Coppa Fisheries Milano 2019

COPPA FISHERIES MILANO 2019 – BUON INIZIO AL LAGO DEI CIGNI

Dodici mesi dopo è di nuovo Coppa Fisheries Milano. Parliamo di una delle selettive della più importante manifestazione di pesca a feeder in acque commerciali giunta ormai al quinto anno di vita. Un evento che culminerà nella primavera 2019 con la finalissima che si svolgerà nell’area romana.

Ancora una volta il campionato si svilupperà su tre prove ma, per la prima volta, si chiuderà entro l’annata 2018. Considerati i problemi di basse temperature tra gennaio e febbraio, oltre alla bassa pescosità, la scelta è di far svolgere tutte le gare tra i mesi di ottobre, novembre e dicembre.

La soluzione migliore per cercare di sfruttare al massimo gli impianti prescelti. Rispetto all’anno scorso sono rimasti invariati i laghi della Coppa Fisheries Milano, con una sola variazione. Quest’anno due gare sono state programmate al Lago dei Cigni, con l’ultima tappa al Laghet di Amis. Una scelta dettata dalla volontà di aumentare il tasso tecnico del torneo, con una pescata prettamente al pesce bianco. D’altronde, lo ricordiamo tutti gli anni, in Inghilterra la terminologia fishery racchiude tutte le specie ittiche e non solo la carpa.

Il Lago dei Cigni è diventato una certezza per l’area milanese. Un lago difficile da affrontare, molto tecnico, ma che può regalare grosse soddisfazioni. Nell’impianto situato nella periferia ovest di Milano, ma sempre all’interno del suo Comune, a spopolare sono gardon e breme da insidiare sia con la classica gabbietta, sia con pellet feeder e method feeder. Queste ultime due impostazioni dettate da un aumento della breme negli ultimi mesi, con una taglia media attorno ai 300 grammi.

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Giornata tra il leggermente nebbioso e ventoso nell’ultima ora di gara. Si è trattata della seconda vera manifestazione al Lago dei Cigni dopo diversi mesi di fermo dettato dalla stagione agonistica in atto. Nonostante ciò, la pescosità aumenta di giorno in giorno, con il pesce che sta entrando sempre più nelle zone costantemente pasturate dai feederisti.

Venticinque i concorrenti ai nastri di partenza di questa Coppa Fisheries Milano 2019. Un numero inferiore rispetto al passato, dettato sicuramente dalla scelta di dare meno importanza alla pesca della carpa. Un calo di presenze dipeso anche da una annunciata forma di protesta sia per motivi legati al regolamento nazionale, sia per motivi personali. Un peccato se consideriamo che si tratta sempre e solamente di pesca, ovvero di divertimento. I milioni di euro girano in altri sport, non nel nostro hobby dove a dominare dovrebbe essere l’amicizia, il rispetto verso gli altri e lo spirito di divertimento misto ad agonismo.

Venticinque concorrenti, non tanti, ma perfetti per sfruttare al meglio al lago. Anzi, a dirla tutta inizialmente i presenti dovevano essere trenta, ma purtroppo a causa di problemi di lavoro ci sono state defezioni dell’ultimo momento. E’ giusto sia così visto che nessuno vive con la pesca e basta, in Italia.

Tre le zone prescelte. Primo settore a sinistra del bar, al restringimento. E’ stato sicuramente il settore più pescoso, con una media pescato di quasi cinque chilogrammi e mezzo per concorrente. Molta regolarità di pescosità, con un misto di catture tra breme e gardon. A far la differenza è stata la cattura di uno storione da parte di Massimiliano Gatti che gli ha permesso di vincere il settore con otto chilogrammi complessivi. Alle sue spalle Michael Carminati che ha effettuato una stupenda e costante pescata sui gardon, chiudendo con sei chili.

Secondo settore posizionato nella sponda corta più lontana. Un settore molto più isolato degli altri, che lo scorso anno aveva regalato l’assoluto di giornata. Ancora una volta ha dettato la legge dell’esterno, verso la sponda di sinistra. Fabrizio Mazzoleni della Pescasportivi Seriate Trabucco chiude con circa cinque chilogrammi e mezzo davanti ad Alessandro Cislaghi. Una pescata molto più incostante, con i gardon che non sono mai stati fermi alla stessa distanza.

Infine l’ultima zona è stata la classica “Spiaggia”. Tre settori, con i concorrenti posizionati a circa sette metri l’uno dall’altro. Due le impostazioni prescelte : pesca al gardon sui 30 – 35 metri e ricerca della breme oltre i cinquanta metri. Quest’ultima impostazione è andata bene solamente a Davide Ruberto de I Cagnacci Colmic che vince il terzo settore con quasi cinque chilogrammi. C’è da dire che l’ingresso di un perca sul chilo di peso ha permesso la vittoria del settore per centocinquanta grammi su Stefano Negri.

Gran pescata di Jacopo Baldan dell’Oltrarno Colmic che vince il quarto settore di forza con quasi otto chili. Un peso costituito esclusivamente da gardon, catturati dal primo minuto di gara fino alla fine. Infine nell’ultimo settore ha dettato la legge degli esterni. Primo assoluto per Marco Compassi della Lenza Azzurra Lainate Maver con 8300 grammi, davanti ad Angelo Cantoni con 6800. Anche in questo caso esclusivamente gardon.

Seconda prova tra un mese, sabato 17 novembre, sempre al Lago dei Cigni.

SETTORI E CLASSIFICA – Prima Prova – Lago dei Cigni

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