La pesca ad Eging nel corso degli ultimi cinque – dieci anni ha avuto un’incredibile esplosione. Una tecnica giovane, ma praticata da pescatori di tutte le età.
Come può essere il Trout Area, semplice sotto certi punti di vista, ma costituita da piccole ed estremamente importanti variabili da considerare.
L’eging non è solo la pesca di calamari, seppie e polpi. L’eging è una pesca di sensazioni. Ed allora non perdiamo altro tempo, andiamo a scoprirla nel dettaglio.
In questo articolo cercheremo di darvi le linee guida per iniziare a praticare questo particolare spinning ai cefalopodi.
Dove Praticarlo
Spiaggia, scogliere e porti. Praticamente ovunque ci si possa avvicinare all’acqua. Da nord a sud, tutti i litorali italiani possono garantire una buona resa, stagione permettendo naturalmente.
Con fondali bassi e sabbiosi sarà più facile imbattersi in seppie. Su fondali più profondi, specialmente da scogliere e muraglioni di porti, si potranno trovare anche i calamari. Semplicemente, parlando di mari, potremmo riassumere così:
- Mar Ligure – Tutti i cefalopodi
- Mar Tirreno – Seppie e Polpi nel Lazio ed alta Toscana, Calamari/Seppie nelle restanti regioni.
- Mar Ionio – Tutti i cefalopodi
- Mar Adriatico – Seppie e Polpo dal Friuli alla Puglia
Quando Praticarlo
La tecnica dell’eging è una tecnica tipica dei mesi freddi. Non è una pesca estiva, a parte rare eccezioni come in Sardegna.
Questo perchè seppie e calamari preferiscono le acque da fresche a fredde per avvicinarsi a riva. In base all’evolversi della stagione estiva, normalmente le prime seppie arrivano a fine settembre – inizio ottobre, sostando normalmente fino a maggio, ma non sono rare catture di giugno.
Attenzione però, stiamo parlando esclusivamente di pesca da riva. L’eging dalla barca è un po’ differente e ne parleremo più avanti. In quel caso, non sono rare catture estive, con i totani che si trovano principalmente tra giugno ed agosto, a grandi profondità.
Abbiamo parlato di stagione, ma un altro punto importante è dettato dall’orario. Il calamaro è un predatore prettamente notturno. Il cambio di luce alba/tramonto è sempre da tenere in considerazione, ma la notte è il momento migliore.
Diverso è il discorso delle seppie. Sono cefalopodi più versatili alle situazioni, sempre in caccia e, da quanto abbiamo notato, sempre affamate. La notte e la mattina sono i momenti migliori, senza dimenticare le ore che vanno verso il tramonto. E’ comunque più facile catturare delle seppie, piuttosto che dei calamari.
Attrezzatura
Come molte tecniche emergenti legate allo spinning, anche la pesca ad eging si contraddistingue per la semplicità nel materiale da pesca. Canna, mulinello ed una piccola borsa con l’indispensabile. In caso di pesca dall’alto, consigliabile un guadino perchè il bello dell’eging è che non si seleziona la taglia. In caso di polpi, sarebbe un peccato perderli per una mancanza di questo tipo.
Canne
Naturalmente come in tutte le tecniche, anche l’eging ha delle canne specifiche. Siamo onesti, volendo si potrebbe utilizzare una classica canna da spinning light, ma il consiglio è di utilizzare qualcosa di più specifico. A meno che non si abbia la certezza sempre di andare in spot con medesime caratteristiche, il consiglio è di munirsi di due canne con azioni diverse.Canne da eging per la pesca in porto
Il porto è uno dei spot che possono garantire molte catture. E’ anche l’isola felice in caso di mare troppo mosso per pescare dalla spiaggia. Che sia giorno o notte, poco importa. Il porto è però uno degli ambienti più ostici per qualunque tipo di pesca. Scogli, incagli, corde alzano il rischio di perdere gli artificiali. Ecco perchè il consiglio è di utilizzare delle canne con un’azione di punta abbastanza rigida per imprimere un movimento più veloce alla totanara, senza però che si muova a scatti risultando innaturale alla nostra preda. Inoltre, considerando che si potrebbe pescare anche alti sull’acqua, è consigliata una canna con una buona schiena per salpare di peso le seppie ed eventuali polpi. Azione media 2.5 – 3.5.Canne da eging per Spiaggia / Scogliera
Diverso è il discorso quando si pesca dalla spiaggia o dalle scogliere. In questo caso tendiamo a lanciare senza avere un’idea chiara del fondale. Ecco perchè entrano in gioco le cosiddette “sensazioni”. Servono canne con azione di punta progressivo parabolico. Ok, abbiamo detto tutto e niente. Semplicemente la vetta deve essere estremamente sensibile, per permetterci di avere il totale controllo della totanara. Il nostro consiglio è di utilizzare una canna con azione 2.0 – 3.0, con la vetta che tende a curvarsi, garantendo un movimento più armonioso della totanara.Mulinelli
L’eging si potrebbe posizionare tra lo street fishing e lo shore jigging. Non è importante l’azione di recupero, in quanto si effettua lentamente. L’importante è che abbia una buona frizione, specialmente con calamari e seppie di taglia. Il nostro consiglio è di attestarsi su una misura massima di 3000.
Un altro importante dettaglio da considerare è il trattamento anti salsedine. E’ sempre buona cosa lavare tutta l’attrezzatura, ma sempre meglio un mulinello studiato per la pesca in mare. Con i classici mulinelli da acque interne, la salsedine può essere deleteria anche lavandoli bene.
Filo
L’eging è una tecnica che potremmo racchiudere nel mondo del light spinning. I vostri mulinelli dovranno essere assolutamente caricati con del trecciato. Sottile naturalmente, non oltre gli 0.10 mm, ma pur sempre trecciato. Vi garantirà un miglior controllo della totanara.
Consigliabile sempre legare un terminale in fluorocarbon di misura tra 0.22 e 0.26 mm. Come già detto, tutto dipende dagli spot e dalle catture che andrete a cercare.
Totanare – esche ad-hoc per i cefalopodi
Stiamo entrando in un mondo infinito. Un mondo che per qualcuno potrebbe quasi diventare una droga, proprio come gli artificiali da spinning in generale. Non stiamo scherzando. Nel momento in cui si inizia l’eging, sappiate che potreste essere attratti dall’acquistare più e più totanare.
Il lato negativo è sicuramente l’alleggerimento del portafogli. Il lato positivo è che potete stare tranquilli, perchè tutto quello che acquisterete verrà utilizzato e vi regalerà soddisfazioni.
Colori caldi e colori freddi. Fondamentalmente vanno bene tutti. Sicuramente i colori accesi, come arancione, giallo, rosa e rosso danno una spinta in più nelle giornate più scure e di notte. Mentre quelli più freddi, come viola, blu ed anche il verde, sono consigliabili nelle giornate limpide.
Il nostro consiglio è però quello di avere a disposizione un buon parco totanare e di provarle in ogni condizione. Una vera e propria regola non esiste, proprio come nello spinning al luccio o al persico. In base poi agli spot di pesca, la colorazione migliore può essere quella che meno ci si aspetta.
Detto ciò, il bianco è uno dei colori indispensabili, per il resto, non fatevi mancare nulla. Meglio ancora se si tratta di totanare che si illuminano di notte, ma ci arriviamo tra qualche capitolo
Prezzi?
Più costa, meglio è. Se vi fidate di noi, vi possiamo dire che non è proprio così. Specialmente se siete agli inizi, evitate di spendere tanti soldi per una totanara. Meglio utilizzare gli stessi soldi, per acquistarne di più economiche. A maggior ragione se non siete sicuri della “sicurezza” del vostro spot. Meglio perdere una totanara da 2 €, piuttosto che una da 15 €!
L’ Indispensabile
Canne, mulinelli, totanare, fili. Cosa manca? Ovviamente qualche piccolo, indispensabile, prodottino.
Borsa
Molti utilizzano il marsupio, ma può andare bene anche una piccola e pratica borsa in tessuto. Abbiamo volutamente scritto in tessuto? Assolutamente si. Il tessuto è più pratico dell’Eva nei movimenti. Consigliato sicuramente per la barca o pesca statica, ma non per una pesca di movimento come l’eging.
Porta Egi
E’ l’astuccio per riporre le totanare. Realizzato con dei particolari scomparti a triangolo per inserire le totanare. Ce ne sono di diversi tipi sul mercato. Alcuni molto economici, altri più costosi. C’è differenza? Beh, diciamo di si. Quelli troppo economici tendono a rovinarsi in breve tempo a causa della salsedine. Ricordate che è sufficiente l’aria di mare, carica di iodio, a rovinare il materiale. Ecco perchè sarebbe opportuno lavare tutto, ma davvero tutto. Le cerniere si rovinano velocemente.
Capitolo Guadino
Sempre consigliato averlo. Più che per le seppie, per calamari e polpi. Per essere comodi, il nostro consiglio è di acquistare uno di quei guadini che da chiusi hanno poco ingombro, per poi allungarsi a quattro/cinque metri. Se cercate bene, in commercio li trovate. Un esempio lo trovate in foto per esempio.
Per quanto riguarda la testa di guadino, è sufficiente una classica rete in nylon o gommata per una rapida asciugatura.
Luci
Volete andare ad eging e non avete delle lampade da testa? Pazzi! Dovete sempre averne una. Indispensabile. Anche in questo caso la scelta è ampia, ma se possiamo darvi un consiglio, scegliete una lampada con raggio ampio e stretto. Non costano molto.
Infine, un ultimo consiglio è di munirvi di una piccola lampada a raggi UV. Illuminerà le vostre totanare, garantendo maggiore visibilità ed attrazione in acqua.
Azione di Pesca
Lo abbiamo già detto sopra. L’eging è una tecnica di sensazioni. Imparerete con il tempo a muovere nella giusta maniera la totanara. State attenti solamente quando siete tra gli scogli. Incagliare è molto facile, così come perdere le esche. E se pescate a vista, restate calmi quando vedete che una seppia o un polpo sta attaccando l’egi. Lasciateli mangiare e poi date la ferrata. Purtroppo perderli è molto semplice, ma non demordete specialmente con le seppie. Sono cefalopodi molto aggressivi e tendono a tornare più volte sulla “preda persa”.
Come tutte le pesche, anche l’eging è una tecnica di pazienza. Abbiate pazienza, provate e riprovate che poi sarete voi ad insegnare agli altri. E ricordate che non è una pesca noiosa come molti credono o vogliono far credere.
Infine, il consiglio è sempre lo stesso. Rispettate il mare. Con esemplari troppo piccoli è meglio effettuare il catch&release. Tutti i cefalopodi, una volta cotti in padella, tendono a restringersi parecchio. Una seppia, un calamaro o un polpo troppo piccolo vi regalerà più soddisfazione se fotografato e rilasciato immediatamente.
Ragazzi provate e mandateci le vostre foto. Saremo felici di pubblicarle sui nostri profili social.
Post Scriptum
Dimenticavamo. Il nero che spruzzano i cefalopodi difficilmente si pulisce dai vestiti. State attenti!
Ed un ultimo segreto. Se vedete delle macchie nere sul terreno, allora vorrà dire che è una zona in cui praticano eging.