Come pescare la marmorata a spinning ?

Grosso esemplare di Marmorata

La marmorata ( Salmo trutta marmoratus ) tra miti e superstizioni, è sicuramente una delle specie più ricercate dai pescatori sportivi.

Inizialmente considerata una sottospecie di “trota fario”,  studi recenti hanno potuto riscontrare che, invece è una specie di trota europea assestante.  La caratteristiche più evidenti di questa specie sono sicuramente la taglia e la livrea indentificata come “marmorizzatura”. 

La marmorata è simbolo dei nostri fondovalle alpini, un specie totalmente autoctona che va tutelata e protetta. Le varie leggi e regolamenti locali, fortunatamente stanno propendendo sempre più verso l’obbligo del release di questo gioiello dei nostri fiumi.

Tabella dei Contenuti

Le abitudini della marmorata

La marmorata, come detto, è una specie di salmonide che vive per lo più in fiumi montati e pedemontani con portate d’acqua medie e importanti con correnti sostenute e importanti.

Non è raro trovare le marmorate in ambienti lacustri di alta montagna, dove per lo più sono stanziali.

Le temperature massime nei periodi estivi sopportabili da questi salmonidi sono tra i 16  e i 18 °C. Le marmorate raggiungono la maturità sessuale tra il terzo e il quarto anno di età. Sono una specie che ha un ritmo di accrescimento molto rapido rispetto ad altre specie: 9 – 14 cm già dal primo anno. 

Si tratta di un pesce di grande taglia che, può raggiungere tranquillamente il metro di lunghezza e i 10 kg di peso.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram
Email

Cosa mangia la marmorata?

Come molte altre specie di pesce, l’alimentazione varia a seconda dell’età  e quindi della taglia. Durante lo stadio giovanile la dieta è composta soprattutto larve e insetti acquatici, mentre con l’aumentare della taglia passa a una dieta ittiofaga ma non escludendo totalmente quella di invertebrati. 

Una specie che non ama la luce

La marmorata per lo più è una specie lucifuga. Questo vuol dire che in situazioni di fiumi con acqua limpida, è decisamente consigliabile insidiarla nelle prime ore del mattino o della sera quando la luce appunto è più tenue. 

La situazione cambia se ci troviamo in spot dove abbiamo acqua velata o sporca, spesso dovuta a temporali che portano in piena i fiumi.  In queste situazioni possiamo avere grandi soddisfazioni anche durante tutto l’arco della giornata.

L’attrezzatura

Le canne per la pesca alla marmorata

Per insidiare le grosse marmorate, pesce molto energico e forte serve utilizzare un ‘attrezzatura adeguata. Oltre alla forza e al peso del pesce c’è da considerare anche la zona dove si rintana questo pesce; solitamente fiumi con una portata medio/grande e caratterizzati come sopra riportato da una forte corrente. 

Le canne ideali per la pesca a spinning vanno da una lunghezza tra i 2,50 m e i 3,00 m con capacità di lancio tra i 20 e i 60 grammi.  

L’azione della canna dipende molto  dalle preferenze del pescatore ma, sicuramente, dobbiamo indirizzare il nostro acquisto su una canna con un’azione fast o extrafast e una buona schiena in modo da riuscire a ferrare bene il pesce e a forzarlo senza permettergli grandi fughe. 

La forzatura del pesce ed il combattimento breve permettono di ottenere un rilascio ideale. La presenza di corrente sostenuta, può causare forti danni ad un pesce esausto che si “lascia andare” senza forze dopo il rilascio.  

Filo e mulinello da marmorata

Le marmorate hanno una forza notevole, vivendo in correnti molto forti non possono permettersi certo di essere “molli”. Un mulinello potente e affidabile è indispensabile per insidiare questa specie. 

Un buon mulinello di dimensione sui 4000 con una capacità di recupero medio veloce è indispensabile per la pesca a spinning. 

Come filo madre meglio optare su trecciati tra lo 0,23 mm  e 0,28 mm, da abbinare a uno spezzone finale di 40 – 60 cm di fluoro-carbon dello 0,35 mm – 0,40 mm

Alcuni marmoratisti, addirittura utilizzano il finale con filo d’acciaio usato solitamente nella pesca al luccio.

 

Esemplare di marmorata dell'Adige

Le esche per insidiare la marmorata

Hard Bait – Lipless 

 

Come dice il termine inglese “Lipless” sono artificiali privi di paletta. Sono esche che negli ultimi anni stanno prendendo molto piede anche nella pesca nelle acque dolci, e per quanto concerne la pesca alla marmorata potrebbe risultare l’esca che cambia la giornata. 

E’ un esca che può essere utilizzata in diversi modi ma, risulta decisamente catturante se lanciata a monte e lasciata scorrere lungo la corrente a modi “passata” contro ai sassi. Questo approccio, fa sembrare l’esca un piccolo pesce ferito che sta facendosi trasportare inerme dalla corrente. 

Inoltre il lipless permette effettuare lanci molto lunghi ed è adatto anche per pescare nelle buche profonde anche diversi metri. 

Hard Bait – Jerk Snodati

 

jerk snodati per la pesca alla marmorata

Forse l’esca principe per insidiare la regina dei fiumi di montagna. Snodati voluminosi che variano in dimensioni tra i 11 cm e i 17 cm, con pesi che variano tra i 20 e i 40 gr sono decisamente le esche per tentare il pesce della vita.

Questi artificiali sono adatti sia all’utilizzo nelle acque lente e profonde, ed anche per le zone di forte corrente. Possono essere tranquillamente utilizzati in trattenuta recuperando e jerkando lentamente anche contro corrente.

 

Colorazioni naturali sono sempre le più ricercate da avere sempre nella tackle box ma, in particolari condizioni, colorazioni in forte contrasto con l’ambiente circostante posso fare la differenza.

Articolo redatto in collaborazione con:

Hard bait – ondulanti

Sicuramente tra le esche sempre efficaci con i salmonidi, rientrano gli ondulanti. Spesso sottovalutati da tutti i pescatori di trote, è sicuramente l’esca più versatile che ci sia. 

Alcuni vanno semplicemente recuperati linearmente con piccole pause, altri invece devono essere magistralmente animati dalla mano del pescatore. il loro rapporto dimensione peso, generalmente elevato, permette di pescare sia nella corrente che nei grossi buconi dove si nascondono le nostre prede.

Ondulanti da Marmorata

Streamer da spinning

Negli ultimi anni un’esca innovativa che sta prendendo sempre più piede è lo streamer piombato da spinning. Questa definizione fa storcere il naso a più di una persona sia dal lato mosca che da quello dello spinning.

La sua costruzione è uguale a quella dello streamer classico ma con una testina piombata che gli permette di essere manovrato con una canna da spinning e di affondare velocemente.

Per utilizzare questa esca,  però occorre conoscerne bene il suo movimento ed avere una sensibilità che si guadagna dopo parecchie uscite. E’ un’esca molto complicata da utilizzare ma che regala catture di rilievo se saputa manovrare correttamente.

Alcuni vanno semplicemente recuperati linearmente con piccole pause, altri invece devono essere magistralmente animati dalla mano del pescatore. Il loro rapporto dimensione peso, generalmente elevato, permette di pescare sia nella corrente che nei grossi buconi dove si nascondono le nostre prede.

Streamer da mamrmorata

Hard bait – jerk

Un’esca che l’estate non può assolutamente mancare è il jerk. Il classico jerk in misure anche fino a 20 cm si è rivelato negli anni eccezionale sulle trote attive.

Il recupero è per definizione a jerkate con frequenti stop. La trota generalmente attacca l’artificiale proprio durante le pause. Sono preferibili dunque dei jerk a lento affondamento o suspending.

Si possono tranquillamente usare i jerk di derivazione dalla pesca marittima. 

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram
Email
Jerk da marmorata

Quando sono i momenti migliori per insidiare la marmorata? 

Le ore migliori per pescare la marmorata sono sicuramente quelle con il cambio luce come detto sopra.

Ad inizio stagione, con l’acqua fredda e le temperature rigide, occorre cercare di insidiare la trota stando il più aderenti possibile al fondale e facendo passare la nostra esca in prossimità delle tane e dei rigiri dove il salmonide è solito stazionare. 

In questo periodo, è più frequente trovare in attività le marmorate anche durante le ore centrali della giornata. Questo perchè le temperature ancora rigide portano il pesce a muoversi quando il tepore del sole riesce a riscaldare leggermente le acque.

Le esche da utilizzare con il freddo e i livelli bassi, sono sicuramente gli ondulanti, i lipless o gli streamer.

All’inizio della stagione non avremo sicuramente gli spettacolari inseguimenti che vedremo invece nei periodi più caldi.

Con l’alzarsi delle temperature il discorso cambia. Le trote si attivano e prediligono cacciare l’esca in movimento sostenuto. In genere la marmorata preferisce rincorrere l’esca da monte verso valle. Proprio per questo motivo, l’azione di pesca è da prediligere a risalire il fiume con lanci a monte. In queste condizioni prediligiamo esche più grosse e voluminose come jerk, snodati e grossi ondulanti. 

Lascia un commento

Utilizzando questo modulo, accetti la conservazione e la gestione dei tuoi dati da parte di questo sito Web.

TECNICHE DI PESCA

CERCA CONTENUTO

VIDEO SPINNING

FACEBOOK

INSTAGRAM

Translate »