Darsena di Milano – Milo Day Madonnina 2018

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MILO DAY MADONNINA IN DARSENA DI MILANO

Dopo la prima edizione del novembre 2016 sembrava difficile riuscire a ripetere l’evento. Ed invece la Darsena di Milano è tornata ad ospitare una manifestazione di pesca al colpo. Un evento organizzato e curato nei minimi particolari dalla sezione pesca della Polizia Municipale di Milano. Una manifestazione difficile da organizzare a causa del lungo e complicato iter burocratico da seguire.

Da quando è stata risistemata, la Darsena di Milano è ogni giorno meta di qualche appassionato. Ed è la tecnica dello spinning quella maggiormente rappresentata, anche se non manca qualche pescatore in bolognese, a fondo o con la canna fissa. Si può dire che il “La” alla pesca nella Darsena di Milano sia stato proprio Milo un anno e mezzo fa. Quell’evento mostrò ai milanesi che la vita nei Navigli è attiva. Tante specie ittiche che è doveroso poter salvaguardare. Purtroppo però tutto ciò interessa poco alla maggior parte della gente, che tra l’altro vede Darsena e Navigli più come una discarica per buttare dentro bottiglie, biciclette, cartacce e via discorrendo.

COMPLIMENTI DAL COMITATO DI ZONA 5 MILANO

Fortunatamente non tutti la pensano in questo modo. Significativo il fatto che il presidente del Comitato di Zona 5 a fine di questo evento sia venuto a complimentarsi con Milo per l’evento. Complimenti dettati dall’educazione dei pescatori presenti, sia nella pulizia, che per il disturbo della quiete pubblica. Tutta un’altra cosa rispetto a quello che avviene ogni week end fino a tarda notte.

LA GARA

Ma facciamo un passo indietro. Dobbiamo parlare di questo strepitoso evento, davvero unico e difficilmente ripetibile durante l’anno per i motivi prima spiegati. Si presenta come gara e Milo Day, ma alla fine si è svolta come una pescata in compagnia. Un altro modo per mostrare la pesca al colpo ai milanesi. Se in occasione della prima edizione la pescata si era svolta solo a roubaisienne, questa volta è stato possibile utilizzare anche la tecnica dell’inglese. Una scelta azzeccata considerando che con il freddo invernale tutte le erbe sul fondo sono completamente sparite nei primi metri da riva.

E’ cambiato anche il campo gara, spostato a partire dalla destra del bar che si affaccia sulla darsena. Otto concorrenti posizionati dal bar fino al primo ponticello ed otto concorrenti sulla passerella in legno, fino al ponte pedonale. Una distribuzione omogenea nel tratto dove la corrente è pressoché assente ed il pesce più raggruppato. Come detto, sedici i partecipanti totali, numero perfetto per cercare di sfruttare al massimo i duecento metri a disposizione.

Presenti esclusivamente uomini vestiti di rosso Milo dalle società della zona. Longobardi, Fondazione ATM Sez. Pesca e Cannisti Cesanesi. Tra questi ovviamente immancabile la presenza di Milo, oltre ai rappresentanti Maurizio Teodoro ed Andrea Mantovani. Senza dimenticare poi Marco Frigerio, vincitore di uno dei due settori della precedente edizione.

Fortunatamente la prevista pioggia leggera ha risparmiato tutti i partecipanti, anche se il freddo è stato tanto. A metà gara un po’ di sole ha fatto capolino tra la nebbia alta, che forse assomiglia più a smog, riscaldando l’ambiente. Peccato che è durato davvero poco. Alla fine l’atmosfera è stata quella tipica milanese, caratterizzata da una leggera foschia

TANTE CATTURE

Memori della gara di quindici mesi fa, praticamente nessuno si aspettava catture. Ed invece praticamente tutti si sono ricreduti. La roubaisienne ha avuto breve durata visto che fin dal primo lancio all’inglese si sono viste le prime catture. Comprensibile. Con il rumore sulla sponda il pesce si è spostato immediatamente in mezzo al bacino, fino alla sponda opposta. Tempo pochi minuti e tutti i sedici pescatori hanno abbandonato la “francese” per la “britannica”.

Come se niente fosse, fin dalle prime cannate i concorrenti picchettati nella seconda parte di campo gara hanno iniziato ad effettuare catture a ripetizione. Inizialmente cavedani di piccole dimensione, subito sostituiti da carassi. Pesci tra 200 e 400 grammi, dalla colorazione accesa e sopratutto sani. Tra un carassio e l’altro è stato preso anche qualche barbo, pigo, carpa di piccola taglia e triotto. In pratica si è trasformata in una gara di velocità. Ad ogni lancio, intervallato da una fiondata di bigatti in colla, il galleggiante segnalava una mangiata.

Diverso il discorso per il primo settore. Purtroppo solamente gli ultimi tre si sono divertiti, riuscendo ad avere una continuità di carassi. Per gli altri cinque del settore invece è stata una sofferenza, in termini di catture. I tanti cavedani della Darsena di Milano sono rimasti sulla sinistra, non entrando praticamente mai in pastura.

ANCORA FRIGERIO

Ancora Frigerio, è proprio il caso di dirlo. Marco Frigerio ha una media impressionante nelle gare che si svolgono nel milanese. Vittoria al primo Milo Day Madonnina. Vittoria nel feeder alla gara dell’Idroscalo. E vittoria oggi con oltre sedici chilogrammi. Un primo posto quasi inaspettato se consideriamo che Bruno Frigerio stava dettando legge per ben due ore di gara. Marco, dopo una lenta partenza, è risalito con una serie di carassi di taglia andando a scalzare il padre dal primo posto. Circa un chilogrammo la differenza finale. Terza piazza per Milo con circa tredici, quattordici chilogrammi.

Nel primo settore invece la vittoria è andata ad Andrea Mantovani con oltre quattordici chili. A seguire Jacopo Capozza e Franco Marcoionni con pescate oltre dieci chilogrammi di soli carassi.

TANTI CURIOSI

Il bello del Milo Day Madonnina è che si pesca a stretto contatto con i cittadini. In tanti, specialmente verso l’ultima ora di gara, si sono fermati a guardare incuriositi e chiedere informazioni sulla manifestazione. In pochi credevano potessero esserci tanti pesci nella Darsena, complice anche la diceria che l’acqua dei Navigli è considerata inquinata.

STREPITOSA ORGANIZZAZIONE

Inutile dire quanto sia stato importante l’impegno degli uomini della Polizia Municipale di Milano. I “ragazzi” del settore pesca, in particolare Guido Ghisalberti e Giancarlo Manzelli, si sono letteralmente sbattuti per recuperare tutti i permessi del caso. Come già detto, fare le gare nella Darsena di Milano non è affatto semplice. L’iter da seguire è lungo e complesso. Non impossibile, ma quasi se non hanno determinate direttive.

Ovviamente il ringraziamento va sia alle Forze di Polizia milanesi, che hanno permesso anche di parcheggiare le auto (compresa la nostra) nella piazzetta di Porta Ticinese, sia all’azienda Milo che ha aderito con entusiasmo alla manifestazione.

ED ORA L’ASCIUTTA…

Purtroppo questo era l’ultimo giorno disponibile per la pesca nel centro della metropoli lombarda. A partire da lunedì 19 febbraio inizierà l’asciutta primaverile che ridarà acqua ai Navigli solamente a partire da metà aprile. La speranza, vana, è che vengano effettuati dei ripopolamenti. Tutti i pesci presenti nel fiume e nel lago di Milano, compresi quelli ritornati in acqua a fine gara, non si sa che fine faranno. Servirebbero degli ingenti recuperi, ma difficilmente verranno fatti.

Sono tante le cose che si dovrebbero fare per la Darsena di Milano. Oltre a creare una regolamentazione ad hoc per il posto, servirebbe anche un controllo costante. Sono tanti i pescatori che si recano sul posto e sarebbe opportuno effettuare dei controlli.

Il Milo Day Madonnina 2018 è stato un vero successo. L’auspicio è di poter ripetere l’evento almeno una volta all’anno, magari sempre in questo periodo. Pochi concorrenti, ma sufficienti per rendere unica la manifestazione. Naturalmente in pieno stile Milo, armonia e divertimento.

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