Le acque italiane nascondono tesori inaspettati, e tra di essi c’è il persico reale, un pesce indubbiamente nobile e affascinante che sfida pescatori di ogni livello. In Italia, la pesca al persico offre un’esperienza unica, ed è una specie di pesce molto ricercato sia per la loro indole di “piccoli diavoli” ed anche per i suoi pregi culinari.
E’ la preda per eccellenza per gli amanti della pesca a light spinning. Una specie di pesce che può essere insidiata lungo tutto il corso dell’anno, con tecniche ed esche molto diverse tra loro. Si può facilmente pescare sia a piedi che da natante e, se in attività, offre anche al pescatore neofita la possibilità di effettuare numerose catture.
In questo articolo, esploreremo le sfumature di questa affascinante e tecnica pesca, offrendo consigli pratici e suggerimenti per una giornata di pesca il più redditizia possibile.
L’habitat del persico
Predilige acque con fondali rocciosi o sabbiosi, ma può essere trovato anche nelle vicinanze di strutture sommerse, come tronchi o rocce, che offrono rifugio e opportunità di caccia. Il persico reale è un predatore attivo e agile. Si muove in cerca di prede, sfruttando la sua velocità e agilità per cacciare piccoli pesci, insetti acquatici e altre creature. È noto per attaccare prede più grandi di sé, dimostrando una certa audacia nelle sue abitudini alimentari.
La temperatura dell’acqua influisce notevolmente sul comportamento del persico reale. In inverno, tende a ridurre la sua attività e a spostarsi verso acque più profonde. Con l’arrivo della primavera, diventa più attivo, si sposta verso acque più basse e inizia a cacciare in modo più aggressivo in vista delle stagione riproduttiva.
L’ Attrezzatura
Le canne
Per insidiare con successo il persico, è fondamentale utilizzare l’attrezzatura giusta e padroneggiare le tecniche di pesca più efficaci. Canne leggere con cimini sensibili e le lenze sottili sono ideali per questo tipo di pesca, consentendo una sensibilità maggiore durante il recupero dell’esca.
Le scelte ideali vanno da una lunghezza di 6’6″ a 7’6″ a seconda della tecnica di pesca utilizzata. Canne corte è sensibili risultano molto utili nella pesca con piccoli jerk e micro jig, mentre le più lunghe sono ideali per la pesca a drop shot e a campanaccio.
L’azione è da scegliere tra un’ azione media e medio-leggera, sempre in funzione del tipo di esca e tecnica che si andrà ad utilizzare. Un’azione medio-leggera fornisce una curva di flessione più graduale, rendendo la canna più versatile per la pesca con esche più leggere e tecniche di recupero lento. Canne ad azione media, che presentano una buona schiena, sono ideali per insidiare il persico con le tecniche del drop shot o del campanaccio.
Esempi canne per la pesca a micro jig:
I mulinelli
La scelta del mulinello è altrettanto importante quanto quella della canna nella pesca al persico. Ecco alcuni aspetti da considerare e una descrizione degli elementi chiave per i mulinelli ideali per questa pesca.
I mulinelli da spinning sono generalmente da preferire. Offrono una versatilità maggiore, sono facili da usare, e permettono lanci più lunghi precisi con esche leggere. La taglia varia tra 2000 e i 3500 al massimo. I mulinelli più grandi sono ideali per la pesca a drop shot e campanaccio, mentre per la pesca a spinning “normale” sono ideali i più piccoli.
Il rapporti di recupero ideali sono quelli medio veloci da 5.8:1 a 6.8:1
Fili e Finali
La scelta del filo da pesca è un aspetto critico per la pesca al persico. I fili giusti devono essere abbastanza robusti per gestire le sfide poste da questo predatore, anche in presenza di ostacoli, ma anche sottili e discreti per presentare al meglio le nostre piccole esche.
Ecco alcuni aspetti da considerare e una descrizione dei tipi di filo adatti:
- Trecciato: L’ideale per qualsiasi pesca light. L’alto carico di rottura anche con diametri molto piccoli, ci permette di effettuare lanci molto lunghi e di tagliare al meglio la colonna d’acqua permettendoci di muovere l’esca al meglio. Diametri dal 0,06 fino al 0,14 mm sono perfetti.
- Fluorocarbon: Per il terminale è sempre la scelta più indicata. Ha in indice di rifrazione quasi nullo ed una bassissima elasticità che ci permette di essere sempre in contatto con la nostra esca. Possiamo scegliere diametri da 0,16 mm – 0, 20 mm per le pesche a spinning con piccole esche ( testine piombate e gomme, piccoli minnow, micro jig ecc. ) fino ad arrivare a diametri di 0,25 mm fino a 0,35 mm per tecniche più “stressanti” come il drop shot e il campanaccio.
Le Tecniche
Il Campanaccio
Questa tecnica di pesca verticale, è ampiamente utilizzata nei laghi prealpini del Nord d’Italia da molti anni. Praticamente si tratta di una pesca a Drop Shot modificata, che ha la caratteristica di avere nella sua parte finale il piombo attaccato ad un elastico.
Pescando con piombi anche molto pesanti che vanno dai 20 ai 40 g, a seconda delle profondità di pesca, permette di muovere le esche a intermittenza senza staccare il piombo dal fondo arrecando così meno disturbo al pesce.
La tecnica perfetta è quella di dare ampi e decisi colpi alla canna, intervallati da pause anche da diversi secondi. La mangiata dei persici, di solito, avviene proprio durante a questa fase di stop.
La nostra montatura può prevedere da uno fino a tre ami sulla nostra piantana, con innescati piccole gomme come: shad, gamberi o grub.
Come per il drop shot, è una tecnica molto redditizia anche quando i pesci sono più smaliziati e lenti nella mangiata. Questa tecnica però difficilmente ci seleziona molto la taglia.
Il Drop Shot
Come abbiamo detto nel paragrafo precedente è una tecnica per lo più verticale ma, a differenza della precedente può essere ampiamente utilizzata anche da riva facendo procedere la lenza lungo la linea della gronda. Costituita da una lenza composta da uno o più ami inseriti direttamente sulla piantana ( senza avere i soliti braccetti come per la pesca a sabiky ).
Nella sua parte terminale si attacca un piombo ( a pera o cilindrico ) di peso che può variare tra i 20 e i 40 grammi a secondo della profondità di pesca. Se per il campanaccio, possiamo calcolare quasi 2 grammi per ogni metro di profondità di pesca, per il drop shot basta 1 grammo circa per ogni metro.
Il movimento della canna e simile a quella del Campanaccio, ma i questo caso i movimenti sono più corti e meno aggressivi.
Micro Jig
Forse la pesca al persico più tecnica ed entusiasmante. Si usano ovviamente dei micro jig ovvero, piccole teste piombate ( meglio se in tungsteno ) di peso che varia da 3 fino a 15 – 20 grammi contornate da uno skirt in gomma colorata. Si usano innescando piccole gomme siliconiche, ma il loro meglio lo danno usandole con piccoli gamberi da 3 a 8 cm.
Questa tecnica è particolarmente efficace nei momenti in cui i persici sono in una fase di alimentazione attiva e risponde bene a movimenti più aggressivi delle esche. E’ una tecnica che richiede lanci precisi nelle aree in cui stazionano i branchi di persici, punti a volte vicini a strutture sommerse, bordi di erbai o strutture rocciose.
Il movimento perfetto è molto caratteristico, ampi movimenti della canna su e giù facendo in modo che il filo crei un ampia pancia nella fase di rilascio. Si utilizza molto poco la rotazione del mulinello, questo per lasciare il più possibile l’esca nello strato di profondità più vicina al fondale. Si intervalla il movimento della canna con delle pause di qualche secondo.
Questo tecnica è molto attraente e, sopratutto, permette di selezionare molto la taglia dei nostri pesci.
Le esche da non lasciare mai a casa
- Fiiish Black Minnow misura 2: un esca che ormai è famosa per essere super catturante per molteplici tipi di predatori, ed i persici non sono da meno. A seconda delle profondità possiamo usare esche con teste da 8, 10 e 20 g. I colori molto apprezzati dai nostri “piccoli diavoli” sono: Wakasagi, Khaki, e Sparkling Brown. Il persico è un pesce molto vorace, perchè non provare anche esche del 3 o addirittura del 4??
- Fiiish Mud Digger 65 e 90: un’esca che, quando abbiamo situazioni dove i pesci stazionano a contatto con il fondo e sono apatici, recuperata lenta a piccoli strappi sondando ogni singolo sasso, permette di fare catture di pesci anche molto grossi.
Consigli Pratici
- Osserva il Comportamento del Pesce: Cerca segnali come piccole bollatine a galla, queste segnalano i piccoli pesci che si raggruppano per scappare dall’attività predatorie dei persici. Se pescate dalla barca ed è possibile usare l’ecoscandaglio, bisogna ricercare le classiche “palle” rosse che stanno sospese dal fondo.
- Varia la Profondità di Pesca: Adatta la profondità di pesca in base alla stagione e alle condizioni dell’acqua. Il persico può spostarsi verticalmente a seconda delle temperature e dell’ossigeno. In primavera ed estate tende a restare su strati d’acqua di massimo 12 metri. Nei periodi freddi si sposta nelle profondità anche di 25 – 30 metri, e tende a stare nei pressi del fondo.
- Batti più acqua possibile: Il persico è un pesce che, salvo condizioni particolari, si sposta e “corre” molto alla ricerca del cibo. Sia da riva che dalla barca, battere molta acqua permette di ricercare al meglio questo predatore.
- Recupero Variabile: Cambia spesso la velocità e lo stile di recupero. Talvolta, il persico reale risponde meglio a un recupero veloce e aggressivo, mentre in altre circostanze preferisce azioni più lente e sospese con ampie pause ( soprattutto quando si pesca a drop e a campanaccio ).
Conclusioni
La pesca al persico richiede dedizione e pazienza, soprattuto per la ricerca dell’esemplare di taglia ( 35 – 40 cm ), e una buona comprensione del comportamento di questo predatore.
Non è un pesce così facile come possa sembrare.
Con l’attrezzatura giusta, una selezione di esche efficaci e una varietà di tecniche, si può aumentare le catture nelle nostre battute di pesca.
Articolo in collaborzione con: Tommaso Rusconi