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La cozza è una di quelle esche che con molte tecniche di mare può regalare grandi soddisfazioni. Come pescare con la cozza è una di quelle domande che molti si fanno. Non è certamente difficile innescare una cozza, ma bisogna stare molto attenti.
Questo mitile è un’esca decisamente economica. Da una parte si può acquistare al banco del pesce, spendendo pochi euro. Dall’altra si può reperire personalmente non spendendo niente, cercandolo lungo le scogliere, gli antemurali e gli scoglietti sul misto sabbia. Ed ancora, non mancano anche in molti porti italiani, specialmente sulle cime delle barche e sulla banchina.
Il recupero avviene con le mani, con l’unica attenzione di non tagliarsi essendo il guscio molto tagliente. In alternativa è sufficiente un rastrello verticale che gratta le cozze dal muro della banchina, cadendo nella retina sottostante.
Esca polivalente
E’ un’esca versatile, apprezzata da tutte le specie. Dagli sparidi in primis, come orate e saraghi, ma anche da cefali, mormore, spigole e salpe, fino a molluschi come polpi e seppie. In particolare i polpi ne vanno decisamente ghiotti.
Si può utilizzare con varie tecniche, dal surf casting al beach ledgering, passando per la bolognese, l’inglese e la canna fissa. Ed ancora la lenza a mano, il feeder ed il bolentino. Praticamente con tutte le tecniche.
Surf Casting – Beach Ledgering
Si può usare sgusciata, facendola passare nell’ago e poi legata con il filo elastico all’amo. E’ anche possibile metterla intera con una speciale procedura, dove l’amo viene inserito all’interno oppure più ami su un grappoletto di cozze piccole. Quest’ultima opzione è valida soprattutto nel rock fishing, una pesca che non richiede lanci al limite, ma solamente un appoggio in acqua.
Bolognese – Inglese – Canna Fissa
Si può innescare solo la polpa su un’ancorettina della misura 16 oppure legandola su un amo con il filo elastico. Od ancora, lasciando il guscio mezzo aperto, sempre utilizzando una piccola ancoretta del n.16.
Bolentino
Nel bolentino, in caso di presenza di pesci a mezz’acqua, si può lasciare il guscio semiaperto per raggiungere più velocemente il fondo. La soluzione ideale per la ricerca di tanute, saraghi ed orate.
Feeder
Per la tecnica con il pasturatore il consiglio è innescarla con mezzo guscio, sia con ancoretta, sia con amo singolo. Oppure la classica operazione della cozza nuda ed il filo elastico, utilizzando una pastura a base di cozze.
Pasturazione e Terminali
Se si pesca nel sottoriva, quindi con il galleggiante oppure a fondo, è buon uso pasturare rompendo 3/4 cozze, lanciandone una manciata in acqua ogni dieci minuti. La pesca con la cozza implica catture anche di grossa taglia, quindi è opportuno essere ben attrezzati. Si può partire da un classico 0.14 mm per le situazioni più difficili, fino agli 0.40 mm per le tecniche di fondo.
Parlando della pastura da utilizzare, è sufficiente anche una classica fondo bianca in cui rompere all’interno un buon quantitativo di cozze, mischiando il tutto con la stessa acqua delle cozze. Ciò permette alla pastura stessa di risultare omogenea.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_gallery type=”image_grid” images=”38070,38069,38068,38067,38065″][/vc_column][/vc_row]