Gli ultimi giorni sono stati particolari per i pescatori romani abituati ad andare sul Tevere. Dopo diverse giornate caratterizzate da bel tempo e continue catture, specialmente di barbi, è arrivata la pioggia. E quasi in contemporanea alla pioggia, ha avuto inizio una fortissima moria di pesce.
Forte Moria
Carpe, barbi, cavedani, siluri, cefali ed altre specie ancora, nella giornata di sabato 30 maggio hanno iniziato ad attraversare la capitale a pancia all’aria. Un fenomeno osservato inizialmente sotto Ponte Vittorio e successivamente al Ponte della Musica. Per chi non fosse pratico della zona, il tratto del Ponte della Musica è dove si svolsero i mondiali master e disabili nel 2015.
Subito sono state allertate Polizia Municipale ed Asl Roma 1, che ha effettuato le analisi sulle carcasse. Un fenomeno purtroppo non nuovo al Tevere romano, in quanto già in passato erano stati osservati fenomeni simili. Purtroppo però le cause non sono ancora chiare ed in tanti hanno visto la quantità di pesce morto.
Le Cause
A detta del presidente del Gruppo Sommozzatori della Protezione Civile, la causa potrebbe essere ricercata nella carenza idrica del bacino Tiberino. I primi mesi dell’anno sono stati molto secchi ed il primo forte temporale dell’anno ha portato in acqua molti agenti inquinanti, tra cui PM10.
Situazione Mare
Sono state tante anche le segnalazioni di pesci di acqua dolce presenti nella zona della foce. Addirittura, diversi esemplari di carpa e siluro sono arrivati fino in mare, in una zona di acqua salmastra naturalmente. Un pescatore in cerca sicuramente di serra o predatori di mare, ha attaccato un siluro lungo quasi due metri.
Fonte – Metropolitanmagazine.it
Foto Copertina – Cinquequotidiano.it