Il Canale Navigabile Milano – Cremona è un’opera importante iniziata negli anni sessanta. Noi pescatori lo conosciamo principalmente per il campo gara di Spinadesco, teatro di moltissime manifestazioni e del mondiale 2008 di pesca al colpo. Il Navigabile, così come è conosciuto, è sicuramente uno dei canali più regolari e comodi che esistano in Italia. Anzi, potremmo azzardare a dire che si tratta del più comodo campo gara esistente. Sponde in cemento, regolare sotto ogni aspetto e con la macchina nelle immediate vicinanze, su una strada asfaltata. Insomma, trovare di meglio anche in Europa è quasi impossibile.
LA STORIA
Come detto, la sua costruzione e completamento hanno avuto luogo tra il 1960 ed il 1970. Obiettivo principale, permettere alla città di Milano, metropoli in espansione, un collegamento diretto con il mare. Non a caso, nella zona sud di Milano esiste un’area denominata per l’appunto Porto di Mare. Purtroppo però, come tutti sappiamo, il Canale Navigabile è un’opera mai completata. Tredici chilometri di scavi, per poi interrompersi a poche centinaia di metri dal Fiume Adda. In pratica, il ponte sul fiume è stato l’ostacolo che ha bloccato tutti i lavori. Poi, inutile dirlo, si è trattata di un’opera dai costi a dir poco esorbitanti.
Un Progetto Mai Abbandonato
Ma in realtà il progetto del Canale Navigabile Milano – Cremona, non è mai tramontato del tutto. Un anno prima dello svolgimento del Campionato del Mondo di pesca al colpo a Spinadesco, l’idea di completare i lavori è tornata in auge. E fu proprio annunciato dall’AIPO in una riunione organizzata per presentare la manifestazione a Cremona. Peccato però, che anche in quel caso fu un annuncio caduto nel vuoto. Troppi i costi da sostenere ed i fondi da trovare. Ma ora, con il Recovery Plan, ritorna in auge il progetto.
UN PROGETTO CHE STUZZICA
Stuzzica l’idea di AIPO, l’Associazione Italiana diritto di navigazione interne, la Provincia di Cremona e la Regione Lombardia. E perchè stuzzica tutto ciò? Perchè con i miliardi (tanti) in arrivo per il Recovery Plan, si potrebbero trovare quei 2 miliardi scarsi per completare il progetto. Mancano 60 chilometri per portare il “mare” a Milano e creare un canale economico estremamente importante. Non solo, tutto ciò comporterebbe anche l’utilizzo di imbarcazioni ecologiche che permetterebbero anche di diminuire l’inquinato trasporto a quattro ruote.
Certo è che prima di pensare al progetto di completamento del Navigabile, bisogna pensare anche alla sicurezza della navigabilità del Po. Quest’ultimo un punto fondamentale.
IL PERCORSO
Come detto, il Canale Navigabile arriva alle porte di Pizzighettone, terminando all’altezza della frazione di Tencara. L’idea è di portarlo fino a Trucazzano, a pochi chilometri da Milano.
In questo modo non solo ci sarebbero vantaggi economici dal punto di vista dei trasporti, ma anche di importanza per alcune zone lombarde.
CHE OPINIONE AVETE?
Di sicuro avere un canale lungo 60 chilometri potrebbe portare benefici anche al mondo della pesca. Non solo dal punto di vista dell’agonismo, ma sopratutto per il semplice pescatore, che avrebbe un nuovo itinerario. Ci sono però dei pro e dei contro, come sempre. Se le attività commerciali potrebbero risentirne positivamente, non bisogna dimenticare l’impatto ambientale. Un canale di 60 chilometri taglierebbe ulteriormente in due le province di Lodi e Milano.
Diteci qual’è la vostra opinione in merito a questo possibile progetto. Realizzabile? Irrealizzabile? Utile? A voi la parola!
Fonte – La Provincia Cremona