Il più piccolo dei laghi briantei è il Lago di Montorfano. Una piccola perla, situata a soli dieci minuti dalla città di Como, nel cuore delle colline brianzole. Uno specchio d’acqua conosciuto dai pescatori locali e sconosciuto a tutti gli altri. Una conoscenza limitata anche per le problematiche legate alla possibilità di pescarci. Il Lago di Montorfano, circondato dall’omonimo abitato, è infatti di proprietà di una famiglia nobile che ne detiene tutti i diritti. Nonostante ciò, la pesca è consentita a tutti, previo pagamento di un permesso giornaliero di soli 5 euro o annuale di 50 euro, oltre alla classica licenza di pesca e Fipsas.
UN LAGO QUASI INESPLORATO
Se siete pescatori da riva, sappiate che di posti usufruibili ce ne sono davvero molto pochi. Ed in più, quei pochi sono comunque abbastanza scomodi da raggiungere. Per questo motivo è fortemente consigliato cercare di essere il più leggeri possibile, sia che andiate a feeder, sia che siate con le tecniche della pesca al colpo. In questo particolare caso però, ci concentriamo sulla pesca a feeder. Anzi, se ricorderete, già in passato avevamo parlato della pesca in questo specchio d’acqua sia con la canna fissa, che a feeder.
Parcheggiare l’Auto
Un altro punto su cui fare attenzione. I posti auto sono molto pochi e la maggior parte riservati ai residenti. Ad ogni modo, qualche posto lo trovate sempre, ma non è detto che sia proprio vicino, vicino allo spot di pesca.
Attrezzatura Minimal
Una sedia o un seggiolino con zaino, un fodero con un paio di canne, guadino e feeder arm e tutto ciò che riguarda minuteria e pastura. E’ veramente sufficiente pochissima attrezzatura per passare qualche ora di relax, immersi nella natura, quasi dimenticandosi di essere nella zona più popolosa ed operativa d’Italia.
Considerando che parliamo di pesca a feeder, il nostro consiglio è di evitare i secchi ed utilizzare delle pratiche bacinelle in Eva. Per contenere circa tre litri di pastura ed eventualmente mezzo litro di bigattini, sono decisamente sufficienti.
SPECIE ITTICHE
Il Lago di Montorfano è famoso tra i pescatori della zona per essere stato uno dei primi a presentare al suo interno le breme. Questa specie alloctona per le leggi italiane, ormai potrebbe quasi considerarsi di casa in questo lago. Nel corso degli ultimi trent’anni ha proliferato parecchio, andando praticamente ad occupare l’80% della popolazione ittica del lago. Non mancano anche le scardole, presenti però in quantità decisamente inferiore ed in passato decimate dalle reti dei pochi pescatori di professione, che le prelevavano per la produzione di farine di pesce. Tra gli altri ciprinidi presenti, troviamo qualche rara tinca, grosse carpe al punto che è uno spot famoso tra gli appassionati di carpfishing, carassi e qualche grossa amur. A tal proposito, se ricordate, nel precedente articolo realizzato a Montorfano qualche anno fa, facemmo un video in diretta di una grossa amur presa a feeder.
Anche Predatori
Purtroppo non è più come tanti anni fa, quando il luccio la faceva da padrone. Per gli appassionati di spinning, Montorfano presenta diversi black bass, anche di taglia interessante, persici ed ancora qualche luccio. Non si tratta di molti esemplari, ma qualcosa gira.
FEEDER A MONTORFANO
Se prendiamo a paragone il vicino Lago di Annone, la pesca a feeder a Montorfano non è poi così differente. Per prima cosa, sappiate che se volete recarvi per pescare, sfruttate i mesi caldi. Da novembre a marzo / aprile è meglio lasciar perdere. Inoltre nei mesi invernali tende a risultare spesso in ombra, al punto che anni fa rimaneva ghiacciato per alcune settimane l’anno.
Nei mesi estivi, da giugno a settembre, la pesca è molto dinamica. Le breme sono presenti in altissima quantità, con esemplari di taglia medio – piccola. Difficilmente si catturano pesci di grossa pezzatura, come può capitare ad Annone, ma la speranza è sempre l’ultima a morire.
Distanze di Pesca
Considerata l’alta quantità di pesce, non serve nemmeno andare troppo lontani. Ma possiamo fare delle distinzioni a secondo delle zone e della stagione:
Nel periodo estivo, la pesca si può praticare da 20mt in poi. Per insidiare le grosse breme e scardole, consigliamo la pesca a 60mt nelle buche che si trovano davanti al cosiddetto “lido sant’Andrea”.
A una cinquantina di metri di distanza dal lido ( che prende il nome del vicino ristorante ), troviamo un pontile, consigliamo di pescare nella grossa buca di fronte formatasi dalla presenza dell’antica ghiacciaia a circa 30mt di distanza.
In inverno (novembre e dicembre), la pesca diventa molto lenta, e si pesca dai 60 ai 100mt. Meglio usare dei grossi pasturatori, anche method, per raggiungere lo spot (dai 40 ai 60g).
Pasturatori
Naturalmente la grammatura da utilizzare si basa sulla distanza di pesca. Il consiglio è comunque di andare leggermente più pesanti del normale, per cercare di “rompere” l’iniziale muro di minutaglia e raggiungere più rapidamente il fondale.
Quale tipologia scegliere? Abbastanza facile. Sono due i pasturatori da non dimenticarsi mai: i classici cage, con piombo laterale ed i bullet feeder. Questi ultimi, per quei pochi che non li conoscessero, sono classiche gabbie che presentano il piombo in posizione inferiore. Questo aiuta molto nella precisione di lancio. Meglio ancora, poi, se questi ultimi presentano la gabbia in plastica resistente. Una variante di materiali che non solo crea meno rumore nella caduta in acqua, ma facilita il recupero in quanto la gabbia risulta più leggera, aggallando più velocemente.
Canne e Mulinelli
Per pescare a corta distanza, è sufficiente una classica 11 piedi. Per pescare ad una distanza di 40 metri circa, il consiglio è di attestarsi sulle 12 piedi, 3.60 metri di lunghezza. Per distanze oltre i sessanta metri, inevitabile scegliere la 13 piedi. Per l’azione della canna, in questo caso lasciamo che ognuno si basi sulle proprie abitudini. Progressiva o parabolica, deve essere una scelta del pescatore.
Anche per la scelta del mulinello meglio affidarsi alle proprie abitudini. Taglia 4000 o taglia 5000, scegliete voi se caricarlo con classico nylon o sottile treccia. Sicuramente con la seconda avrete maggiore sensibilità alla mangiata, specialmente pescando con la canna sul feeder arm. Pescando a canna in mano invece, si può utilizzare il semplice nylon in bobina.
Pastura ed Inneschi
Peschiamo le breme? Allora la scelta si indirizza su un solo binario: colorazione scura. Marroncina o nera, l’importante è che sia di granulometria fine e crei una sorta di alone una volta raggiunto il fondale, lavorando immediatamente. Evitate di pressarla troppo nel pasturatore, in quanto essendoci prettamente breme di taglia entro il mezzo chilogrammo, non lavorerebbe a dovere. Le sessioni devono essere sempre abbastanza corte, speialmente perchè non ci sono esemplari di grossa taglia da attendere.
Molto importante aggiungere gli inneschi nella pastura. Qualunque sia lo spot di pesca, Montorfano, Ostellato, Annone, Canale Fissero o Lago di Corbara, l’aggiunta di esche vive o granaglie è fondamentale. Bigattini stirati, pinkerini, mais, canapa e vermi tagliati possono aiutare a selezionare la taglia.
Quali Ami Scegliere
Normalmente la pesca delle breme si effettua utilizzando ami a gambo medio – lungo. Sul mercato ne potete trovare a decine. Se non sapete quale scegliere, affidatevi al vostro negoziante di fiducia che saprà indirizzarvi correttamente. Ami a gambo corto e con curvatura da “carpodromo” non sono da tenere in considerazione, così come anche gli ami occhiellati. Ma queste sono opinioni personali, che ognuno può smentire in base alle proprie esperienze. Se dovessimo darvi un consiglio noi, ami palettati e gambo medio – lungo. Se si parla di Montorfano, difficilmente si useranno misure più grosse del 12.
NEGOZIO PIU’ VICINO
Se abbiamo fatto la nostra Fishing Day con Emanuele è proprio perchè il suo negozio, Carpe Diem, si trova a soli dodici minuti di distanza.