Esclusiva – Intervista a Steve Ringer sul Mondiale Feeder in Serbia

STEVE RINGER RACCONTA IL MONDIALE FEEDER AI MICROFONI DI FISHINGMANIA

Ad un mese di distanza dalla fine del campionato del mondo di pesca a feeder abbiamo contattato Steve Ringer e come successo negli ultimi due anni il campione inglese è stato molto gentile nel rispondere alle nostre domande sul mondiale iridato in Serbia. Steve Ringer a Novi Sad ha conquistato la medaglia d’argento sia a livello individuale, sia con il Team England Preston Innovations, portando il proprio bottino personale ad otto medaglie iridate in sei anni.

1. Prima di tutto ti ringraziamo Steve per averci dedicato del tempo per rispondere alle nostre domande e congratulazioni per un’altra incredibile performance sia a livello individuale, che a squadre. Se non sbaglio questa è l’ottava medaglia mondiale per te; quinta per nazioni e terza individuale. Non sei stanco di vincere tutte queste medaglie? Cosa ti motiva più di tutto per spingere sempre al massimo e cercare sempre il miglior risultato possibile?

I complimenti sono sempre ben accetti. Si, questa è l’ottava medaglia in totale. Individualmente ho due argenti ed un oro, più le cinque medaglie a squadre ovvero due ori, un argento e due bronzi! Ciò che motiva sempre è la possibilità di pescare contro i migliori Pescatori a feeder del mondo, cosa che ciò mi porta anche a testare continuamente il mio livello. Per quanto mi riguarda è anche il punto più alto della mia carriera annuale poter partecipare ad un campionato del mondo, rappresentando il mio Paese. L’obiettivo è quello di essere il migliore al mondo, cercare ogni anno di restare in vetta e questa è davvero la parte più difficile, come abbiamo visto quest’anno in Serbia.

2. Prima delle prove ufficiali, eravate presenti al Preston Challenge di maggio. Cosa avete notato nella pesca durante le vostre prove?

Rispetto al Preston Innovations Challenge di maggio è cambiato moltissimo il campo gara. Nel giro di un mese circa, la temperatura è salita, mentre a maggio era decisamente più fresca l’aria. Per questo motivo, se devo essere sincero, non è che abbiamo avuto modo di capire molto di quello che poi avremmo trovato in occasione del mondiale. L’unica vera cosa positiva è che abbiamo avuto almeno la possibilità di capire la conformazione del fondale e la profondità nei vari settori. Inoltre per quanto riguarda la specie ittiche presenti nel canale, queste erano decisamente differenti da quelle che credevamo, con difficili pesci gatto e non così tante skimmers (placchette) come invece sembrava esserci.

3. Qual’è la tua opinione sul campo gara di Novi Sad?

A mio avviso il canale di Novi Sad è un gran bel campo gara. Subito abbiamo pensato che non sarebbe stato semplice da affrontare e avrebbe vinto la squadra più capace di interpretare al meglio la pesca, cosa che ha fatto in maniera eccellente la Germania con due stupende prove. Non è stato un campo dove il picchetto avrebbe fatto la differenza. Con la giusta impostazione di gara era possibile catturare i pesci in ogni posto. A mio avviso finora è stato uno dei migliori campi gara in cui abbiamo pescato a livello iridato.

4. Ti possiamo chiedere di spiegare ai lettori di Fishingmania la vostra impostazione di gara nelle due prove?

Il piano di squadra prevedeva una pescata attorno ai 22-25 metri, zona in cui il fondo non era cementato ma iniziava ad esserci del fondo “morbido” (argilla o sabbia). Durante le prove abbiamo capito che i pesci gatto e le bremette preferivano questa situazione di fondale e che non giravano nella parte cementata. Per quanto riguarda la pastura abbiamo deciso per un mix di tre pasture Sensas : Sensas Magic, Sensas Black Lake e terra nera. All’interno della pastura e della terra abbiamo aggiunto del fouilles per le breme e dei vermi tagliati per i pesci gatto. Stesso discorso anche per gli inneschi, con tre ver de vase innescati sull’amo quando le breme erano le prede cercate, una testa di verme per i pesci gatto. Oltre alla linea “lunga”, abbiamo preparato anche una linea corta attorno ai sei metri per avere un’area di cattura di piccolo pesci in caso di mancanza di pesce sull’altra linea e per avere una valida alternativa. Alla fine non è stato necessario pescare così corto nella due giorni di gare. Personalmente la mia scelta in fatto di canne è stato di utilizzare una Daiwa Tournament da 11 piedi con un mulinello TDR4012 su cui ho montato del trecciato da 0.10 mm Pulse8 della Guru. Finali tra 50 cm ed un metro di lunghezza di dimensione 0.128 mm ed ami del 12 o del 14 targati Kamasan B512. La misura più grande, quella del 12, è risultata quella migliore per i pesci gatto mentre quello del 14 ideale per le breme.

5. Dopo il primo giorno la vostra squadra è sembrata ancora una volta invincibile con una grandissima prova. Avete pensato di poter vincere ancora il titolo per la terza volta consecutiva?

Il primo giorno di gara per noi è stato davvero eccellente con quattro vittorie di settore ed un quinto posto, per nove punti totali. Tuttavia il vantaggio sui tedeschi era di sole due penalità. Naturalmente eravamo molto fiduciosi per la gara di domenica, ma sapevamo benissimo che tutto era ancora aperto. In gara 2 la Germania ha avuto una partenza brillante catturando breme nella maggior parte dei settori. Abbiamo subito capito che sarebbe stato molto difficile recuperare lo svantaggio iniziale e così alla fine è stato, chiudendo al secondo posto generale.

6. Vi aspettavate una Germania così forte rispetto agli anni passati? A tuo avviso quale potrebbe essere stata la chiave di svolta per una squadra che negli ultimo cinque anni era sempre arrivata lontano dal podio?

Più che la Germania, che è stata superlativa, credo che la vera sorpresa sia stata l’Austria. Mai avevano dimostrato negli anni scorsi la possibilità di poter arrivare ad una medaglia. Questa volta invece sono sembrati subito molto a loro agio con la pesca serba. Durante le prove hanno avuto una grande costanza di catture e le due gare del campionato del mondo lo hanno dimostrato. Per quel che riguarda la Germania, penso che quest’anno sia stata la prima volta in cui hanno capito esattamente che avrebbero potuto fare bene. Si sono trovati a loro agio fin da subito ed erano consci delle proprie capacità. Hanno anche una squadra molto giovane, abile nella pesca di velocità, fattore importantissimo a Novi Sad. Detto ciò, hanno lavorato molto bene e si sono meritati la vittoria.
7. Pensi che il livello del Feeder Fishing europeo sia cambiato rispetto a quello del 2011 quando si svolse il primo campionato mondiale?

Assolutamente si. Lo standard dei pescatori a feeder è cresciuto notevolmente dopo il mondiale in Italia del 2011. Adesso ci sono molti più pescatori che praticano sia la pesca al colpo, che il feeder. In futuro credo che i campionati di feeder saranno sempre più competitivi e di alto livello. In particolare il feeder crescerà come tecnica in tutta Europa.

8. Il prossimo anno il Campionato del Mondo sarà in Portogallo. Hai già qualche notizia a riguardo del campo gara e del tipo di pesca che si dovrà affrontare?
Il campo gara portoghese del 2017 sarà un altro nuovo campo gara per noi, anche se so che è già stato utilizzato in passato per delle manifestazioni internazionali. La corrente dovrebbe essere molto lenta e si cattureranno principalmente barbi, carpe ed anche alborelle! La presenza proprio dell’alborella è molto alta e sarà davvero interessante preparare una pescata a feeder su questi ciprinidi, che in Portogallo presentano una taglia oltre i 15 grammi.

9. Chiudiamo questa lunga intervista con una domanda sul mondiale in Serbia. C’è stata una squadra che ti ha un po’ deluso ed una squadra che credi si possa temere nel breve futuro?

Non penso si possa dire che ci sia stata una squadra che mi ha deluso. Durante le prove si impostano le pescate, ma durante le due gare tutto può cambiare a seconda della zona in cui si pesca, facendo saltare tutti i piani. Guardando i risultati finali della gara, certo devo dire che Ungheria ed Olanda pensavo potessero fare molto meglio. L’Ungheria in particolare, dopo che aveva vinto il Preston Innovations Challenge di maggio. Ma il campo gara è cambiato molto da quell’evento e forse è questa la ragione per cui durante il mondiale non sono riusciti a capitalizzare la vittoria primaverile.

Ringraziamo ancora una volta Steve Ringer per il tempo che ci ha dedicato.

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