Isola Serafini, il Paradiso della Pesca
Qual era lo spot di pesca più in voga fino ad una decina di anni fa per le tecniche di feeder e bolognese? Facile! Il Po nel tratto attorno ad Isola Serafini. Una zona da sempre davvero ricca di pesce, non a caso protagonista del nostro primissimo articolo su Fishingmania. Negli ultimi anni però è stata un po’ abbandonata dai pescatori. Il motivo è da ricercarsi nella scoperta di nuovi itinerari, spesso più vicini a casa ed a volte anche meno scomodi per il posizionamento dell’attrezzatura o per la distanza dall’auto. Ma questo tratto in cui il Po si divide nei famosi due rami, vivo e morto, non è mai risultato povero di pesce. Barbi, breme, aspi, carpe e recentemente anche pesci gatto continuano ad essere presenti in abbondanza.
Po Morto e Po Vivo
Se frequentavate Isola Serafini fino al 2012 forse vi ricorderete com’erano le condizioni del fiume. Arrivando da Monticelli si passava sul ponte di fianco alla centrale. Qua il fiume era impetuoso ed obbligava grammature sostenute sia per la pesca a feeder, sia per le tecniche del colpo. Era il cosiddetto “Po Vivo”, patria di grossi barbi, aspi ed anche siluri ovviamente. A memoria, fu in questo tratto che si catturò per la prima volta un barbo da ben sei chilogrammi. Un record ed una rarità in quegli anni, ormai completamente demolito.
Dall’altra parte c’era il Po Morto. Si arrivava (e si arriva ancora) davanti alle 8 paratie della diga. In quegli anni c’erano giornate in cui erano aperte tre o quattro paratie ed altre in cui stavamo aperte solo le centrali. Non era mai veramente “morto”, in quanto la portata del fiume era sempre importante, ma comunque con corrente molto meno veloce dell’altro tratto. I barbi non mancavano, ma era il regno della breme e di altri pesci che stazionano in correnti più lente.
Ora Quanta Corrente C’è?
Ora le cose sono un pochino cambiate. Inevitabile considerando il periodo di siccità che stiamo attraversando. Il fiume, come ben sapete, è ben al di sotto del livello medio e la corrente inevitabilmente ne risente. Solamente dopo qualche pioggia tende a risultare un po’ più veloce, ma restando comunque sotto la norma. Se prima servivano oltre centocinquanta grammi a feeder, ora si sta sotto i cento grammi.
Stesso discorso anche per la bolognese. Parliamo di un fiume in cui potevano essere necessari anche i quindici o venti grammi per un galleggiante per restare sul fondo. Adesso tagliate di un quarto la grammatura…e sarete anche troppo pesanti!
Il Paradiso del Pescatore lo Ripropone
Dopo tanti anni a riproporre lo spot di Isola Serafini non potevano che essere i ragazzi de Il Paradiso del Pescatore. La catena di negozi di pesca più famosa nel Nord Italia, che continua a crescere ogni anno con nuove aperture. Come molti saprete, parliamo di negozi incentrati sui marchi Lineaeffe e Fishing Ferrari, oltre che Nomura per gli appassionati di spinning.
La scelta di questo tratto di fiume non è casuale. Essendo dei punti vendita incentrati principalmente sul pescatore, si è voluti andare a riproporre uno spot che non deve essere dimenticato per la quantità di pesce che lo popola. E poi, è il posto perfetto per molti dei prodotti legati al mondo del feeder e bolognese presenti nel Paradiso del Pescatore di Lissone e Trezzano sul Naviglio.
Come Pescare a Feeder
Per prima cosa sappiate che non avete bisogno di molta attrezzatura. Quando affrontate il Po, è importante essere leggeri e minimal. I pesci, state tranquilli, li catturerete comunque.
Canne Potenti
Dieci anni fa non solo i barbi da sei chilogrammi erano una rarità, ma anche quelli da cinque o quattro chili. Ora non bisogna stupirsi se possono esserci esemplari anche di taglia maggiore. E non solo, le carpe hanno avuto un’esplosione incredibile, così come gli aspio ed i già citati pesci gatto. Vi serviranno delle canne toste! Canne che non solo abbiano almeno un casting da 120 grammi, ma che dispongano di un’azione progressiva potente. Quando attaccate quei treni, la canna non deve piegarsi troppo per evitare che vengano presi troppi metri. L’obiettivo principale è quello di tentare di girare la testa ed impedire che prendano troppa corrente nei tratti centrali.
Mulinelli di Taglia
E per interrompere la corsa di pesci così grossi, non bastano solo le canne. Se non montate mulinelli di grossa taglia, almeno un 6000 di dimensione, con un buon Max Drag, rischierete non solo di perdere il pesce da foto, ma anche di buttare subito il vostro mulo. Non disdegnate anche opzioni che normalmente vengono usate per il mare.
Cos’altro può servire? Un filo affondante e con molta resistenza all’abrasione. Il fondale del Po è un misto tra sabbia e ciottoli, con tantissimi ostacoli portati dalla corrente. Da sassi più appuntiti a vecchie retine rimaste sul fondo, fino a rami, tronchi ed ostacoli di origine artificiale. Insomma, in base alla postazione potreste anche posizionarvi in un tratto più simile ad una discarica di rifiuti depositati dalla corrente.
Come Pescare a Bolognese
Partiamo da un presupposto: a feeder avrete più possibilità di portare a guadino pesci di grossa taglia, che in bolognese. Questo però non vuol dire che non dovete provare ad affrontare il Po in bolognese. Anzi, riuscire a guadinare esemplari oltre i quattro chili vi darà più gusto!
Canne ad Azione Potente
Misura minima, sette metri. Vi permetterà di gestire molto meglio la lenza rispetto ad una lunghezza inferiore. Secondo punto, la potenza della canna. La canna deve essere molto potente, non troppo parabolica altrimenti arriverete ad un punto in cui non riuscirete a sforzare ulteriormente il pesce per portarlo in superficie. La canna deve essere con azione progressiva, specialmente nelle sezioni centrali. Attenzione anche al numero degli anelli, che non devono essere troppi. Più anelli ci sono, più la canna tenderà a piegarsi e maggiore sarà la fatica nel portare a guadino pesci over tre chilogrammi. Infine, ricordate che pescate con terminali di diametro importanti, difficilmente sotto gli 0.16 mm. Anzi, non è raro dover salire fino agli 0.20 mm.
Montatura Chiusa?
Che domande! State pescando pesci di fondo. Obbligatoriamente dovrete crearvi delle montature che siano al massimo in 80 centimetri, se non addirittura anche meno con bulk basso. Molto dipenderà dalla grammatura che utilizzerete, ma se doveste iniziare a pescare con galleggianti oltre i tre grammi il consiglio è di aggiungere una piccola torpille. Vi aiuterà a portare la lenza più velocemente in pesca ed il terminale sul fondale. State però attenti nel lancio. Spesso con la torpille se il lancio viene effettuato male, si rischia di ingarbugliare tutto. Cercate sempre di stendere la lenza nel lancio e mai farla accavallare. Il galleggiante deve cercare di toccare l’acqua prima di tutto il resto della montatura.
E se Voglio Tenerla Aperta?
Nessuno ve lo vieta, ma entrerete in pesca più lentamente. O meglio, potete tenere una montatura aperta, magari con una spallinata, se cercate gli aspi. Non vi parliamo di cavedani perchè sono troppo rari ad Isola Serafini, ma solo di aspi. Un pesce questo che si comporta in maniera molto simile al cavedano, andando ad attaccare i bigattini che vengono trasportati dalla corrente, staccati dal fondale. In questo caso una canna leggermente più morbida vi aiuterà a non rompere il terminale in seguito alle veloci ripartenze di questi voraci predatori.
La Pasturazione
Fatela massiccia. I barbi vogliono mangiare e lo stesso dicasi per i pesci gatto. Portatevi un buon quantitativo di pastura bianca o rossa, preferibilmente a base di pane e formaggio e effettuate una pasturazione iniziale. A seguire continuate ad alimentare. Ma sapete cosa vi possiamo dire? Considerate alcune specie ittiche, non sarebbe da disdegnare anche una pastura gialla dolce. Potrebbe portarvi nella vostra zona di pesca qualche carpa o carassio, quest’ultimo tornato in maniera massiccia in questo tratto piacentino del Grande Fiume.
Non vi dimenticate poi i bigattini incollati. Specialmente nel periodo freddo fanno la differenza. Tutti questi pesci hanno fame e vogliono “ciccia”. Se pescate a feeder non vi servirà, ma con la bolognese sarete obbligati ad avere anche un bel po’ di ghiaia. Rapporto 1:3.
Avete Tutto?
Se non dimenticate una piccola pedana, una sedia per chi pesca a feeder ed un palo alto per appoggiare la canna, siete pronti per affrontare il Po nello storico spot di Isola Serafini. Vi diamo anche un consiglio in più. Vi ricordate gli articoli di pesca a scarroccio degli scorsi mesi? Magari con dei pasturatori leggeri ed un paio di waders potreste farvi una pescata ancora più divertente, se siete amanti del feeder fishing.
2 commenti
Ma non avevano bloccato l’ accesso agli spiaggioni di Isola serafini (lato trattoria Cattivelli per intenderci) per colpa di una sbarra blocca auto messa dai nuovi usufruttuari della zona che mi risultani essere addestratori di cani da caccia?
Si può arrivare con la macchina solo al piazzale, poi puoi entrare a piedi senza problemi