Siete alle prime armi con il mondo della pesca ad eging, ma non sapete dove sbattere la testa per quanto riguarda la canna giusta? Proviamo a darvi qualche consiglio noi.
Cos’è l’Eging?
Su, facciamo un piccolissimo e velocissimo ripasso. L’eging è una tecnica che arriva (ovviamente) dal Giappone e si riferisce all’esclusiva ricerca dei cefalopodi. Seppie, calamari ed anche polpi. In dettaglio però ci fermiamo alle prime due specie in quanto si effettua una vera e propria azione di pesca.
L’eging è fondamentalmente una variante dello spinning, in quanto si utilizzano delle esche artificiali: gli egi, le totanare. Delle vere e proprie imitazioni di gamberetti, di cui i cefalopodi vanno ghiotti e che possono avere dimensioni diverse. Un esempio? Leggete questo articolo cliccando sul pulsante qua sotto.
Per quanto riguarda il mulinello, con una misura 3000, possibilmente con trattamento anti salsedine, andate sul sicuro. Ovviamente, come abbiamo detto più volte, il consiglio è di avere bobine caricate con della treccia. A proposito, quattro capi o otto capi? Date un’altra occhiata a questo articolo!
Ed ora arriviamo all’argomento principe di questo articolo: la canna. Potremmo parlare di tantissime situazioni, con tipologie di canne che potrebbero andare meglio dalla spiaggia, rispetto che dalla scogliera. In questo caso, cerchiamo di darvi un consiglio su una tipologia di canna all round. Alla fine, se non abitate al mare ed andate saltuariamente, è la soluzione migliore.
Sensibile e Rigida
Partiamo da un presupposto. La dimensione media delle totanare che andrete ad utilizzare sarà tra 2.5 e 3.5. Attenzione però, 3.5 è una dimensione normalmente poco utilizzata dalla spiaggia, abbastanza al limite per la maggior parte delle canne. In quel caso serve qualcosa di decisamente rigido. Forse qualcosa che va oltre l’eging e si avvicina più allo spinning ai predatori.
Il consiglio è di affidarvi ad una canna che abbia la classica lunghezza di due metri e mezzo (2.45 – 2.46 di norma), dal fusto sottile per garantire una perfetta sensibilità su tutta la lunghezza e con una buona schiena. Il perchè queste caratteristiche è presto detto:
- La sensibilità è fondamentale per essere sempre a contatto con l’esca. Maggiore è sensibile una canna, più facile sarà riuscire a percepire la situazione del fondale e, di conseguenza, le tocche delle seppie e dei calamari.
- Con una buona schiena e rigida, in quanto vi permetterà di guadagnare metri sul lancio. Dalla spiaggia può essere utile riuscire ad andare una decina di metri più in fuori, ma ancora di più se vi trovate sulle scogliere. In più, avrete un miglior controllo in situazioni di mare non calmissimo (condizioni favorevoli per la pesca del calamaro, ma non della seppia).
Rigida, ma Progressiva
Perchè progressiva? Perchè se attaccate un calamaro ed avete una canna completamente rigida in vetta, state pure certi che lo perderete in tempo zero. Il calamaro è un predatore aggressivo ed una volta incannato vi darà filo da torcere. Non è la seppia che, volente o nolente, risulta abbastanza passiva durante il recupero (ma non per questo semplice da portare a riva). Con un’azione progressiva, sarà possibile seguire le ripartenze dei calamari o delle seppie più grosse una volta arrivate nel sottoriva.
Una delle Migliori
Tra le più apprezzate sul mercato degli ultimi anni c’è sicuramente la Egi Pro Evolution K1 di casa X6X. Una canna sviluppata direttamente da chi pratica costantemente questa particolare pesca, che negli ultimi dieci anni ha preso sempre più piede.
Una canna che non solo è realizzata in carbonio ad alto modulo, quindi decisamente affidabile e con tutte le caratteristiche che vi abbiamo elencato poco sopra, ma anellata completamente Fuji, con materiali che hanno subito un importante trattamento anti salsedine. In poche parole, se vi dimenticate di lavarla, non si arrugginirà in pochi giorni come nel caso di attrezzature senza trattamento. Canna made in Japan? No, ma è come se lo fosse, con la variante che presenta un prezzo positivamente a dir poco “imbarazzante”. Per la serie, poca spesa, tantissima resa.
Ah, dimenticavamo. La grafica fa sempre la sua parte ed anche la parte del calcio in EVA, tra porta mulinello e base, è studiata appositamente per aiutare il pescatore nel mantenere un’ottima presa della canna.
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