Dopo aver parlato del Lemene, un altro interessante itinerario dell’area vicino a San Donà di Piave è il Canale Malgher. Scopriamolo in dettaglio, concentrandoci nell’affrontarlo con la tecnica del Feeder Fishing.
Il Percorso
Un canale che nasce in Friuli Venezia Giulia dall’unione di alcune rogge e che nel percorso verso valle acquisisce portata grazie all’ingresso di altri piccoli canali. Il Malgher viene chiamato “Canale”, ma ha tutte le sembianze di un torrente di pianura. In particolar modo nel tratto alto presenta una conformazione molto interessante, attraversando la pianura e mantenendo le proprie sponde quasi incontaminate.
Una volta superato l’abitato di San Stino di Livenza. viaggiando pertanto molto vicino al Fiume Livenza, si unisce al Fiume Loncon, il quale unisce le proprie acque al Lemene quasi alla foce nell’Adriatico.
Il Tratto Cittadino
Come detto, il Malgher nel suo tratto alto è molto selvatico. Sicuramente un corso d’acqua interessante per gli appassionati di Stalking Fishing sia in canna fissa, che bolognese, feeder e spinning. In questo particolare caso però ci concentriamo nella zona di San Stino di Livenza, abitato che il Malgher attraversa in centro città.
La Sponda
La sponda è in parte naturale ed in parte con le rive cementificate. Il posizionamento dell’attrezzatura è comodo, in piano, anche se si tende a rimanere leggermente alti sull’acqua. In particolar modo in alcune condizioni che andremo a vedere tra poco, la pescata si può effettuare alti oltre un metro sull’acqua.
Larghezza e Profondità
Largo tra venticinque e trenta metri, il Malgher ha una profondità tra due e quattro metri a seconda dello spot.
FATTORE MAREA
Proprio come in Lemene, la marea è un fattore molto importante da considerare. Nonostante la distanza dal mare sia attorno ai venti chilometri, se non addirittura di più, gli sbalzi di livello sono decisamente notevoli. Parliamo di variazioni anche fino ad un metro, che vanno ad influire sulla velocità della corrente.
Corrente
Il Malgher presenta sempre corrente ed anche nei momenti di alta marea tende sempre a muoversi verso valle. Una situazione diversa rispetto al Lemene, che rallenta quasi fino a fermarsi o il basso Canal Bianco che torna addirittura verso valle.
Specie Ittiche Presenti
In un’area così ricca di acqua e pesce, anche il Malgher non poteva differenziarsi. Tante specie ittiche, tanti autoctoni ed alcune “sorprese” che in molti corsi d’acqua sono praticamente estinte. Parliamo della savetta, che ancora resiste con una popolazione importante in questo canale.
Diverse anche le carpe, con la taglia media decisamente più alta rispetto a quella del Lemene, oltre che davvero molto selvatiche e combattive. Per quel che riguarda i carassi invece la taglia è leggermente inferiore rispetto al fiume che attraversa Portogruaro. Non mancano poi scardole e breme, oltre che qualche cavedano, barbo e tanta minutaglia tra alborelle, gardon e qualche triotto ancora.
Canale da Anguille
Ebbene si, il Malgher è famoso per essere un canale ricco di anguille. Diversi locali vanno a cercarle in tutte le ore del giorno innescando due vermoni, ma non è raro poterle prendere durante una semplice pescata a bigattino o mais. Parliamo di esemplari di taglia importante, anche fino al chilogrammo di peso.
Tecniche di Pesca
Come tutti gli itinerari di questa parte del Veneto, anche in Malgher è possibile praticare diverse tecniche di pesca. Roubaisienne, canna fissa, bolognese e feeder sono le più gettonate, senza dimenticare anche il light carpfishing.
Feeder
Iniziamo dalla tecnica con il pasturatore. Una delle più redditizie, che non deve rendere conto dei cambiamenti della marea. Qualunque sia il livello del canale, a feeder si pesca senza il pensiero di dover costantemente tenere sotto controllo l’altezza dell’acqua. L’unica cosa da considerare è la distanza di pesca. Se si inizia con il livello alto e si sceglie una linea lunga, bisogna considerare che con la bassa marea la propria zona di pesca potrebbe presentare un livello inferiore. Meglio quindi restare ad almeno 5-6 metri dalla riva opposta oppure tentare la pescata a centro canale, dove la profondità rimane almeno di due metri e mezzo.
Canne e Pasturatori
La misura da 11 piedi è sicuramente quella più indicata. Permette di raggiungere comodamente la sponda opposta e per le linee corte assicura abbastanza schiena per la combattività delle selvatiche carpe del Malgher. In merito ai pasturatori, per essere sicuri tenetevi pronte delle grammature da 60 grammi, ma sono casi estremi.
Stay Strong
Steve Jobs diceva Stay Hungry, ovvero affamati di successo, noi diciamo Stay Strong…con i terminali! Le carpe sono veramente molto selvatiche e combattive, quindi meglio iniziare con uno 0.16 ed eventualmente ingrossarsi ulteriormente. Ami ad occhiello o paletta, fate voi, ma per le carpe che siano ben resistenti. Per quanto riguarda il light feeder, potete usare dei classici ami a gambo lungo o leggermente curvi per breme, carassi, savette e scardole.
Pesca al Colpo
Con una condizione di corrente come quella del Malgher, si possono adottare diverse tecniche della pesca al colpo. Dire quale sia la più redditizia è difficile, ma ognuna ha il suo perchè. Scopriamole molto velocemene.
Roubaisienne
La sponda è abbastanza comoda, quindi scanottare la roubaisienne a undici o tredici metri non è un problema. Piuttosto il problema è rappresentato dal livello che tende a diminuire in caso di bassa marea e che porta la pescata ad accorciarsi sempre di più. Opportuno posizionare un palo che vi permetta di controllare l’altezza dell’acqua.
E’ un posto sicuramente interessante per una pescata con le vele, a cui ovviamente abbinare degli elastici proporzionati al peso utilizzato. Meglio essere pronti con galleggianti da un grammo, fino ad oltre dieci grammi. Sarete voi a cercare di capire se dovrete pescare fermi sulla pastura oppure lasciar correre il galleggiante.
Canna Fissa
Con la quantità di minutaglia presente, è quello che cercate voi amanti della cara e vecchia italiana canna fissa. Con le misure corte, pescando in piedi, potrete effettuare delle stupende pescate di alborelle a mezz’acqua oppure andare sul fondo e cercare qualche pesciotto di taglia. Galleggianti allungati da non meno di 1.25 grammi e piombatura abbastanza chiusa, con torpille sono i nostri consigli.
Bolognese
Anche in questo caso, come sempre, molto dipende da cosa state cercando. Con un galleggiante pesante e piombatura raggruppata potrete tentare carpe ed anguille restando fermi sul fondo. Ovviamente la bolognese deve avere un’azione importante, in grado di fermare la forza di questi pesci. Se invece il target sono cavedani, breme o savette, potete utilizzare delle canne con azione più morbida che sotto certi punti di vista, possono anche farvi divertire di più.
Conclusioni
Il Canale Malgher è uno dei tanti itinerari della zona che dovete assolutamente provare. Se pescate a feeder il consiglio di tenervi pronti esche “alternative” come mais e sopratutto dumbells o mini boilies. L’altissima minutaglia potrebbe crearvi dei problemi con i classici bigattini. Ed attenti alle anguille!