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SPINNING E SHORE JIGGING PER IL DENTICE
Il dentice. Il re dei fondali. L’esponente del genere Dentex di cui abbiamo già parlato alcuni mesi fa. Il dentice riesce sempre a suscitare l’interesse di tutti gli spinner. E’ però un pesce molto difficile da insidiare in quanto bisogna conoscere bene i fondali e le abitudini del sottocosta di questo stupendo predatore.
Nel primo articolo sul dentice, ne parlai su come insidiarlo pescando con il vivo. Il dentice è un predatore che ama attaccare le proprie prede dalle tane in cui staziona. Proprio per questo motivo uno dei problemi principali, una volta attaccato, è quello di tirarlo fuori dai buchi negli scogli. Ecco quindi che è necessaria un’attrezzatura potente che permetta di spostarlo dal fondo.
Il fondale in cui lo si può trovare è irregolare. Si passa dalla sabbia alla scogliera, con ostacoli come rocce, tane e vegetazione subacquea. Nel caso non si possa utilizzare il vivo, le esche artificiali sono l’alternativa migliore. Spinning e Shore Jigging in particolare sono le tecniche più frequenti per il dentice. La prima tecnica la conoscete tutti, la seconda prevede l’utilizzo di artificiali da jig. Ma andiamo a scoprirli in dettaglio.
CANNE SPINNING – Monopezzo da 7 piedi / 7.2 piedi. Azione fast o extra fast da un minimo di 1.5 oz fino alle 3 Oz. Canne potenti, ma in grado di sondare e sentire il fondo se lo si vuole strusciare con l’esca.
CANNE SHORE JIGGING – Canne da 8.3 / 10.0 piedi che equivalgono circa a 2.50 mt fino ai 3 metri. Sono canne progressive con un’ottima reattività usando delle esche metalliche. Potenti nel lancio, che riescono a pomare bene pesci di notevoli dimensioni. Le grammature sono svariate: da 5-50 grammi, a 20-60 grammi, a 20-80 grammi fino a 100 grammi. Vanno benissimo le stesse canne utilizzate per la pesca di ricciole, cernie, palamite, tonni, lampughe.
Con un range così ampio si ha vasta scelta se si vuole praticare uno shore jigging light o classico.
MULINELLO SPINNING – Taglia da 4500 ad un massimo 8000 a seconda del modello.
MULINELLO SHORE JIGGING – Taglia dal 5000/6000/8000. Volendo si può esagerare fino ad un 10000.
TRECCIA – Che si tratti di spinning o shore jigging l’idea di treccia da utilizzare rimane uguale. Si va da una treccia 30 libbre fino ad un 50 libbre a seconda di quanto si deve lanciare fuori per trovare il dentice, oppure se il posto è frequentato anche da ricciole e tunnidi.
FINALE – Da 0.50/0.52 fino ad uno 0.70 Fluorocarbon.
ARTIFICIALI SPINNING – Tutto cio che riesce a scendere da mezz’acqua fino al fondo. Artificiali sinking, palettoni da luccio e Black Bass che scendono parecchi metri. Esche da far lavorare parallele allo scalino o lungo la parete. Teste piombato con gomme, pendolino ring sistem, jig rig.
ARTIFICIALI SPINNING – Jig, Kabura, Inchiku.
Naturalmente il tutto viene rapportato alla potenza di lancio della canna. Utilizzando delle esche da 35/40 a mio avviso è ideale se si usano canne Light. I dentici però non disdegnano jig oltre i cento grammi.
Ovviamente bisogna organizzarsi con guadini lunghi e capienti oppure con raffi telescopici. Il recupero sul fondo con le gomme è finalizzato a sondare lentamente cercando di non incagliare. Con gli artificiali si contano i secondi per farli scendere il più possibile e si recupera sia con stop &go sia con lunghe e potenti jerkate risalendo in diagonale. Si lancia anche lungo parete alla ricerca di dentici in caccia a mezz’acqua. Con i metallici invece si può recuperare a tutte le profondità, quindi partendo dal fondo e recuperato in diagonale, oppure facendolo riscendere e ritoccare il fondo.
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