Coppa Fisheries Milano 2018 – Inedito avvio al Lago dei Cigni

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COPPA FISHERIES MILANO 2018 – 1° PROVA

Milano ha iniziato la sua Coppa Fisheries 2018 di pesca a feeder. Ancora una volta i pescatori milanesi e delle province limitrofe alla metropoli lombarda anno risposto positivo a questa manifestazione. Un torneo di tre prove che qualifica alla semifinale della Coppa Fisheries 2018. Per il terzo anno consecutivo tutto esaurito per la selettiva lombarda, con quaranta partecipanti. In realtà il numero poteva essere maggiore, tanto che gli organizzatori Matteo Maggi ed Andrea Ferrario avevano riaperto fino a 45 concorrenti. Numero poi sceso a 40 per alcune defezioni dell’ultimo momento.

Quaranta concorrenti è comunque un ottimo numero, perfetto per gli impianti della zona. Ad eccezione dei Laghi Tensi, distanti oltre sessanta chilometri da Milano, tutti gli altri laghi sono da quaranta posti. La novità dell’anno è stato l’inserimento di un nuovo impianto per la prima prova. Dopo un 2017 passato completamente al Laghet di Amis di Bareggio, quest’anno si è cercato di cambiare un po’ le catture. La vera fishery inglese infatti è un ambiente che presenta diverse specie ittiche. Dalla carpa alla breme, passando per tinche e gardon.

Ecco, il gardon. Milano ha la fortuna di avere tante cave in prossimità delle tangenziali. Laghi profondi, con acqua risorgiva e pieno di pesci. Uno di questi laghi è il Lago dei Cigni, situato nella periferia ovest e facente sempre parte del Comune di Milano. Un impianto conosciuto ai pescatori di feeder da ormai cinque anni e famoso per presentare un’alta popolazione di gardon. Nel corso degli ultimi mesi è entrata una nuova gestione, che sembra credere nel movimento pesca. Il lago in questione, al livello attuale, è in grado di ospitare fino a 45 concorrenti per il feeder, posizionati a circa sei metri l’uno dall’altro. Per un impianto di questo tipo, con le specie ittiche presenti, una buona distanza. Con il livello basso, è possibile picchettare fino a sessanta concorrenti.

Un’idea diversa per variare la classica Coppa Fisheries Milano, da sempre incentrata sulla carpa. Questa scelta è stata accolta di buon grado da tutti i partecipanti all’edizione di quest’anno. Si sapeva che sarebbe stata comunque una gara molto tecnica e da interpretare. Il gardon e le breme non sono come le carpe. Devono essere cercate e radunate davanti alla propria postazione. Questo ha aiutato quei pescatori abituati a fare queste pesche e penalizzato gli amanti del carpodromo.

Per poter posizionare tutti e quaranta i presenti si è deciso di dislocare i settori in quattro tratti. Due settori in fronte nella zona della rete. Un settore sul lato corto opposto all’ingresso. Cinque settori sul lato lungo. Il lato corto è stata una scommessa, in quanto pochi ci vanno a pescare. Una scommessa vinta visto che è stato il settore con maggiore pescosità. Qui Antonello Natali de I Cagnacci Colmic ha fatto registrare l’assoluto con quasi sei chilogrammi di pescato ed una cinquantina di pesci. Una bella pescata con mangiate durante tutte le quattro ore di gara.

Buona la pescosità del settore in fronte agli animali. Luca Pera della Lanza Fishingitalia lo vince con cinque chili. Stesso discorso per il settore in fronte, anche se pesi inferiori. Vittoria per un altro pescatore del Lanza, Davide Rallo con 3400 grammi. Più difficile la pescata sulla spiaggia, con i gardon che sono stati molto discontinui e difficili da prendere. Una delle difficoltà di questo tratto di lago è la profondità, con punte oltre i dodici metri. La pescata si è allungata sempre di più ed è stato difficile mantenere sotto il pesce per tutto il tempo.

Guido Arcadio ha vinto il proprio settore con oltre quattro chili, trovando il jolly di tre bei persici reali. Due di questi di peso superiore ai seicento grammi. Vittoria anche per Massimiliano Colombo e Wanni Carraro del Team Fuego Tubertini che hanno effettuato una pescata raccogliendo tutto quello che passava. Quasi tre chilogrammi per il primo, con un bel persico reale. Un chilogrammo in meno per il secondo. Infine vittoria anche per Fabrizio Mazzoleni, che ripete l’ottima prestazione di due settimane prima alla gara Lineaeffe e per Ermes Roveda, nel settore meno pescoso.

Stranamente non si sono viste le breme, con solamente quattro esemplari catturati. Considerando la stagione ed il numero di presenti, c’è comunque di che da essere soddisfatti. Il Lago dei Cigni, nella sua tecnicità, lascia sempre soddisfatti tutti. Una pesca che è giusto mettere in calendario per una campionato denominato Coppa Fisheries.

Per la seconda prova si torna a competere sulle carpe. Il Laghet di Amis torna ad essere protagonista nel mese di dicembre. Certo è che visti i risultati odierni, se la formula rimarrà tale e gli organizzatori pure, il Lago dei Cigni tornerà anche alla prossima edizione della Coppa Fisheries. La speranza è che gli organizzatori della Coppa Fisheries Nazionale si mettano in moto molto prima rispetto a quest’anno quando nel mese di ottobre ancora non si sapeva chi avrebbe organizzato le selettive locali. Purtroppo i laghi della zona milanese sono presi d’assalto ed a partire da novembre le manifestazioni sono davvero tante.

Appuntamento ora al 16 dicembre con la seconda prova. Ci potrebbero già essere alcuni verdetti.

CLASSIFICA E SETTORI – Coppa Fisheries Milano 2018 – 1_prova

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