonisti si sono fatti, sarebbe stato opportuno comunicare alle società il campo gara almeno una settimana prima.

Lasciate che faccia una considerazione ora che è finita la stagione. Quattro gare di finale più tre prove di selettive sono decisamente troppe da affrontare in sei mesi se consideriamo anche le gare a squadre. Si continua a sostenere che non ci sono i numeri per passare dai provinciali o regionali, ma non è così. A Roma sostengono che ci sono numeri bassi in quanto si prendono in considerazioni le classifiche delle manifestazioni provinciali. C’è da dire però che le gare provinciali non sono qualificanti ed hanno poco appeal. Normale quindi che i numeri siano bassi.

Rendendo i provinciali qualificanti si avrebbero gare più vicine a casa, sfruttando campi gara con poca capienza. Continuando con le selettive si è obbligati ad andare sempre nei soliti posti, già stressati con altre manifestazioni. A guadagnarci sarebbero tutti. Da una parte gli agonisti che non si troverebbero più a fare centinaia di chilometri. Da un’altra parte inevitabilmente anche i negozi di pesca locali. Infine anche le Fipsas provinciali che potrebbero finalmente utilizzare dei campi gara in provincia di proprietà.

Per il 2018 tutto rimarrà ancora invariato, vedremo se cambierà qualcosa per il 2019.

Si ringrazia Natascia Baroni per le foto

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