Come pescare a zig rig?
I periodi primaverili ed estivi, sono sicuramente quelli principe per la pesca alla carpa.
Dobbiamo però fare una precisazione: in primavera, le temperature in costante aumento ( ma non eccessive ), i cambiamenti frequenti del meteo, permettono di avere un costante movimento di carpe in fase di nutrizione durante tutto l’arco della giornata.
In estate invece, le temperature più elevate e la minor ossigenazione dell’acqua ridurranno il movimento dei pesci verso, e soprattutto, nelle ore più fresche della giornata ( serali e notturne ).
In entrambi i periodi però, può capitare di non vedere movimento nei pressi del fondo bensì a galla, in questi casi quindi ci viene in aiuto la tecnica dello Zig Rig.
Cos’è lo zig rig
Montatura con solo terminale
Questa montatura è molto semplice ed è caratterizzata da un terminale a svolazzo molto lungo abbinato a una classica spugnetta.
La montatura sarà così composta:
- Un piombo tra i 70 ed i 130 grammi ed un terminale costruito con lo specifico nylon da zig con un’amo di una misura compresa tra il n°12 e il n°8
- Come innesco sono consigliate delle spugnette ad alto grado di galleggiabilità di vari colori.
La costruzione risulta molto semplice, in quanto non dovremo fare altro che un semplice hair-rig, con due piccoli accorgimenti. Il primo è mettere un pezzettino di tubo siliconico (e non il termo-restringente) sul capello e farlo scorrere sull’amo tipo blow-back rig. Il secondo è stendere un velo di colla (una goccia sarebbe già troppo!) sul nostro nodo senza nodo poiché il nylon tende a serrarsi meno della treccia al fine di non rischiare che le spire si sovrappongano se non le fissiamo.
Per la lunghezza del terminale ovviamente nessuno può sapere a priori a che altezza stazionerà il pesce, quindi vi consiglio di preparare a casa più terminali con differenza di 50cm l’uno dall’altro, partendo da 1m sotto la superficie fino a scendere a 2 m dal fondale. Nel globale non serviranno più di 7-8 terminali minuziosamente riposti sui nostri rocchetti.
La pasturazione
L’innesco
L’innesco nella pesca a zig è solitamente composto dalle cosiddette “spugnette”, piccoli pezzettini di spugna appunto che hanno il doppio vantaggio di essere sia molto galleggianti che molto assorbenti nei confronti dei dip con i quali andremo ad aromatizzarli.
Nello zig è molto importante la questione cromatica in quanto pescando di fatto con l’innesco sospeso a mezz’acqua dobbiamo riuscire ad attirare il pesce che è in pastura sia negli stati superiori all’innesco che quelli sottostanti; per questo solitamente si abbinano spugnette di due colori opposti quali ad esempio il giallo ed il nero lasciando sempre il colore scuro sotto a quello chiaro.
In questo modo il pesce che arriva sull’innesco guardandolo dall’alto vedrà un colore di contrasto rispetto a quello del fondale mentre il pesce che si dirige verso l’innesco da sotto di esso, noterà l’innesco in quanto sarà in contrasto con il colore della superficie.
Per la scelta dei colori è bene, come sempre, far caso anche alla condizioni meteorologiche ed ai colori di acqua e fondale.
Per Fishingmania: Samuele Maruffi🎣 (@samuelemaruffi.fishing)